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Altrimedia Edizioni presenta "E come potevamo non cantare" di Gianpaolo Anderlini . Il volume ha vinto la sezione Poesia del Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi” – VI edizione

Altrimedia Edizioni presenta “E come potevamo non cantare” di Gianpaolo Anderlini . Il volume ha vinto la sezione Poesia del Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi” – VI edizione

È stato pubblicato E come potevamo non cantare (Altrimedia Edizione) di Gianpaolo Anderlini, il volume vincitore della sezione Poesia del Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi” – VI edizione promosso dall’Associazione Liberalia in collaborazione con Altrimedia Edizioni.

La devastazione della guerra in Ucraina – in “presa diretta” o filtrata dalle immagini televisive, nelle parole dei civili che la subiscono o dei militari che la portano avanti – e l’auspicio, forse solo un sogno, di mettere le “radici nella pace”. Nella silloge E come potevamo non cantare la poesia diventa un ulteriore strumento per scuotere le coscienze e aprire gli occhi sul tormento della guerra. Pianto senza consolazione. Domanda senza risposta. Attesa senza speranza. Di fronte a ciò che sta accadendo, la domanda che ci dobbiamo porre non è tu da che parte stai ma da che parte sta la poesia. La poesia sta dalla parte della vita.

Questi i versi di Ho messo le radici nella pace: “anche se i cuori sono pietra sorda / getta comunque semi e non temere / che si perdano senza germinare / non c’è deserto in cui non sbocci vita / e non c’è pietra che non abbia almeno / una fessura per un seme pronto / ad attecchire ovunque ed a mettere / radici forse ci sarà domani / un luogo e un cuore che di nuovo pensi / un pensiero di pace e porti frutto”.

Gianpaolo Anderlini, nato nel modenese ove tuttora risiede, si dedica a studi sull’ebraismo e alla poesia. È redattore della rivista QOL che si occupa del dialogo ebraico-cristiano. Tra i saggi pubblicati: I quindici gradini. Un commento ai Salmi 120-134 (Giuntina 2012), Giainisti e Sikh (Emi 2015), Per favore non portateli ad Auschwitz (Wingsbert 2015), Niente di nuovo sotto il sole. Quando la Shoà sarà solo una pagina di storia (o di narrativa) (Mimesis 2020), Perché Dio non ci ascolta? (Qiqajon 2020), Angelo Fortunato Formíggini. Uno dei meno noiosi uomini del suo tempo (Aliberti 2021). Tra le sillogi poetiche: Giobbe. Opera in versi (Fara 2018), Distopie (Fara 2020), Versi di/versi. Diario poetico ai tempi del coronavirus (Fara 2020), Variazioni (Fara 2021), Devarìm acherìm (Parole altre) (Fara 2022), De rerum natura (Pegasus, 2022).

Giovedì 17 marzo a Matera da Burro Salato Bistrot presentazione della nuova raccolta di poesie di Emilio Gerardo Giugliano "Dovrei essere altrove"

Giovedì 17 marzo a Matera da Burro Salato Bistrot presentazione della nuova raccolta di poesie di Emilio Gerardo Giugliano “Dovrei essere altrove”

Sarà presentato giovedì 17 marzo alle 18 da Burro Salato Bistrot, in via Rocco Scotellaro 7 a Matera, Dovrei essere altrove (Altrimedia Edizioni), la nuova raccolta di poesie di Emilio Gerardo Giugliano. Nel corso della serata, promossa da Altrimedia Edizioni in collaborazione con Burro Salato Bistrot, interverranno Isabella D’Alessandro di Burro Salato, la direttrice editoriale di Altrimedia Edizioni Gabriella Lanzillotta e la poetessa Maria Antonella D’Agostino. La giornalista Rossella Montemurro dialogherà con l’Autore.

Introspezione, nostalgia, malinconia: i versi del poeta sono le sfumature di un attimo. Emilio Giugliano coglie spunti poetici nella vita di tutti i giorni e, in Dovrei essere altrove, si mette a nudo in prima persona, descrivendo le proprie emozioni. Lo fa con uno sguardo maturo, carico di significati, coraggioso nella sua ambizione di andare oltre le apparenze, penetrando nelle ansie e nelle contraddizioni di una società non più abituata a guardarsi dentro.

Questa la poesia da cui prende il titolo il volume: “Dovrei essere altrove oggi / ma sono qui ancora / a pensarti, aspettarti, / a scommettere con me stesso come arriverai: / di notte, di giorno, / con il suono delle campane / al vespro, / con le nubi che coprono / l’occidente / o con la neve che tutto ricopre / del suo candore. / Dovrei essere altrove / e invece sono qui. / Attendo.”

Emilio Gerardo Giugliano è nato a Venosa (Pz) il 12 maggio 1966. Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bari. Vive e lavora a Potenza occupandosi di formazione professionale e di finanza agevolata. Opera da oltre 20 anni nel volontariato internazionale e ha maturato esperienze di cooperazione in Africa e in America Latina. Ha contribuito all’organizzazione di premi letterari e cinematografici. Coltiva la passione per la poesia e la letteratura. Ha già pubblicato le raccolte Trasparenze, Fili di canapa, Succede di Notte. Per Altrimedia ha pubblicato, nel 2017, la raccolta Questione di prospettive e nel 2020 Il vento è solo un capriccio.

 

 

 

“Dovrei essere altrove”, la nuova raccolta di liriche del poeta Emilio Giugliano

“Dovrei essere altrove oggi / ma sono qui ancora / a pensarti, aspettarti, / a scommettere con me stesso / come arriverai: / di notte, di giorno, / con il suono delle campane / al vespro, / con le nubi che coprono l’occidente / o con la neve che tutto ricopre / del suo candore. / Dovrei essere altrove / e invece sono qui. / Attendo.”
Sono i versi di Dovrei essere altrove, la lirica che dà il titolo alla nuova raccolta di poesie di Emilio Giugliano, per i tipi di Altrimedia Edizioni.
Introspezione, nostalgia, malinconia: i versi del poeta sono le sfumature di un attimo. Emilio Giugliano coglie spunti poetici nella vita di tutti i giorni e, in Dovrei essere altrove, si mette a nudo in prima persona, descrivendo le proprie emozioni. Lo fa con uno sguardo maturo, carico di significati, coraggioso nella sua ambizione di andare oltre le apparenze, penetrando nelle ansie e nelle contraddizioni di una società non più abituata a guardarsi dentro.
Emilio Gerardo Giugliano è nato a Venosa (Pz) il 12 maggio 1966. Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bari. Vive e lavora a Potenza occupandosi di formazione professionale e di finanza agevolata. Opera da oltre 20 anni nel volontariato internazionale e ha maturato esperienze di cooperazione in Africa e in America Latina. Ha contribuito all’organizzazione di premi letterari e cinematografici. Coltiva la passione per la poesia e la letteratura. Ha già pubblicato le raccolte Trasparenze, Fili di canapa, Succede di Notte. Per Altrimedia ha pubblicato, nel 2017, la raccolta Questione di prospettive e nel 2020 Il vento è solo un capriccio.

"Il vento è solo un capriccio", presentata in streaming la nuova raccolta di poesie di Emilio Gerardo Giugliano

“Il vento è solo un capriccio”, presentata in streaming la nuova raccolta di poesie di Emilio Gerardo Giugliano

Le suggestioni di un poeta che considera le poesie come il vento. E Il vento è solo un capriccio (Altrimedia) è il titolo della nuova raccolta di liriche di Emilio Gerardo Giugliano, un poeta che nei suoi versi rappresenta soprattutto la quotidianità, con tutte le sfumature. L’ultima presentazione in streaming del mese di Altrimedia Edizioni nell’ambito del Maggio dei Libri ha riguardato proprio Il vento è solo un capriccio. Dopo l’introduzione di Gabriella Lanzillotta, Giugliano è stato intervistato dalla scrittrice Annalisa Giuliani (autrice della prefazione dell’antologia)

“Abbiamo bisogno di riappropriarci della poesia, della parola bella, della parola lieta. – ha affermato Giuliani – Il vento è un elemento che ritorna molto spesso nei tuoi versi.”

“Per me la poesia è espressione assoluta di libertà – ha sottolineato l’autore – e se dovessi pensare a un elemento che rappresenta questa libertà è il vento.”

Secondo la Giuliani Il vento è solo un capriccio è “una raccolta che racconta ciò che c’è e ciò che manca e che celebra la pienezza della vita che si rivela nella domanda di bimba in una notte di pallida luna o in un conto alla rovescia che si conclude con una sola volta ma che ha il valore del per sempre”.

Lo sguardo di Giugliano cattura sensazioni, gesti, paesaggi. La realtà non è interpretata, è semplicemente catturata e descritta con “gli occhi dell’anima”.
Quelle racchiuse ne Il vento è solo un capriccio sono liriche delicate, spesso intimiste, nelle quali trova ampio spazio lo stupore per la bellezza della natura e la ricchezza  infinita delle piccole cose.

Emilio Gerardo Giugliano è nato a Venosa (Pz) il 12 maggio 1966. Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bari. Vive e lavora a Potenza occupandosi di formazione professionale e di finanza agevolata. Opera da oltre 20 anni nel volontariato internazionale ed ha maturato esperienze di cooperazione in Africa ed in America Latina. Ha contribuito all’organizzazione di Premi Letterari  e Cinematografici. Coltiva la passione per la Poesia e la letteratura. Ha già pubblicato le raccolte Trasparenze, Fili di canapa, Succede di Notte. Per Altrimedia ha pubblicato, nel 2017, la raccolta Questione di prospettive.

"Alterni presagi", suggestioni diverse

“Alterni presagi”, suggestioni diverse

“L’odore della formaldeide/non è quello del sangue,/che non sento/perché la ferita è bellissima”. Sono alcuni versi di “Ingranaggi”, una delle liriche di “Alterni presagi”, la raccolta di poesie di Monica Martinelli, vincitrice della sezione inediti del premio letterario La città dei Sassi di Altrimedia.

Ricercato, appassionato, toccante, profondo: è lo stile di un’autrice che non ha paura di osare accostando termini e suggestioni tra loro distanti. Come in “Imbarazzo”: “L’oggi del se/il domani del forse./Un gravido ripetersi di noia/che partorisce – costantemente appagata -/insignificanti esseri immondi/nella mondità circostante”.

Sono “Alterni presagi” ora delicati ora sferzanti, mai banali: “Brava Monica – ha scritto Plinio Perilli nella prefazione – che di un’acconciatura fai uno stato d’animo, e di un filosofema, viceversa, una bizza gentile, una carineria da indossare – o  forse di cui spogliarti ad arte… Il linguaggio vola! – ecco gli amanti di Chagall – traccia segni, vortica e organizza linee – come le creature profilate, irradiate da Matisse… Il linguaggio ricorda, solfeggia tempo perduto e amori ritrovati…”

L’autrice vive a Roma, dove si è laureata in Lettere presso l’Università “La Sapienza”. Ha scritto articoli e recensioni per la rivista “Rassegna di letteratura italiana”. Ha pubblicato poesie e racconti su varie antologie edite da Giulio Perrone Editore e da Aletti Editore, e delle poesie sulla rivista “Poeti e Poesia” diretta da Elio Pecora. Ha pubblicato, a novembre 2009, una silloge di poesie con prefazione di Walter Mauro dal titolo “Poesie ed ombre” (Tracce Editore), e poesie e racconti su vari blog. Scrive, inoltre, recensioni musicali per siti web culturali, in particolare sul sito www.radioland.it dove cura una rubrica sulla Cina.

La postfazione di “Alterni presagi” è firmata dal giornalista Nunzio Festa.

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La poesia che abbatte le barriere. Successo per il reading di Altrimedia e Matera Poesia 1995

La poesia che abbatte le barriere. Successo per il reading di Altrimedia e Matera Poesia 1995

 

“Io t’amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l’infinito,
per non cessare d’amarti mai:
per questo non t’amo ancora”.

Hanno riecheggiato anche i versi di Pablo Neruda, ieri sera 21 marzo – Giornata Internazionale della Poesia a Matera presso la Galleria Arti Visive nel corso dell’iniziativa promossa da Altrimedia e dall’associazione Matera Poesia 1995. Un piacevole reading e una discussione attenta e partecipata sul bisogno di poesia nell’epoca contemporanea hanno caratterizzato la serata, moderata da Gabriella Lanzillotta di Altrimedia. Maria Antonella D’Agostino, presidente di Matera Poesia 1995 e l’editore Vito Epifania hanno dato vita a un dibattito nel quale è emersa tutta l’attualità di quest’arte senza tempo.

La poesia è una risorsa di vita, diventa un’àncora nei momenti di difficoltà, è portatrice di bellezza e non ha mai perso la sua forza catartica. Anche tra i più giovani, come è emerso nel corso della serata – al reading c’erano alcuni ventenni -, il valore delle liriche rimane indiscusso. Perfino i bambini, come il figlio di 7 anni di una delle partecipanti, Antonella Radogna, si sono misurati con le poesie: il bimbo ne ha scritta una e ne ha fatto dono alla mamma.

La poesia contribuisce anche ad abbattere le barriere, a unire, a rinsaldare i legami: lo ha dimostrato Raquel, italo brasiliana che ha voluto leggere alcuni versi in portoghese e in italiano, catturando letteralmente la platea con una musicalità che è arrivata a tutti, confermando il senso della Giornata Mondiale della Poesia che riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.

Al reading sono intervenuti: Antonella Radogna, Clelia Montemurro, Giovanni Rosiello, Francesca Lacalamita, Daniela Lupi, Cinzia Rondinone, Angela Uricchio, Virginia Rescigno, Antonio Pace (Matera), Antonella Santulli, Giovanni Di Lena, Rosa Loponte, Vincenzo Risimini, Raffaella Pia Festa, Luigi Angelucci e Maria Antonella D’Agostino, Mimì Orlandi, Lucia D’Antona, Titina Vernile, Maria Vittoria Di Gennaro, Giuseppe Avenia.

 

Nuovi titoli per chi ama "sfogliare" il tablet

Nuovi titoli per chi ama “sfogliare” il tablet

I titoli di Altrimedia sono anche in tutti gli store digitali, per poter leggere su pc, tablet o e-reader. Ne presentiamo altri quattro, disponibili in versione e-book. La raccolta di poesie “Oltre la notte”, la città dei Sassi raccontata da un “forestiero” – “A Matera si va si torna e si resta” -, il primo volume della trilogia “Anime brulicanti”, “Amore e passione” e il mondo delle biblioteche narrato in presa diretta, “Le disavventure di un bibliotecario”: proposte in versione ebook per chi, anziché sfogliare le pagine, ha voglia di “sfogliare” un tablet.

OLTRE LA NOTTE

oltre la notte

Introspezione e ricercatezza stilistica: è questo il binomio che caratterizza le poesie di Oltre la notte dell’autrice potentina Carmen Lucia. Versi che non lasciano indifferenti e arrivano al lettore con una forza dirompente: liriche che scuotono e travolgono con parole cariche di introspezione, riflessioni ad alta voce, pensieri che non sempre è facile esternare eppure l’autrice non ha paura di dare voce al dolore, alla sofferenza. Stati d’animo tormentati che però nascondono una forza incredibile, quella necessaria ad andare avanti senza rimanere sopraffatti dalle avversità della vita.
Carmen Lucia, docente presso il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Potenza ha vinto numerosi concorsi letterari con la raccolta Canti d’amore e Vivere (Altrimedia Edizioni); dal 2015 collabora con il Circolo culturale “Silvio Spaventa Filippi” alla redazione della rivista Leukanikà.

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A MATERA SI VA, SI TORNA, SI RESTA

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Matera raccontata dallo sguardo di un materano d’adozione. A Matera si va, si torna, si resta di Sergio Fadini è una raccolta di storie e luoghi, immagini e persone, indicazioni utili per il turista e incontri da ricordare e narrare. È la descrizione della città dei Sassi – in modo insolito, ironico, dettagliato – fatta da un sociologo di origini napoletane che di Matera si è perdutamente innamorato tanto da aver scelto di lavorarci, aprendo un B&B e coronando così il sogno un posto dove il viaggiatore potesse dormire e far colazione la mattina, come se fosse a casa sua. Fadini, uno studioso di turismo responsabile, ha fondato il progetto “il Vagabondo” e fa parte del tavolo Formazione dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR) di cui è anche responsabile per l’ospitalità. Scrive saggi sugli impatti del turismo nel sud e sul turismo responsabile.
Ha pubblicato Salvateci dalla Taranta (2011).

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AMORE E PASSIONE

amore e passione

Una full immersion nella Matera degli anni Cinquanta con il primo volume di Anime brulicanti, Amore e passione, di Francesco Sciannarella. Una trilogia di racconti ambientati nella città dei Sassi – nove storie, tre per ogni volume, che narrano di emancipazione, della lotta tra il cuore e la ragione, dei valori di una cultura contadina che sa riscattare storie di miseria economica e umana. Nell’attesa dell’ultimo volume, tra le prossime uscite di Altrimedia, si può riscoprire il primo con i suoi indimenticabili protagonisti: Bruna ed Eustachio alle prese con la povertà (La miseria); la lotta di Antonietta per far tornare a casa il figlio Mario, ripudiato dal marito Raffaele quando ha scoperto di non esserne il padre (La famiglia); il giovane aiutante fornaio Franceschino che per inseguire il suo sogno emigra in America (Il pane). Francesco Sciannarella è nato, vive e lavora a Matera, ha ricevuto diversi riconoscimenti. Scrive sceneggiature e ha fondato il gruppo teatrale Tutto Esaurito.

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LE DISAVVENTURE DI UN BIBLIOTECARIO

disavventure

Il mondo delle biblioteche universitarie della Capitale illustrato da un cicerone d’eccezione: Ennio M. Tarantola, bibliotecario delle università capitoline in pensione, già direttore la Biblioteca di Area Scientifico Tecnologica dell’Università degli Studi di Roma Tre. Le disavventure di un bibliotecario è definito “un atto di giustizia per i bibliotecari. La testimonianza di una speranza che si è fatta realtà.” Infatti, tutto ciò che Tarantola descrive è realmente accaduto. Le disavventure di un bibliotecario è una registrazione in presa diretta che permette a chi legge d’entrare per un momento o per davvero all’interno di un vero e proprio circuito. L’autore è riuscito a trovare le parole giuste per spiegare e dare visibilità a un vero e proprio universo a parte, di nicchia.

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Il 20 gennaio a Laurenzana "Questione di prospettive"

Il 20 gennaio a Laurenzana “Questione di prospettive”

La raccolta di poesie Questione di prospettive di Emilio Gerardo Giugliano questa volta incontra il pubblico della cittadina in provincia di Potenza, Laurenzana, il 20 gennaio alle 19 al Circolo Arci in via Municipio 6.
Sarà l’occasione per conoscere Giugliano, “attivatore culturale”, poeta sui generis che nei suoi versi racconta la quotidianità senza filtri e riesce a trovare suggestioni anche nelle piccole cose. L’amore, la notte, la natura, l’impegno, il ricordo come afferma nell’introduzione Domenico Brancucci, sono alcune delle tematiche delle poesie della raccolta che denotano la particolare propensione dell’autore all’ascolto, all’empatia, al vissuto degli altri per prendere frammenti di esperienze e farli diventare liriche.
In Questione di prospettive traspare anche l’amore nei confronti della natura, degli elementi naturali. Luna, stelle, alberi, nuvole e nebbia sono elementi che hanno suggestionato l’autore e sui quali ha scritto versi che alternano la dolcezza alla malinconia.
Giugliano rappresenta un poeta non svincolato dalla realtà ma invischiato nella quotidianità: ha il coraggio di attingere da essa, dall’osservazione e dall’ascolto di chi ci circonda. Ecco perché le sue poesie giungono al lettore vere, autentiche, senza enfasi.
Questione di prospettive è un gioiello che la casa editrice Altrimedia ha ulteriormente valorizzato con una veste grafica delicata.

Presentazione “Caviardage, cercare la poesia nascosta”

Presentazione “Caviardage, cercare la poesia nascosta”

Proseguono gli appuntamenti con la passione per la cultura promossi da Altrimedia Edizioni. Si intitola “La Poesia è di tutti” l’evento organizzato per sabato 28 marzo, alle ore 18.30 presso Le Monacelle, nel corso del quale sarà presentato il libro di Tina Festa “Caviardage, cercare la poesia nascosta”.

“Oggi abbiamo bisogno di sperimentarci, di coltivare la nostra autostima al di fuori del sistema. In questo senso la didattica altra di Tina è liberatoria, ci rende indipendenti dagli schemi perché ci aiuta a rivalutare le emozioni e l’incredibile potere che queste hanno sulla nostra vita. Possiamo essere creativi in un modo tutto nostro e irripetibile – sottolinea l’editore Vito Epifania – e se impariamo a scoprire quello che è celato avremo fatto un passo avanti nella costruzione di un domani più a misura di persona.”Un momento di divertimento e creatività, moderato dal giornalista de “Il Quotidano della Basilicata” Antonio Corrado, che vedrà l’autrice Tina Festa dialogare con: Mariella Sciancalepore, docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I grado “Casavola-D’Assisi” di Modugno, formatrice certificata in Metodo Caviardage e poetessa;  Gabriella Capozza, docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I grado “N. Festa” Istituto Comprensivo “Padre Minozzi” di Matera e diversi studenti sempre dell’Istituto Comprensivo “Padre G. Minozzi”. Creato e diffuso in Italia da Tina Festa, il Metodo è utilizzato da insegnanti nelle proprie classi o da formatori certificati che, in qualità di esperti esterni, propongono laboratori singoli o corsi in scuole di ogni ordine e grado a partire dalla Scuola Primaria. Il Metodo Caviardage al quale il libro fa riferimento, racchiude diverse tecniche di scrittura creativa poetica che aiutano a scrivere poesie e pensieri partendo da testi già̀ scritti: superato il blocco del foglio bianco, si procede liberamente su pagine strappate da libri da macero, articoli di giornali e riviste, ma anche testi in formato digitale. “Il libro ha cominciato a prendere forma nell’estate del 2013. A luglio di due anni fa, – racconta l’autrice, Tina  Festa  – nelle fresche ore del mattino, in una casetta di fronte al mare, ho preso in mano gli appunti delle mie lezioni per creare un lavoro da poter condividere con tutti. Di quelle meravigliose giornate ricordo le ore passate in spiaggia con il mio piccino e la grande energia creativa che mi ha pervaso permettendomi di tirar fuori dal cassetto uno dei miei sogni.  Nei mesi successivi i feedback ricevuti da artisti e docenti hanno arricchito il testo con nuove immagini e documenti.” “Felicità è tornare in una casa vuota dopo una giornata faticosa – ha scritto Mariella Sciancalepore, insegnante e relatrice della serata – e trovare il libro che aspettavi da sempre. A primo impatto è più bello di come lo immaginavo. Maneggevole e al tempo stesso prezioso. “Bello da tenere in mano, riposante” è stato il giudizio di mio marito. I miei complimenti all’editore. A te nemmeno li faccio. Poi per me è… ho aperto la pagina con le mie cose e l’ho richiusa per l’emozione. La tecnica di base si contamina con svariate tecniche artistiche espressive (quali il collage, la pittura, l’acquarello, ecc.) per dar vita a poesie visive: piccoli capolavori che attraverso parole, segni e colori danno voce a emozioni spesso difficili da esprimere nel quotidiano. Il Metodo può essere utilizzato per se stessi, come pratica di benessere, all’interno di percorsi scolastici, per attività artistiche o di intrattenimento ludico-espressivo e in ambiti terapeutici come in arte terapia e counseling.