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Bagno di folla a Matera per la

Bagno di folla a Matera per la “prima” di Libri in Terrazza: protagonista โ€œPalazzo Malvinni Malvezzi nel suo disegno antico e modernoโ€ a cura di Isabella Marchetta e Pierluigi Moliterni

Taglio del nastro ieri a Matera in una terrazza San Francesco gremita perย Libri in Terrazza,ย il Festival culturale promosso fino alย 10 settembreย dallโ€™agenzia di comunicazioneย Diotimaย conย Altrimedia edizioniย eย Liberaliaย ETS,ย con il patrocinio delย Comune di Matera, dellaย Provincia di Materaย e dellaย Regione Basilicata, in collaborazione conย Silent Book Club Matera, Arti Visive Gallery, Amabili Confini,ย il fotografoย Michele Morelli e lโ€™autore Francesco Sciannarella. Partnerย tecnicoย Falegnameria Colaciccoย e Media partner la testata giornalistica onlineย TuttoH24.

Nella prima serata รจ stato presentatoย โ€œPalazzo Malvinni Malvezzi nel suo disegno antico e modernoโ€ย a cura diย Isabella Marchettaย eย Pierluigi Moliterni. Lโ€™editore Vito Epifania ha dialogatoย con i curatoriย e le autriciย Eleonora Carmela Biancoย eย Mariagrazia Di Pede. Dopo lโ€™introduzione della direttrice editoriale di Altrimedia Edizioni, Gabriella Lanzillotta, che ha letto un messaggio del presidente della Provincia Piero Marrese, impossibilitato a presenziare per sopraggiunti impegni รจ intervenuto per i saluti il sindaco Domenico Bennardi.

Dal lavoro corale di un gruppo di studiosi, nutrito di competenze e passione, nasce questa sintesi di dati che suggeriscono un โ€œpercorso di visitaโ€ in uno dei palazzi storici piรน importanti e antichi della cittร  di Matera, riaperto ufficialmente a settembre 2021 dopo una ristrutturazione principali palazzi storici della cittร  di Matera. Pensato per โ€œrendere fruibileโ€ il sapere senza tradire nรฉ il rigore scientifico del ricercatore nรฉ la responsabilitร  e la compartecipazione di chi legge, il volume intreccia la lettura del complesso architettonico, i contenuti artistici, il contesto storico-culturale in cui fu generato e la saga familiare legata alla famiglia che lo abitรฒ per secoli.ย Lโ€™edificio, sito in piazza Duomo, appartenne alla nobile famiglia dei Malvinni-Malvezzi sino al 1960, anno in cui la proprietร  passรฒ alla Provincia di Matera, che lo destinรฒ a sede del Liceo Scientifico fino al 1972 e quindi a sede del Conservatorio musicale fino ai primi anni โ€™80.

Perย Libri in Terrazza Offย โ€“ La Cultura in Piazzaย sono iniziati iย Laboratori di fotografia curati da Michele Morelli,ย lโ€™iniziativa promossa daย Silent Book Club Matera, ilย presidio per la Biblioteca Stiglianiย conย gliย Amici della Bibliotecaย ed รจ stata presentata laย mostra sul libro dโ€™artista a cura diย Arti Visive Gallery.

Libri in Terrazza torna questa sera alle 20 con โ€œRette Paralleleโ€, la nuova silloge diย Emilio Gerardo Giuglianoย che per lโ€™occasione sarร  intervistato dalla direttrice editoriale di Altrimedia Edizioni Gabriella Lanzillottaย e dal poetaย Domenico Brancucci.ย Alle 21ย Rossella Montemurro, autrice di โ€œGaloppando contro vento. I Western Haflinger di Emanuele Lamacchiaโ€, dialogherร  con Emanuele Lamacchia.

Durante Libri in Terrazza Off, dalle 18 alle 21 nello Studio Arti Visive in via delle Beccherie n.41 sarร  possibile visitare una rassegna internazionale sul libro dโ€™artista mentre prosegue il laboratorio di fotografia curato da Michele Morelli.

“Remember me – Quando la memoria diventa pittura”: inaugurazione della mostra di Eustachio Lionetti il 16 ottobre a Matera nelle scuderie di Palazzo Malvinni Malvezzi

 

L’agenzia di comunicazione Diotima srl, con il patrocinio gratuito della Provincia di Matera, che ha concesso i locali, e il patrocinio gratuito del Comune di Matera, organizza la prima personale dell’artista Eustachio Lionetti dal titolo “Remember me – Quando la memoria diventa pittura”. La mostra, curata dalla storica dell’arte Margherita Cosentino sarร  presentata da Maristella Trombetta, docente di Estetica e Storia della critica dโ€™arte presso lโ€™Universitร  degli studi di Bari, il 16 ottobre p.v. alle 19 nelle Scuderie di Palazzo Malvinni Malvezzi in piazza Duomo a Matera.

Un viaggio tra i ricordi, un ritorno alle memorie del passato narrate da un โ€™indole sensibile e pacata a tratti poetica che si esprime attraverso il filtro della memoria collettiva. รˆ lโ€™arte di Lionetti un pittore, un naturalista, un realista che dipinge non solo per unโ€™intima necessitร  ma anche per il desiderio di rendere omaggio alla propria terra, alla propria cittร , Matera, evocando atmosfere interne ed esterne che il colore trasmuta in sintesi compositiva ed equilibrio visivo. Paesaggi aerei illuminati dai mutamenti delle ore o dalle stagioni, ambienti intimi e autentici dai toni materialmente intensi, genti del passato immortalate in azioni quotidiane o in abitazioni rurali della caratteristica โ€œciviltร  contadinaโ€. Lionetti si muove sicuro in questo โ€œaltroveโ€ passato perchรฉ prospero di riflessi memoriali e stimoli olfattivi che un tempo veleggiavano nellโ€™aria tanto intensi e capaci di condurlo verso una istantanea soluzione cromatica. La sua arte spoglia di enfasi e illusioni, di alterazione o deformazione della realtร , รจ oggi racchiusa in questa mostra curata dalla storica dellโ€™arte Margherita Cosentino.

โ€œOpere – scrive la curatrice nella prefazione al Catalogo pubblicato dalla casa editrice Altrimedia – la cui originalitร  non รจ data da unโ€™acquisizione astratta della realtร , bensรฌ dalla capacitร  di imprimere sulla tela lo stesso scatto storico da lui prescelto, lo stesso soggetto, lo stesso ambiente, la stessa autentica gestualitร . Duplica pittoricamente lโ€™arte della fotografia. Ogni โ€œfoto-pitturaโ€ di Lionetti presente nella sezione “Remember me” ha un rigore compositivo privo di reinterpretazione e contorni pittoreschi. La sua originalitร  prende spunto da un passato storico rappresentativo giร  immortalato da artisti interdisciplinari e fotoreporter quali David Seymour, Fosco Maraini, Mario Carbone, Domenico Notarangelo, Rosario Genovese. รˆ in sostanza โ€“ conclude โ€“ una pittura intimista, materica e quasi autobiografica che si lascia condizionare in modo determinante dal modello ispiratore e dove nulla รจ lasciato al casoโ€.

La personale di Lionetti si articola in tre sezioni: “Landscape” che comprende le opere legate al paesaggio contemporaneo lucano in cui vengono presentati lavori eseguiti con la tecnica esecutiva a matita e con la pittura ad olio; “Remember me” la sezione piรน corposa รจ suddivisa in due momenti essenziali: “Family Rooms” che raccoglie i dipinti relativi a scene dโ€™interni e ambienti intimi, in cui Lionetti descrive con forti pennellate e con molta accuratezza nei toni e nelle sfumature cromatiche lโ€™ambiente interno rustico, gli utensili, le stoviglie, i mobili, i personaggi poveramente vestiti, la stessa realtร  sociale, segue “Together” che include scene di vita quotidiana vissute nei vicoli e nelle campagne rurali. Egli ricalca le forme, quasi le maneggia al tatto come se fossero creta e le carica di pennellate vivide e luminose come se avesse dentro un realismo a tratti nostalgico. Lโ€™ultima sezione รจ “Still Life” in cui lโ€™artista presenta lavori di โ€œNatura mortaโ€ eseguiti in uno scenario immaginario puramente soggettivo. In altri termini, Lionetti osserva, scruta, analizza e infine trasmuta lโ€™immagine in una armonica composizione che trova nella pittura la sua massima espressione narrativa.

“Remember me” ha il patrocinio dell’Amministrazione provinciale di Matera che ringraziamo – ha sottolineato l’amministratrice della Diotima srl, Gabriella Lanzillotta – per gli straordinari e suggestivi spazi delle Scuderie di Palazzo Malvinni Malvezzi messi a disposizione, e del Comune di Matera che ha cosรฌ inteso riconoscere ai lavori di Lionetti la qualitร  di un omaggio artistico intenso e appassionato alla cittร  dei Sassi.”

La mostra resterร  aperta tutti giorni (orari 10.30-13 e 17-30-20) fino al 31 ottobre.

Eustachio Lionetti รจ nato nel 1954 a Matera. Dopo aver frequentato gli studi di Economia a Siena, nel 1979 si trasferisce a Milano dove vive e lavora fino al 2015. Dal 1980 inizia a dedicarsi allo studio della pittura e del disegno. Frequenta un corso serale presso lโ€™Accademia di Brera ma, a causa dellโ€™intenso impegno lavorativo, รจ costretto a rinunciarvi. Molti anni dopo, prosegue la sua formazione artistica presso la N.A.B.A., (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano). Qui trova un ambiente innovativo e fuori dagli schemi accademici. Partecipa a due mostre collettive: una presso la stessa N.A.B.A. e lโ€™altra, presso lโ€™Istituto Vinci di Gallarate (VA). Nel 2015 con la sua famiglia, torna a stabilirsi nella sua cittร  dโ€™origine, Matera. Finalmente affrancato dagli impegni lavorativi, si dedica totalmente alla sua arte. Nel suo โ€œstudio-rifugioโ€ opera da autodidatta e realizza alcuni lavori che poco piรน tardi, verranno esposti in occasione della Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea nella collettiva di Casa Cava presso Matera. Il forte richiamo dei ricordi dell’infanzia, vissuta nei Sassi, lo induce a intraprendere un percorso di ricerca sociale e antropologica, scoprendo e scegliendo foto storiche di scene di vita nei Sassi a partire dal Dopoguerra. Questo materiale e altri lavori โ€œEn plein airโ€ costituiranno la fonte per la sua prima esposizione personale, nella quale emerge, al centro, la figura del contadino nel suo habitat: l’unicum dei Sassi di Matera. Lโ€™artista ha voluto rendere omaggio alla cittร  e a tutti i cittadini che non hanno abitato nei โ€œvicinatiโ€ dei Sassi. L’esserci nato, aver vissuto la sua infanzia nelle case grotta correndo per le ripide scalinate e respirando gli odori delle case contadine, ha consentito di rappresentare attraverso la sua arte figurativa gli assolati paesaggi, le tante tonalitร  dei grigi e dell’ocra della calcarenite, i volti tristi dei bambini, le scene quotidiane di vita. Questa produzione pittorica, oltre che un intento introspettivo, costituisce una tappa importante per il suo viaggio nel territorio dell’arte.

โ€œI pipistrelli dellโ€™Italia meridionale. Ecologia e conservazioneโ€  il nuovo titolo della collana โ€œTutta la terra abitataโ€ di Altrimedia Edizioni

โ€œI pipistrelli dellโ€™Italia meridionale. Ecologia e conservazioneโ€ il nuovo titolo della collana โ€œTutta la terra abitataโ€ di Altrimedia Edizioni

Da Dracula a Batman, sono da sempre nell’immaginario collettivo a metร  tra repulsione e simpatia. Questa volta i pipistrelli sono i protagonisti del volume di Pier Paolo De Pasquale โ€œI pipistrelli dell’Italia Meridionaleโ€ edito da Altrimedia.

Il libro sarร  presentato in anteprima mercoledรฌ 17 aprile, alle ore 19, a Bari presso l’Associazione Terre del Mediterraneo in via Piave 59. Dopo i saluti di Francesca Aquilino (presidente dell’Associazione Terre del Mediterraneo), Gabriella Lanzillotta (editrice) e Giovanni Zaccaria (Servizio Parchi e Tutela della Biodiversitร  Regione Puglia), l’autore dialogherร  con il vicepresidente dell’Associazione Terre del Mediterraneo Rocco Labadessa.

โ€œIn un momento storico in cui il tema ambientale e quello della tutela della biodiversitร  sono seriamente a rischio, Altrimedia Edizioni – sottolinea lโ€™editrice Gabriella Lanzillotta โ€“  ha ritenuto importante offrire un contributo per provare a recuperare il senso di un Pianeta che ospita la vita in tutte le sue varietร  biologiche, genetiche e culturali, missione della collana Tutta la terra abitata. Il volume โ€œI pipistrelli dellโ€™Italia meridionale. Ecologia e conservazioneโ€ di Pier Paolo De Pasquale, infatti, arricchisce la storica collana di Altrimedia sia sotto il profilo dei contenuti, questo nuovo titolo va ad affiancarsi a quello dedicato al falco grillaio, sui rondoni e sui rapaci del Pollino, che di quello grafico, abbiamo infatti lavorato al restyling degli elementi che caratterizzano il progetto editoriale nel suo complesso.โ€

I pipistrelli sono mammiferi molto specializzati, capaci di volare e di localizzare le prede nell’oscuritร  attraverso un sofisticato biosonar, adattamenti che hanno contribuito in modo significativo al loro successo evolutivo. Il libro di De Pasquale descrive i principali aspetti della biologia e della storia naturale di questi affascinanti animali, focalizzandosi sull’ecologia e le problematiche di conservazione delle diverse specie nelle regioni dell’Italia meridionale, un territorio  fragile, estremamente vario e ricco di biodiversitร . Il testo รจ ricco di  fotografie di pipistrelli, tutte scattate in habitat naturali, ad animali catturati da ricercatori autorizzati per le attivitร  di cattura temporanea a fini scientifici – la cattura dei pipistrelli รจ infatti proibita per legge, previa autorizzazione rilasciata dagli organi competenti.

Pier Paolo De Pasquale, laureato in Scienze Naturali e specializzato nello studio della chirotterofauna, svolge la libera professione di consulente faunista. Negli anni ha maturato una rilevante esperienza professionale, occupandosi della progettazione di Piani di Gestione dei Siti Natura 2000, studi d’impatto ambientale, ricerche faunistiche in numerosi Parchi Nazionali dell’Italia meridionale, tra cui il PN del Pollino, PN dell’Appennino Lucano, PN del Gargano, PN dell’Aspromonte. Inoltre, ha partecipato a diversi monitoraggi scientifici nell’ambito di progetti per la conservazione della natura (programma LIFE+ Natura e Biodiversitร ). Dal 2008 รจ socio del Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri (GIRC) e dell’Associazione Teriologica Italiana (A.T.It.). I suoi interessi scientifici sono orientati sull’ecologia, la distribuzione e la conservazione delle popolazioni di chirotteri dell’Italia meridionale. รˆ autore e coautore di diversi articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali, atti di convegno e delle linee guida redatte dal GIRC, per la valutazione dell’impatto degli impianti eolici sui chirotteri in Italia.

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A Policoro confronto a piรน voci sulle suggestioni del paesaggio nella presentazione del libro โ€œI muri parlanoโ€

A Policoro confronto a piรน voci sulle suggestioni del paesaggio nella presentazione del libro โ€œI muri parlanoโ€

Il valore intrinseco del paesaggio, le sue suggestioni, la possibilitร  di scoprire zone del nostro territorio leggendo una storia, perdendoci nelle descrizioni che, a uomini e donne, affiancano altre prospettive, panorami, scenari mai svincolato dalla storia che quei luoghi racchiudono.

รˆ questo il senso della collana Paesaggi Raccontati – nata sulla scia dellโ€™omonimo progetto dedicato alla narrazione dei territori che Diรณtima, societร  proprietaria del marchio Altrimedia Edizioni, ha realizzato assieme ad altri partner di livello internazionale -, della quale fa parte il nuovo libro di Vincenzo Maida โ€œI muri parlano. Montalbano, tra passato, vicoli e destiniโ€ presentato sabato scorso nella Biblioteca comunale di Policoro.

โ€œIn Le Goff la grande storia e la piccola storia avevano sempre intrecci profondi. – ha sottolineato l’editrice Gabriella Lanzillotta – Le Goff aveva grande consapevolezza che un popolo non puรฒ restare privato del racconto della propria storia, una memoria ยซche gli storici si sforzano, attraverso lo studio dei documenti, di rendere oggettiva, la piรน veritiera possibile: ma รจ pur sempre memoria. Non proporre ai giovani una conoscenza della storia che risalga ai periodi essenziali e lontani del passato, significa fare di questi giovani degli orfani del passato, e privarli dei mezzi per pensare correttamente il nostro mondo e per potervi agire beneยป. Ed รจ questo che, nel nostro piccolo abbiamo inteso fare con Paesaggi raccontati. Lโ€™intento รจ quello di narrare i territori attraverso diverse tecniche narrative: scrittura, ma anche tecniche pittoriche ispirate ai carnet des voyages, foto e video reportage.
La collana intende proporre testi innovativi, dove la narrazione dei luoghi non รจ solo descrittiva ma si imbeve di storie, di racconti, di gente.

โ€œI muri parlanoโ€ descrive con passione quello che, nel corso degli anni, รจ accaduto nelle strade e nelle case del piccolo centro del Materano. Lโ€™autore, Vincenzo Maida, a metร  tra cronaca e narrazione, ha ripercorso le vicende salienti che hanno interessato il suo paese e hanno reso protagonisti i montalbanesiโ€.

Forse non tutti sanno, infatti, che a Montalbano sono nati personaggi illustri: da Francesco Lomonaco, amico e maestro di Alessandro Manzoni e secondo padre Gabriele Ronzano ispiratore del romanzo piรน famoso della storia della letteratura italiana โ€œI promessi sposiโ€, a Nicola Romeo fondatore della famosa casa automobilistica Alfa Romeo (palazzo Romeo รจ ancora esistente), da Rachele Cassano a Niccolรฒ Fiorentino, da Felice Mastrangelo a Placido Troyli.

Maida, che nel suo libro ha descritto scorci che sono stati testimoni di storie dโ€™amore e tradimenti pagati col sangue, segreti inconfessabili e vite eccezionali, ha parlato anche dello spirito di accoglienza che caratterizza oggi i montalbanesi, persone che non hanno alcun problema di integrazione con i tanti migranti presenti nella cittadina.

In sintonia con le parole di Gabriella Lanzillotta anche Maria Lovito e Anna Albino del Presidio del Libro intervenute insieme all’autrice delle illustrazioni del libro Mariangela Tripaldi. Nel corso della serata Gabriella Orofino ha letto alcuni brani tratti dal volume.

Con il cuore in mano, emozionare con la lettura

Con il cuore in mano, emozionare con la lettura

Qui troverete la galleria fotografica dell’evento

Il servizio su Rai3 Basilicata รจ andato in onda venerdรฌ 24 edizione delle 19.30 (se il link non vi riporta direttamente al video dovete cercare Rainews TGR – Regione -Basilicata-Archivio TG del 24 aprile ore 19.30″):

Alcuniย articoli sull’evento:

Presentazione โ€œCaviardage, cercare la poesia nascostaโ€

Presentazione โ€œCaviardage, cercare la poesia nascostaโ€

Proseguono gli appuntamenti con la passione per la cultura promossi da Altrimedia Edizioni. Si intitola โ€œLa Poesia รจ di tuttiโ€ lโ€™evento organizzato per sabato 28 marzo, alle ore 18.30 presso Le Monacelle, nel corso del quale sarร  presentato il libro di Tina Festa โ€œCaviardage, cercare la poesia nascostaโ€.

โ€œOggi abbiamo bisogno di sperimentarci, di coltivare la nostra autostima al di fuori del sistema. In questo senso la didattica altra di Tina รจ liberatoria, ci rende indipendenti dagli schemi perchรฉ ci aiuta a rivalutare le emozioni e lโ€™incredibile potere che queste hanno sulla nostra vita. Possiamo essere creativi in un modo tutto nostro e irripetibile โ€“ sottolineaย lโ€™editore Vito Epifania โ€“ e se impariamo a scoprire quello che รจ celato avremo fatto un passo avanti nella costruzione di un domani piรน a misura di persona.โ€Un momento di divertimento e creativitร , moderato dal giornalista de โ€œIl Quotidano della Basilicataโ€ Antonio Corrado, che vedrร  lโ€™autrice Tina Festa dialogare con: Mariella Sciancalepore, docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I grado โ€œCasavola-Dโ€™Assisiโ€ di Modugno, formatrice certificata in Metodo Caviardage e poetessa;ย  Gabriella Capozza, docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I grado โ€œN. Festaโ€ Istituto Comprensivo โ€œPadre Minozziโ€ di Matera e diversi studenti sempre dellโ€™Istituto Comprensivo โ€œPadre G. Minozziโ€.ย Creato e diffuso in Italia da Tina Festa, il Metodo รจ utilizzato da insegnanti nelle proprie classi o da formatori certificati che, in qualitร  di esperti esterni, propongono laboratori singoli o corsi in scuole di ogni ordine e grado a partire dalla Scuola Primaria. Il Metodo Caviardage al quale il libro fa riferimento, racchiude diverse tecniche di scrittura creativa poetica che aiutano a scrivere poesie e pensieri partendo da testi giร ฬ€ scritti: superato il blocco del foglio bianco, si procede liberamente su pagine strappate da libri da macero, articoli di giornali e riviste, ma anche testi in formato digitale.ย โ€œIl libro ha cominciato a prendere forma nell’estate del 2013. A luglio di due anni fa, – racconta lโ€™autrice, Tinaย  Festaย  – nelle fresche ore del mattino, in una casetta di fronte al mare, ho preso in mano gli appunti delle mie lezioni per creare un lavoro da poter condividere con tutti. Di quelle meravigliose giornate ricordo le ore passate in spiaggia con il mio piccino e la grande energia creativa che mi ha pervaso permettendomi di tirar fuori dal cassetto uno dei miei sogni.ย  Nei mesi successivi i feedback ricevuti da artisti e docenti hanno arricchito il testo con nuove immagini e documenti.โ€ย โ€œFelicitร  รจ tornare in una casa vuota dopo una giornata faticosa โ€“ ha scritto Mariella Sciancalepore, insegnante e relatrice della serata – e trovare il libro che aspettavi da sempre.ย A primo impatto รจ piรน bello di come lo immaginavo. Maneggevole e al tempo stesso prezioso. “Bello da tenere in mano, riposante” รจ stato il giudizio di mio marito. I miei complimenti all’editore. A te nemmeno li faccio. Poi per me รจ… ho aperto la pagina con le mie cose e l’ho richiusa per l’emozione.ย La tecnica di base si contamina con svariate tecniche artistiche espressive (quali il collage, la pittura, lโ€™acquarello, ecc.) per dar vita a poesie visive: piccoli capolavori che attraverso parole, segni e colori danno voce a emozioni spesso difficili da esprimere nel quotidiano.ย Il Metodo puoฬ€ essere utilizzato per se stessi, come pratica di benessere, allโ€™interno di percorsi scolastici, per attivitร  artistiche o di intrattenimento ludico-espressivo e in ambiti terapeutici come in arte terapia e counseling.

Presentazione

Presentazione "Sedimenti". Quale ruolo per i Sassi di Matera?

Raccontiamo i Sassi e la cittร  di Matera con personaggi nuovi, con un vissuto declinato al presente, con storie della cittร , il tempo del materiale preso in prestito, anche se famoso, รจ finito. Servono autostima, creativitร  e responsabilitร .

โ€œIl nuovo libro di Francesco Sciannarella, โ€œSedimentiโ€, – introduce lโ€™editore Vito Epifania nel corso della presentazione di venerdรฌ scorso presso Casa Cava -, ha soprattutto il pregio di avere โ€œriempitoโ€ la scena di Matera con materani, con gente e vite del luogo che di โ€œremakeโ€ non hanno davvero nulla. Perchรฉ la questione sulla quale si รจ inteso avviare una riflessione รจ tutta lรฌ: che ne vogliamo fare dei Sassi e della futura Capitale Europea della Cultura? Vogliamo ancora che gli antichi rioni vengano celebrati perchรฉ identici a una Gerusalemme che non esiste piรน o decidiamo di scrivere pagine nuove?โ€
โ€œSe ci interessa esclusivamente lโ€™economia che i Sassi possono generare e lโ€™aspetto della loro tutela non rientra nelle nostre preoccupazioni, allora va bene tutto, persino il clamore che terribili fatti di cronaca, come quelli raccontati da Sciannarella, provocano. Ma allora, senza regole che definiscano lโ€™ambito entro il quale muoversi, โ€“ evidenzia Gigi Esposito dellโ€™Onyx Jazz Club โ€“ la luce di cui stiamo brillando sarร  destinata a consumarsi nel giro di poco. La metafora del cerino che brucia, che inizialmente abbaglia e subito dopo lascia al buio, sintetizza il rischio nel quale stiamo incorrendo.โ€ La provocazione di Gigi Esposito, perรฒ, non sostiene una visione museale e recalcitrante al nuovo, quanto piuttosto un atteggiamento โ€œeticamente responsabileโ€ che chiama a raccolta tutti i cittadini, abitanti dei Sassi e non. Una sorta di patto sociale che rivendichi un protagonismo sano per il quale tutti, piccole o grandi produzioni che siano, devono impegnarsi a rispettare le regole.

Il cinema e le sue mille possibilitร  di riscatto giocano un ruolo chiave, รจ evidente, ma si avverte lโ€™urgenza di definire un percorso chiaro che non sacrifichi il territorio ma che lo valorizzi.ย A questo proposito il direttore del Lucania Film Festival, Rocco Calandriello, ha sottolineato come: โ€œpretendere che le produzioni cinematografiche assicurino lโ€™adozione del modello eco friendly offre certezze sul rispetto e la cura dellโ€™ambiente. Dobbiamo entrare nella logica di non subire, ma di guidare il progetto di sviluppo del nostro ambiente.โ€ Un ambiente che richiama tanti altri ambienti: โ€œun iperluogo โ€“ dice Francesco Marano della Universitร  della Basilicata – che rischia di perdere la sua storia, il suo passato. La memoria orale interrompe il suo corso quando non cโ€™รจ piรน chi la tramanda, per questo il museo demo-etno-antropologico ricopre un ruolo fondamentale. A partire dal passato si vive un presente e si costruisce un futuro che non รจ nostalgico di qualcosa che non cโ€™รจ piรน, perchรฉ forte di quella identitร  รจ capace di andare oltre.โ€

E sono, appunto, sensazioni vissute nellโ€™infanzia a ispirare i tre racconti di Sciannarella Accalappiacani, Piove e Avana Club. Un riemergere di piccole paure, il passato, che si nutrono di storie nuove, il presente. Dunque siamo il nostro passato, eliminarlo o far finta che la sua ora sia giunta al termine sarebbe puerile e da irresponsabili, ma dobbiamo anche narrare il nostro presente partendo da qui, avendo cura di ridare senso e importanza alla memoria. โ€œSono legato a questa cittร  e ai Sassi da una profonda passione. Assieme a questo affetto crescente per i vecchi Sassi, dove amo ancora oggi immaginare i secolari passaggi di uomini e animali, รจ cresciuto – afferma Francesco Sciannarella – anche il mio piacere per la scrittura, una passione nata nell’adolescenza. E questi due percorsi affettivi non potevano che incontrarsi prima o poi nella mia vita. A darne manforte รจ stato l’essere incappato โ€“ fortunatamente – nel teatro in vernacolo materano, che mi ha dato la possibilitร , oltre che di conoscere davvero il modo di parlare di mio padre e dei miei nonni – se pur in una veste artistica – anche di scrivere due storie che hanno mescolato la finzione del palcoscenico con la realtร  dei Sassi. La prima commedia era ambientata nei giorni del 21 settembre ’43 e la seconda nel periodo della rivoluzione culturale del ’68. E da una trasposizione della prima commedia (Il vicinato) ho scritto il mio primo libro, Nel cuore dei Sassi (Altrimedia Edizioni).

Non mi รจ bastato. Ho continuato a produrre kilobyte di storie, il piacere per la scrittura รจ cresciuto e continua a crescere ogni giorno e io assieme ad esso. Questa ineluttabile duplice passione, per la scrittura e per i Sassi, ma soprattutto Matera nella sua interezza, hanno continuato a essere lo sfondo delle mie storie.โ€ Perchรฉ, dunque, non ripartire da qui?

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