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"Roma premia la cultura sociale": prestigioso riconoscimento per "Il mio tuffo nei sogni. Marco D'Aniello, una storia di sport e amicizia" di Rossella Montemurro

“Roma premia la cultura sociale”: prestigioso riconoscimento per “Il mio tuffo nei sogni. Marco D’Aniello, una storia di sport e amicizia” di Rossella Montemurro

 

Prestigioso riconoscimento nella sezione “Letteratura” dell’evento “Roma premia la cultura sociale”, per la giornalista materana Rossella Montemurro, autrice del libro Il mio tuffo nei sogni. Marco D’Aniello, una storia di sport e amicizia (Altrimedia Edizioni, prefazione di Mara Venier).

Domani, 6 settembre, alle 17 a Roma l’Autrice e Marco saranno premiati in Campidoglio durante la manifestazione fortemente voluta dal segretario d’Aula dell’Assemblea Capitolina Fabrizio Santori: un riconoscimento all’arte, alla genialità, alla fantasia, ma anche alla capacità descrittiva, alla tecnica documentaria e all’impegno umano di una comunità che è doveroso che si adoperi per il prossimo.

Il mio tuffo nei sogni racconta la storia di Marco che, da bambino inquieto e irrequieto, è oggi un esempio, un fuoriclasse nel nuoto. Grazie all’amore della sua famiglia ha incanalato nello sport quell’energia ridondante che è uno dei sintomi dell’autismo.

Il vissuto suo e dei suoi genitori racchiude un bagaglio di esperienze: per loro ogni giorno è stato una conquista e una battaglia.

Rossella Montemurro ha saputo cogliere spunti e suggestioni che possono essere d’aiuto a molti ripercorrendo con l’aiuto della mamma di Marco, Cinzia Vozza, le tappe fondamentali dei suoi primi 22 anni in una storia che commuove, indigna, fa sorridere, spinge a interrogarsi e, nelle ultime pagine, si apre alla speranza.

“Roma premia la cultura sociale” vede il coinvolgimento dell’Osservatorio delle Fragilità Sociali ed il patrocinio morale dell’Accademia Internazionale Mauriziana. La manifestazione, alla sua prima edizione, spazierà tra premiazioni di autori e libri, commoventi racconti di storie di vita vera, selezione di cortometraggi e lungometraggi, con un unico obiettivo: rendere protagonista a Roma la cultura sociale, come probabilmente mai avvenuto prima. E farlo in uno dei luoghi simbolici dell’Urbe: la Sala della Protomoteca.

L’happening vedrà protagoniste storie vibranti e una rassegna di contenuti culturali e sociali di resilienza e rinascita, con il coordinamento ed interviste pubbliche agli ospiti da parte della giornalista della stampa estera Lisa Bernardini.

Testimonial per l’occasione sarà Salvatore (Totò) Cascio, l’indimenticabile protagonista di un film Premio Oscar passato alla storia del Cinema internazionale: “Nuovo Cinema Paradiso”, diretto da Giuseppe Tornatore.

«La manifestazione “Roma premia la cultura sociale” è particolarmente importante e speciale» afferma l’onorevole Santori. «È l’occasione per raccontare ancora una volta la cultura, ma in una delle sue accezioni a mio avviso più importanti: quella della solidarietà, della partecipazione e del sostegno a chi è più debole. Parliamo di cultura che promuove la cura e l’inserimento a tutto campo dei cittadini diversamente abili. Dal lavoro alla vita sociale, dalla scuola allo sport, al tempo libero e ai viaggi».

L’AUTRICE

Rossella Montemurro, giornalista professionista materana. Laureata in Scienze dell’educazione, ha lavorato per “Il Quotidiano della Basilicata” – occupandosi dei settori “Cronaca” e “Cultura” -, “Il Mattino di Foggia”, “Il Mattino di Puglia e Basilicata”, il “Roma” e con la testata giornalistica online www.ilmiotg.it. Ha collaborato con l’emittente televisiva “Antenna Sud”. Attualmente dirige la testata giornalistica online www.tuttoh24.info. Collabora con l’agenzia di comunicazione Diotima.

Ha pubblicato per Ediesse Edizioni nel 2004 I giorni di Scanzano (segnalazione della Giuria del Premio letterario Basilicata, 2005); per BMG Editrice nel 2010 Carabinieri a Matera. Tradizione e modernità al servizio dei cittadini, pubblicazione autorizzata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri; per Altrimedia Edizioni nel 2019 Calci e pugni sul tetto del mondo. Biagio Tralli, identikit di un campione.

Il mio tuffo nei sogni cover 

 

Il 25 agosto Pasquale Montesano presenta a Valsinni “La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessa”

Il 25 agosto Pasquale Montesano presenta a Valsinni “La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessa”

Giovedì 25 Agosto a Valsinni, ore 19.30, presso il Teatro Valle delle Donne, sarà presentato “La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessa” di Pasquale Montesano.

La serata, condotta da Piera Chierico e Rosa Carmen Zaccone, vedrà la presenza dell’autore e dopo i saluti del sindaco di Valsinni, Gaetano Celano, del presidente della pro loco, Gennaro Olivieri, dell’editore, Vito Epifania, e dell’accademico e giornalista che ha firmato la prefazione del libro, Michele Mirabella, interverranno lo storico di Deputazione Storia Patria per la Calabria Antonello Savaglio, il critico letterario e scrittore Giorgio Delia e il parlamentare e saggista storico Vito De Filippo.

Nel corso della presentazione saranno letti alcuni estratti dell’opera, a cura dell’attore Erminio Truncellito.

Con questo nuovo prezioso saggio, l’autore intende fugare alcune ombre esistenti sul percorso umano e poetico di una delle voci più belle del 1500: aspetti particolari risaltano, infatti, in La vera storia di Isabella Morra rendendolo un volume unico nel suo genere, intriso di letteratura storica. La vicenda di Isabella, figlia di Luisa Brancaccio e del barone Giovan Michele di Morra, vittima di un efferato delitto, è ripercorsa in questa pubblicazione con l’aiuto di documenti inediti.

“Su questa vicenda non esiste solo la voce perfetta del critico letterario Croce, dello storico Croce, dello scrittore Croce, ma esiste una pubblicistica, come dicevo folta e interessante cui si aggiunge questo scritto La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessa di Pasquale Montesano. In questo saggio – scrive Michele Mirabella nella prefazione – che si unisce alla prima citata opera e ad altre di questo intelligente e coltissimo autore sono molti i chiaroscuri che si spiegano in meticolose e rigorose pagine di storia: il compendio di notizie, affollatissimo di nomi e date, luoghi e toponimi, viaggi e indugi storiografici benemeriti, contribuirà a chiarire non solo agli studiosi, ma, anche ai lettori appassionati di vicende storico-letterarie aspetti portati alla luce di una vicenda umana che si fa letteratura storica proprio per risarcire la historia cordis che poteva essere soffocata dalla retorica. A Benedetto Croce sarebbe piaciuto.”

Carmelo Pasquale Montesano è nato a Valsinni, vive e lavora a Matera. Già Direttore tributario dell’Agenzia delle Entrate, svolge attività di giornalista pubblicista. Studioso di storia patria e di tradizioni popolari, ha pubblicato nel 1984 una raccolta di poesie Il giorno per tutti (Rocco Fontana editore), Il Glorioso San Fabiano Patrono di Valsinni (Editrice BMG, 1998); Isabella di Morra – Storia di un paese e di una poetessa (Altrimedia Edizioni, 1999); Magia e riti nella Valle del Sinni, in Le Terre del Silenzio. Ricerche, studi e documenti per la storia del Basso Sinni (Associazione Culturale INLOCO, 2002); la raccolta di poesie dialettali La Calma e il Vento (Antezza Editori, 2003); la monografia Giuseppe Melidoro – un galantuomo illuminato (Edizione Profecta, 2014); Isabella Morra alla Corte dei Sanseverino (Altrimedia Edizioni, 2017). A cura della Deputazione di Storia Patria per la Lucania: Riflessioni a margine del caso Isabella Morra, in “Bollettino Storico della Basilicata” n. 22 (Osanna, 2006); Il Fascismo in un paese del Sud – Valsinni 1920-1945 (Antezza Editori, 2007); Rivolta legittimista e brigantaggio a Favale (EditricErmes, 2014). Nel 2020 per Altrimedia Edizioni ha pubblicato il saggio Egidio Alberti. L’ammiraglio in tuta da lavoro che citava Sant’Agostino.

Cala il sipario su "Libri in Terrazza" a Matera cinque serate sold out all'insegna di letteratura, musica e teatro

Cala il sipario su “Libri in Terrazza” a Matera cinque serate sold out all’insegna di letteratura, musica e teatro

Letteratura, musica, rappresentazioni teatrali e degustazioni: un mix riuscito per la terza edizione di “Libri in Terrazza”, il Festival culturale promosso a Matera sulla Terrazza San Francesco da Liberalia APS in collaborazione e sinergia con la casa editrice Altrimedia Edizioni, con il supporto logistico dell’agenzia di comunicazione Diótima e TuttoH24 come media partner.

È calato il sipario sabato scorso su una rassegna che è riuscita a catturare un’ampia tipologia di pubblico, grazie anche all’offerta quanto mai variegata di proposte culturali. Protagoniste assolute le ultime pubblicazioni di Altrimedia: romanzi (A calci e morsi di Maddalena Bonelli, Il segreto delle nove monache di Akkon di Domenico Bennardi, Il dispositivo interno di Giampaolo Salvatore), una raccolta di racconti (Ninna nanna ninna oh questa mamma a chi la do di Chiara Gambino), saggi (Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera curato da Filippo Radogna e La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessa di Pasquale Montesano) e thriller (Cinque anime di Francesco Leo).

Non solo libri, anche teatro e musica durante le cinque serate (sempre sold out) grazie al Gruppo teatrale Tutto esaurito (Francesco Sciannarella, Pino Rondinone, Marienza Matera, Carla Latorre Angela Loperfido e Daniela Allegretti) e al live L’esilio di rose e gigli, note e parole in concerto, che ha visto coinvolti Giusy Zaccagnini, Angelo Manicone, Magda Azzilonna e Nicola Andrulli.

“Libri in Terrazza”, infine, ha lanciato ufficialmente il Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi”: un vero e proprio percorso culturale, quindi, realizzato anche grazie a chi si impegna attivamente per lo sviluppo del territorio come Basilicata CreativaOpera Luce, il ristorante Mezzamaro l’azienda Masseria Riccardi che hanno sponsorizzato la rassegna.

Dal 21 al 25 giugno torna a Matera "Libri in Terrazza" il Festival culturale promosso dall’Associazione Liberalia in collaborazione con Altrimedia Edizioni

Dal 21 al 25 giugno torna a Matera “Libri in Terrazza” il Festival culturale promosso dall’Associazione Liberalia in collaborazione con Altrimedia Edizioni

 

Torna a Matera “Libri in Terrazza”, il Festival culturale promosso dal 21 al 25 giugno da Liberalia APS in collaborazione e sinergia con la casa editrice Altrimedia e con il supporto logistico della agenzia di comunicazione Diótima.

“Sulla Terrazza San Francesco, in piazza San Francesco, la terza edizione del festival vedrà alternarsi presentazioni di libri, concerti, rappresentazioni teatrali e degustazioni. Una rassegna culturale – ha sottolineato il presidente dell’Associaizone Liberalia, Vito Epifania – più articolata che abbiamo pensato in abbinata con il Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi” che ci porterà fino al 23 febbraio. Abbiamo progettato un vero e proprio percorso culturale e lo stiamo realizando anche grazie a chi si impegna attivamente per lo sviluppo del territorio come Basilicata Creativa, Opera Luce, il ristorante Mezzamaro e l’azienda Masseria Riccardi.”

Al via martedì 21 giugno con il lancio del Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi” e la presentazione del libro, A calci e morsi di Maddalena Bonelli, ambientato tra gli anni ’30 e ’40 a Grassano, è un romanzo corale sull’umanità di gente umile che si misura con gli alti e bassi dell’esistenza e fa fronte, come può, a tragedie improvvise. Dialogherà con l’autrice la giornalista Carmela Cosentino. Alle 21 sketch teatrali a cura del Gruppo teatrale Tutto esaurito. In scaletta “È perché mi hai lasciato”, corto teatrale di Francesco Sciannarella, in scena Pino Rondinone e Marienza Matera; “Niege Boren” monologo teatrale di Francesco Sciannarella, in scena Carla Latorre; “Vietato aprire” corto teatrale di Francesco Sciannarella, in scena Angela Loperfido e Daniela Allegretti.

Il segreto delle nove monache di Akkon di Domenico Bennardi, sindaco di Matera, sarà invece presentato il 22 giugno alle 20.00. Una trama avvincente in cui un ragazzo materano si trova invischiato in un’incredibile storia, sulle tracce dell’ultima reliquia templare. L’autore sarà intervistato dalla giornalista Rossella Montemurro. Alle 21 la giornalista Carmela Cosentino intervisterà Filippo Radogna, curatore del saggio Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera. Il testo, raggruppando documentazione d’archivio, ricerche e racconti, progetti, cronaca, aneddoti, esperienze biografiche, ognuna con il suo valore, riannoda i fili del percorso di una Scuola che, arrivando al presente, ha fornito un concreto contributo al progresso civile, sociale ed economico del Materano.

Il 23 giugno alle 20.45 è la volta del saggio La vera storia di Isabella Morradi Pasquale Montesano, che sarà intervistato dal giornalista Filippo Radogna. La vicenda di Isabella, figlia di Luisa Brancaccio e del barone Giovan Michele di Morra, vittima di un efferato delitto, è ripercorsa in questo libro con l’aiuto di documenti inediti. Alle 21.45 “Pillole in musica”, dialogo tra Angelo Cicchetti, cantautore, e Rossella Montemurro. A seguire, esibizione a cura di Angelo Cicchetti (voce e chitarra) e Mauro Venezia (percussioni).

Si riprende il 24 giugno alle 20.00 con “La molteplicità dell’identità”. Si parlerà del volume Il dispositivo interno di Giampaolo Salvatore e Ninna nanna ninna oh questa mamma a chi la do di Chiara Gambino. Il dispositivo interno è un romanzo ritmato, ricco di tematiche di estrema attualità e, tra le righe, spunti e consigli da cogliere al volo: innegabile l’impronta dell’autore, psichiatra e psicoterapeuta. Ninna nanna ninna oh questa mamma a chi la do è invece una raccolta di racconti, tutti sul filo dell’ironia, che ha come protagonista una donna multitasking: professionista affermata e mamma acrobata, per lei come per tante altre nella sua situazione assemblare i tanti “pezzi” della quotidianità spesso è un’impresa, quasi un grande puzzle in cui deve andare tutto, ogni giorno, al posto giusto. Modera la giornalista Rossella Montemurro.

Alle 21 live “L’esilio di rose e gigli”, note e parole in concerto con Giusy Zaccagnini (voce narrante), Angelo Manicone (sax), Magda Azzilonna (chitarra), Nicola Andrulli (basso elettrico) e Tonio D’Arminio (batteria).

Cala il sipario su “Libri in Terrazza” il 25 giugno alle 20. La direttrice editoriale di Altrimedia Edizioni Gabriella Lanzillotta intervisterà Francesco Leo, autore di Cinque anime, un thriller dal ritmo serrato e dallo stile impeccabile in cui passato e presente si intrecciano in modo indissolubile tra magia nera e segreti scioccanti, Leo conduce il lettore in una spirale di situazioni al limite verso un finale inimmaginabile. A seguire “Il sapore della cultura”, degustazione a cura di Masseria Riccardi “Dove il latte è di casa”.

Locandina 12

Presentato il saggio sull'ITAS curato dal giornalista Filippo Radogna: Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera

Presentato il saggio sull’ITAS curato dal giornalista Filippo Radogna: Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera

Un Istituto protagonista di un saggio, raccontato dai ricordi di quanti lo hanno frequentato, sia da docenti sia da studenti, o comunque, negli anni, hanno avuto modo di conoscerlo: è l’ITAS di Matera, al quale il giornalista Filippo Radogna  ha dedicato Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera (Altrimedia Edizioni, prefazione di Giampaolo D’Andrea), un saggio presentato in mattinata nella città dei Sassi all’interno dell’Istituto.

Radogna, lui stesso ex studente dell’ITAS, tramite documentazione d’archivio, ricerche e racconti, pro­getti, cronaca, aneddoti, esperienze biografiche, ognuna con il suo valore, ha riannodato i fili del percorso di una Scuola che, arrivando al presente, ha fornito un concreto contributo al progresso civile, sociale ed economico del Materano.

Insieme al curatore del volume sono intervenuti la dirigente scolastica Carmela Gallipoli, il consigliere del ministro della Cultura Giampaolo D’Andrea, il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, il presidente del Collegio provinciale dei Perito Agrari di Matera Giuseppe Silvaggi e la direttrice editoriale di Altrimedia Gabriella Lanzillotta.

Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera  oltre alle testimonianze di capi d’Istituto, docenti e personalità contempla anche gli interventi del presidente Marrese e della dirigente Gallipoli è diviso in quattro parti: la prima ripercorre la storia dell’Istituto e ha un approfondimento su Gaetano Briganti; la seconda raggruppa le testimonianze degli ex dirigenti scolastici, ex alunni e delle personalità che in qualche modo hanno avuto a che fare con l’ITAS, la terza è una galleria di immagini e rassegna stampa, la quarta comprende in progetti scolastici realizzati nell’anno scolastico 2021/2022. Il volume ha inoltre una scheda approfondita su docenti e personale in servizio quest’anno.

Se gli artisti sono degli inconsapevoli neurobiologi: presentato a Matera "Neuroestetica e arti visive. Riflessione sugli scritti di Kandinsky" di Barbara Missana

Se gli artisti sono degli inconsapevoli neurobiologi: presentato a Matera “Neuroestetica e arti visive. Riflessione sugli scritti di Kandinsky” di Barbara Missana

Neuroestetica e arti visive. Riflessione sugli scritti di Kandinsky invita a guardare l’arte come un fatto scientifico e non meramente psicologico/ filosofico e mostra che nell’opera d’arte è racchiuso non solo il nostro modo di sentire ma la nostra lettura “cerebrale” della realtà, e quindi l’arte può aiutarci a capire di più su come siamo fatti. E questo solo grazie alle intuizioni di artisti come Kandinsky.” Sono le parole di Barbara Missana, docente di Neurodesign presso il master in Neuromarketing e behavioral design del CUI di Milano, autrice di Neuroestetica e arti visive. Riflessione sugli scritti di Kandinsky (Altrimedia Edizioni), il volume presentato ieri a Casa Cava a Matera.

Un libro per approfondire la neuroestetica che va di pari passo con una nuova collana editoriale promossa da Altrimedia Edizioni, Visual Studies, il cui comitato scientifico (composto dai professori Lorella Bosco, Carlo Fusca, Saverio Simi de Burgis e dalla dottoressa Barbara Missana) è coordinato dalla professoressa Maristella Trombetta.

Partendo dallo studio di alcune tra le più importanti e recenti esplorazioni nell’ambito della scienza della visione e della mente, il volume della Missana (docente di Neurodesign presso il master in Neuromarketing e behavioral design del CUI di Milano) ripercorre la teoria dei pittori astrattisti e in particolare quella di Wassily Kandinsky, secondo la nuova prospettiva della Neuroestetica, e ci dimostra quanto questo pittore abbia in comune con un moderno neuroscienziato nell’averci svelato attraverso i suoi dipinti e i suoi scritti la vera essenza della realtà.

“Questo libro – ha spiegato l’autrice – è il risultato di un lavoro di ricerca svolto nel tentativo di connettere i recenti risultati sul cervello creativo con la teoria artistica di Kandinsky, in particolare quella sviluppata durante gli anni di insegnamento al Bauhaus.

Tutto è nato nel momento in cui nel 2013 a seguito della laurea in storia dell’arte mi sono avvicinata alla Neuroestetica (o neurologia dell’estetica), una nuova disciplina fondata dal neurobiologo greco Semir Zeki nel 1999, che affianca un approccio neuro-scientifico alla consueta analisi estetica della produzione e fruizione dell’opera d’arte”.

L’esperienza estetica, da sempre oggetto di studio della psicologia cognitiva, è diventata in questi ultimi anni terreno fertile per le indagini sul cervello: le arti visive, in particolare, hanno offerto ai neuroscienziati nuovi spunti per le loro ricerche; viceversa le moderne tecnologie di brain imaging hanno validato alcuni degli assunti delle vecchie teorie estetiche.

“Secondo la neuroestetica – aggiunge Missana – arte e cervello hanno la stessa funzione: astrarre le caratteristiche costanti, durevoli, essenziali e stabili di oggetti, superfici, volti e situazioni e così via, permettendoci in tal modo di acquisire conoscenza.

Il mio libro parte da questa riflessione: gli artisti sono degli inconsapevoli neurobiologi nel momento in cui con le loro creazioni sono giunti prima ancora dei neuroscienziati ad alcune verità sul cervello creativo e offrono anche a distanza di secoli agli scienziati sempre nuovi spunti sullo studio del cervello”.

Nella prima parte del testo sono analizzate le premesse che hanno portato alla nascita della disciplina della Neuroestetica, il primo tentativo di collegare l’arte al cervello che promuove una teoria estetica basata non più sulla filosofia ma sulla biologia.

L’autrice prosegue quindi con l’analisi degli studi e delle ricerche sulla corteccia visiva, mettendo in evidenza due scoperte fondamentali: quella della specializzazione funzionale (ossia della esistenza nella corteccia visiva di aree specializzate ciascuna nel riconoscimento di uno specifico elemento della scena visiva: un area per la forma, una per il colore, una per il riconoscimento dei volti, una del movimento e così via) e quella dei neuroni specchio, una tipologia di neuroni presenti nella nostra corteccia motoria che si attivano quando osserviamo una scena permettendoci di immedesimarci carnalmente in essa entrando in empatia motoria.

Partendo dalle interessanti osservazioni di Semir Zeki e proseguendo con la lettura critica di tutti gli scritti di Kandinsky, introduce un parallelo tra l’operazione creativa espressa dal pittore sia a livello teorico sia pratico: “Come Zeki ha analizzato a livello neurobiologico i colori, le linee, il movimento e le forme geometriche nella loro essenza astratta per ricercare la loro impressione all’interno della corteccia visiva, – sottolinea – così Kandinsky aveva analizzato gli stessi elementi per ricercare il loro “suono interiore”.

Nella seconda parte del libro ho espresso delle considerazioni in ottica neurobiologica sui due principali scritti di Kandinsky:  il primo, Lo spirituale nell’arte pubblicato nel 1910 è un’INDAGINE TEORICA SUL NESSO TRA ARTE E LEGAME SPIRITUALE in cui l’artista si focalizza sul suono interiore dei colori; il secondo Punto, Line a e Superficie è invece un’INDAGINE ANALITICA che Kandinsky pubblica nel 1923, un anno dopo che aveva iniziato le sue lezioni al Bauhaus di Weimar e raccoglie appunto le tracce delle sue ricerche sulle forme tra arte e cervello”.

 

“Neuroestetica e arti visive” per la nuova collana di Altrimedia “Visual studies”. Giovedì 28 la presentazione a Matera

“Neuroestetica e arti visive” per la nuova collana di Altrimedia “Visual studies”. Giovedì 28 la presentazione a Matera

Sarà presentato giovedì 28 aprile alle 19 a Casa Cava, nel Sasso Barisano a Matera, Neuroestetica e arti visive. Riflessione sugli scritti di Kandinsky di Barbara Missana,il primo volume di Visual Studies, la nuova collana di Altrimedia Edizioni che si propone di scandagliare, sulla base di intuizioni teoriche riscontrabili nella produzione filosofica, pedagogica e letteraria occidentale, i processi che innescano e regolano l’attività immaginativa per comprendere sia le motivazioni che spiegano il perché del piacere dell’immaginare sia come questi processi possano essere funzionali a nuove forme di fruizione o apprendimento.

Interverranno i componenti del Comitato scientifico: Lorella Bosco (Università degli Studi di Bari), Carlo Fusca e Saverio Simi de Burgis (Accademia di Belle Arti Venezia) e Barbara Missana (Storico dell’arte), e per Altrimedia Edizioni Gabriella Lanzillotta e Vito Epifania. La serata sarà moderata da Maristella Trombetta (Università degli Studi di Bari, coordinatrice del Comitato scientifico della collana Visual Studies).

Partendo dallo studio di alcune tra le più importanti e recenti esplorazioni nell’ambito della scienza della visione e della mente, il volume della Missana (docente di Neurodesign presso il master in Neuromarketing e behavioral design del CUI di Milano) ripercorre la teoria dei pittori astrattisti e in particolare quella di Wassily Kandinsky, secondo la nuova prospettiva della Neuroestetica, e ci dimostra quanto questo pittore abbia in comune con un moderno neuroscienziato nell’averci svelato attraverso i suoi dipinti e i suoi scritti la vera essenza della realtà.

L’esperienza estetica, da sempre oggetto di studio della psicologia cognitiva, è diventata in questi ultimi anni terreno fertile per le indagini sul cervello: le arti visive, in particolare, hanno offerto ai neuroscienziati nuovi spunti per le loro ricerche; viceversa le moderne tecnologie di brain imaging hanno validato alcuni degli assunti delle vecchie teorie estetiche.

Coordinato dalla professoressa Maristella Trombetta, il comitato scientifico di Visual Studies è composto dai professori Lorella Bosco, Carlo Fusca, Saverio Simi de Burgis e dalla dottoressa Barbara Missana.

Barbara Missana, Storico dell’Arte, specializzata in Grafica e Web Design, nel 2019 ha fondato Ad Astra Design, azienda di marketing digitale e ha poi conseguito un Master in Neuromarketing presso il Centro Universitario Internazionale di Milano. Attualmente si occupa di consulenza digitale e cura l’immagine e la comunicazione di aziende e liberi professionisti con particolare attenzione alla psicologia del consumatore.

Di seguito i curricula dei componenti del comitato scientifico di Visual Studies:

Maristella Trombetta Laureatasi con il massimo dei voti discutendo una tesi in Estetica, ha continuato il suo percorso di ricerca collaborando con l’università di Bari come assegnista con pubblicazioni e lezioni, conseguendo il perfezionamento presso la stessa università in Etica Sociale. Ha partecipato alla pubblicazione curata da Franco Fanizza Riflessioni e sentimenti sullo stato delle arti francesi, e alla pubblicazione del catalogo dell’artista Mimmo Centonze curata da Vittorio Sgarbi dal titolo Lo spazio e il nulla, la traduzione e curatela del testo La critica dei Salons in Francia prima di Diderot di Hélène Zmijewska, la curatela dell’Ottica dei colori di Castel e un saggio sull’estetica letteraria di Baltasar Gracian dal titolo Come la parola divenne senso, riflessione critica sulle teorie graciane riguardanti il potere performativo del linguaggio.

Dal 2004 Professore Aggregato di discipline afferenti all’ambito dell’Estetica (Trattatistica d’arte, Storia della critica d’arte, Storia dell’Estetica ed Estetica), ha approfondito e perfezionato le sue competenze didattiche partecipando a convegni e seminari in Italia e all’estero. Ha contribuito attivamente alla promozione delle attività culturali afferenti all’ambito dell’Estetica sia come membro della Società Italiana di Estetica che come responsabile tecnico per la Provincia di Matera del Gai associazione di enti pubblici finalizzata alla promozione dei giovani artisti. Attualmente la sua ricerca verte sullo studio delle basi neuronali della creatività e dell’esperienza estetica.

Lorella Bosco insegna Letteratura tedesca all’Università degli studi di Bari ed è borsista della fondazione Alexander von Humbolt. Tra i suoi volumi, Das furchtbar-schöne Gorgonenhaupt des Klassischen. Deutsche Antikebilder (1755-1875) (Königshausen und Neumann, Würzburg 2004). Ha curato l’edizione del volume Il mio cammino tedesco e di ebreo e altri saggi di Jacob Wassermann (Giuntina, Firenze 2006) e per i tipi della Bruno Mondadori nel 2012 Tra Babilonia e Gerusalemme. Scrittori ebreo-tedeschi e il “Terzo spazio”

Carlo Fusca nasce a Bari nel 1952, dopo gli studi artistici completa la sua formazione nella bottega di Luca Di Noia restauratore dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma, operando sulle tele dei grandi maestri: dal Veronese a Corrado Giaquinto, da Luca Giordano a Francesco Solimena, e nel restauro degli affreschi Bizantini e delle decorazioni barocche. Tiene la sua prima mostra nel 1969, con Enrico Crispolti, “Un’immagine dannata” Roma 1985; con L. P. Finizio “Rizoma, radici nel contemporaneo” Napoli 1987. Partecipa a numerose mostre in ambito nazionale e internazionale. È fra i protagonisti della “Nuova Maniera Italiana” nel 1990 Roma “Difesa ad Arte” Museo del Vittoriano a cura di G. Gatt. Partecipa alla “Nuova Europa” nel Centenario della Biennale, Venezia 1995, a cura di C. Strano. Progetta e coordina ARTE&MAGGIO Bari 1998/99. Partecipa alla 54 Biennale di Venezia (Bari 2011) a cura di V. Sgarbi. Ha rappresentato l’Italia a Dusseldorf nel 2015  per UNICEF-KUNST-HERZ. Dal 2018 insegna Cromatologia e Tecniche della pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Barbara Missana, nasce a Taranto il 5 marzo 1988, è uno storico dell’arte e imprenditrice digitale. Laureatasi con lode in Storia dell’Arte con una tesi in Neuroestetica presso l’Università degli studi di Bari, ha approfondito in seguito gli studi sul cervello creativo. Ha collaborato con il dipartimento di Estetica dell’U

niversità degli studi di Bari nell’ambito del progetto “Papilio” rivista filosofica in qualità di redattrice e autrice. Ha pubblicato il testo Verso una nuova Critica d’Arte, articoli sulla Neuroestetica presso Scienze e ricerche e State of Mind il giornale delle scienze psicologiche. Ha partecipato a eventi e convegni ECM sui temi dell’Arte, Bellezza e Cervello in qualità di relatrice. Nel 2014 ha esposto la sua collezione di dipinti “Il segreto del corpo” prima a Matera, poi a Londra e a Venezia nella manifestazione Spoleto Arte incontra Venezia a cura di Vittorio Sgarbi.

Specializzata in Grafica e Design, nel 2019 ha fondato Ad Astra Design, azienda di marketing digitale e ha conseguito un Master in Neuromarketing presso il Centro Universitario Internazionale di Milano. Attualmente è docente di Neurodesign presso il master in Neuromarketing e behavioral design del CUI di Milano e si occupa di curare l’immagine digitale e la comunicazione di aziende e liberi professionisti con particolare attenzione alla psicologia del consumatore.

Saverio Simi de Burgis è critico e storico dell’arte, insegna dal 1985 all’Accademia di Belle Arti di Venezia. È professore di Storia dell’Arte Contemporanea e di Storia e Metodologia della Critica d’Arte nella stessa Istituzione. È stato docente a contratto dell’Università degli studi di Ca’ Foscari, dal 2005 al 2010. Ha al suo attivo vari contributi sia di ambito monografico sia di carattere saggistico. Come critico e curatore ha organizzato diverse mostre di arte contemporanea contribuendo alla realizzazione di eventi artistici in Italia e all’estero, in particolar modo in Polonia, Svezia, Spagna, Grecia, Regno Unito, Cina, Cuba, Stati Uniti, Belgio, Austria, Tasmania, Norvegia e Albania. È iscritto all’ordine dei giornalisti di Venezia, in qualità di pubblicista, e all’A.I.C.A. di Roma-Parigi. Dal 2002 fino al 2006 ha fatto parte quale consigliere del CdA dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Da giugno 2007 fino al 2011 è stato nominato componente del CdA della Fondazione Bevilacqua-La Masa.

Giovedì 17 marzo a Matera da Burro Salato Bistrot presentazione della nuova raccolta di poesie di Emilio Gerardo Giugliano "Dovrei essere altrove"

Giovedì 17 marzo a Matera da Burro Salato Bistrot presentazione della nuova raccolta di poesie di Emilio Gerardo Giugliano “Dovrei essere altrove”

Sarà presentato giovedì 17 marzo alle 18 da Burro Salato Bistrot, in via Rocco Scotellaro 7 a Matera, Dovrei essere altrove (Altrimedia Edizioni), la nuova raccolta di poesie di Emilio Gerardo Giugliano. Nel corso della serata, promossa da Altrimedia Edizioni in collaborazione con Burro Salato Bistrot, interverranno Isabella D’Alessandro di Burro Salato, la direttrice editoriale di Altrimedia Edizioni Gabriella Lanzillotta e la poetessa Maria Antonella D’Agostino. La giornalista Rossella Montemurro dialogherà con l’Autore.

Introspezione, nostalgia, malinconia: i versi del poeta sono le sfumature di un attimo. Emilio Giugliano coglie spunti poetici nella vita di tutti i giorni e, in Dovrei essere altrove, si mette a nudo in prima persona, descrivendo le proprie emozioni. Lo fa con uno sguardo maturo, carico di significati, coraggioso nella sua ambizione di andare oltre le apparenze, penetrando nelle ansie e nelle contraddizioni di una società non più abituata a guardarsi dentro.

Questa la poesia da cui prende il titolo il volume: “Dovrei essere altrove oggi / ma sono qui ancora / a pensarti, aspettarti, / a scommettere con me stesso come arriverai: / di notte, di giorno, / con il suono delle campane / al vespro, / con le nubi che coprono / l’occidente / o con la neve che tutto ricopre / del suo candore. / Dovrei essere altrove / e invece sono qui. / Attendo.”

Emilio Gerardo Giugliano è nato a Venosa (Pz) il 12 maggio 1966. Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bari. Vive e lavora a Potenza occupandosi di formazione professionale e di finanza agevolata. Opera da oltre 20 anni nel volontariato internazionale e ha maturato esperienze di cooperazione in Africa e in America Latina. Ha contribuito all’organizzazione di premi letterari e cinematografici. Coltiva la passione per la poesia e la letteratura. Ha già pubblicato le raccolte Trasparenze, Fili di canapa, Succede di Notte. Per Altrimedia ha pubblicato, nel 2017, la raccolta Questione di prospettive e nel 2020 Il vento è solo un capriccio.

 

 

 

Debutta al Liber Festival "Da 0 al successo. La guida definitiva per avviare il tuo nuovo business"

Debutta al Liber Festival “Da 0 al successo. La guida definitiva per avviare il tuo nuovo business”

È stato presentato nei giorni scorsi ad Altamura nell’ambito del Liber Festival, nell’ex Monastero Santa Croce, Da 0 al successo. La guida definitiva per avviare il tuo nuovo business (Altrimedia Edizioni) di Antonio Lorusso, Luigi Lanzillotta e Simone Domenico Casadei Bernardi, un volume che con estrema chiarezza si propone di aiutare passo dopo passo aspiranti startupper.

Come spiega nella prefazione la professoressa Mara Del Baldo, docente di Economia aziendale , “nel panorama dei lavori che hanno per oggetto il tema della nuova impresa, gli Autori hanno saputo distinguere si adottando un approccio pragmatico, che affonda le radici in una profonda conoscenza e competenza e dà il segno di una vera passione per l’imprenditorialità, che rende possibile dare suggerimenti mirati, risposte coerenti e “friendly”, utilizzando in modo efficace un linguaggio ed una chiave di lettura appropriati per “camminare con” e “parlare a” chi sta coltivando e intende dare corpo alla sfida imprenditoriale”.

“Diventare imprenditore non è affatto un percorso semplice e immediato come erroneamente si tende a credere, poiché bisogna essere disposti a compiere molteplici sacrifici, a “incassare pugni”, a fronteggiare rischi, a mettere da parte gran parte del proprio tempo libero e a rinunciare, soprattutto per i primi anni, all’idea di una sicurezza economica. – spiegano gli Autori – Creare una nuova impresa è una decisione totalizzante, poiché la nuova impresa catalizzerà su di sé tutte le energie, le risorse personali ed economiche, le esperienze, le competenze e le conoscenze che l’aspirante imprenditore ha coltivato fino al momento. Sopportare tutto ciò è difficilissimo soprattutto se si è alla prima esperienza, ed è per questo che lo startupper non deve smettere mai di credere in sé stesso e nella propria idea, di avere grandi aspettative e di incrementare la propria motivazione e illusione.”

Presentato nel Centro Carlo Levi di Matera "Il sacrificio dei nomi" di Pietro Varuolo

Presentato nel Centro Carlo Levi di Matera “Il sacrificio dei nomi” di Pietro Varuolo

A guidarlo è stato l’amore per la Storia e grazie alla sua passione è riuscito a raccogliere i nomi dei lucani che, nella Prima Guerra Mondiale, immolarono la loro giovane esistenza per la grandezza della Patria: Pietro Varuolo con Il sacrificio dei nomi.  7350 caduti: il contributo lucano alla Prima guerra mondiale  (Altrimedia Edizioni)  tratteggia un vero e proprio viaggio nella memoria. Per la stesura del volume, presentato a Matera nel Centro Carlo Levi, Varuolo ha visitato i 131 comuni lucani controllando i monumenti dedicati ai 7350 caduti. Il libro si basa infatti sul certosino confronto tra i dati contenuti nell’ Albo d’oro dei caduti della Guerra (l’albo d’onore in cui compaiono tutti i nominativi dei militari italiani caduti durante il conflitto o per cause direttamente riconducibili a esso, consta di 28 volumi e il terzo è quello dedicato alla Basilicata) e quelli in possesso dell’autore: un confronto che ha permesso di constatare come fossero diversi i nomi mancanti sui Monumenti ai caduti.

Il sacrificio dei nomi è dunque un volume prezioso, una ri­cognizione precisa e puntuale che rende evidente quanto spesso anche i nostri piccoli centri e meravigliosi borghi custodiscano pezzi originali di Storia ma noi, per leggerezza superficiale o col­pevole ignoranza, non rendiamo loro la dovuta giustizia, Pietro Varuolo, invece, lo ha fatto.  – sottolinea l’editore Vito Epifania – Con impegno e passione ha curato la ricerca, archiviato docu­menti di straordinario valore che ha cucito insieme per riordina­re quella Memoria che abbiamo il dovere di rendere disponibile per le generazioni future. Perché non si dimentichi”.

Secondo l’autore, “le Amministrazioni Comunali lucane dovrebbero rimediare al grave errore fatto dai loro predecessori trascrivendo i nomi non inseri­ti sul monumento su una targa, come ha fatto il Comune di Po­marico.  Io mi impegno a fornire tutte le notizie che riguardano coloro che sono morti per difendere la nostra patria”.

Pietro Varuolo è nato a Pomarico (Matera) nel 1939. Insegnante di Storia presso la Scuola elementare pomaricana “Francesco Caggiani”, ha all’attivo dieci pubblicazioni. Insegnante, politico, scrittore e collaboratore giornalistico, dedica il suo tempo alla Storia.

Insieme a Varuolo sono intervenuti il presidente del Centro Carlo Levi Lorenzo Rota e l’editore Vito Epifania.