Altrimedia Edizioni pubblica una nuova edizione, arricchita e aggiornata, del catalogo della mostra โMatera e i suoi dintorni psicologici. 50 artisti incisori contemporaneiโ, che sarร inaugurata sabato 28 ottobre alle ore 17.00 nella sala โLaura Battistaโ della Biblioteca provinciale di Matera โT. Stiglianiโ. Nata venti anni fa come mostra itinerante promossa dal professore Franco Di Pede dello Studio Arti visive di Matera, in collaborazione con la DโArs Agency di Milano e curata da Paolo Bellini, oggi queste opere, allestite da Giuseppe Filardi, hanno trovato una sede permanente nella Biblioteca provinciale di Matera โT. Stiglianiโ al secondo piano del Palazzo dellโAnnunziata. โA volte il tempo col suo scorrere รจ in grado di anticipare il futuro e accorciare le distanze; รจ un poโ quello che รจ accaduto con questa pubblicazione โ ha sottolineato lโeditore Vito Epifania – che, a distanza di piรน di venti anni dalla sua prima edizione, per iniziativa del prof. Franco Di Pede e dell’artista Giuseppe Filardi, ripropone al pubblico una straordinaria esperienza artistica e ne sottolinea la capacitร di visione di allora e lโestrema attualitร per lโoggi. Abbiamo per questo scelto, nel momento in cui si dร una collocazione definitiva alla raccolta di incisioni oggetto di questo catalogo, nella sede della Biblioteca provinciale di Matera, esempio di presidio culturale da tutelare e valorizzare, di proporre una riedizione che mantiene la testimonianza โstoricaโ del primo impianto, con la Presentazione e lโIntroduzione originali. Sono anche ventโanni o poco piรน quelli trascorsi dalla prima pubblicazione per i tipi di Altrimedia e, a vedere come questo 2019 che stiamo preparando sia realmente frutto di una โstoriaโ che continua, non possiamo che esprimere prima soddisfazione, poi auspicio che tutto ciรฒ sia spunto ad altri artisti a cimentarsi una volta di piรน intorno alla ricchissima ereditร artistica e culturale di Matera.โ
Lโutopia e il mistero nellโantologia โLโenigma di Pitagora e altre storieโ di Filippo Radogna
Lโantologia, con prefazione di Donato Altomare e postfazione di Giovanni De Matteo,sarร presentata a Matera giovedรฌ 28 settembre alle ore 10.00 nellโambito del Womenโs fiction festival allโITAS Briganti. La scuola realizzerร un cortometraggio.
Unโantologia che contiene diciassette racconti visionari. Ciรฒ che narra Filippo Radogna ne โLโEnigma di Pitagora e altre storieโย (ed. Altrimedia Matera, pagg. 192 โ Euro 15) sono mondi utopici sospesi tra passato e futuro, ipertecnologia e mistero. Lโambientazione รจ tutta lucana e si svolge negli scenari della millenaria Cittร dei Sassi, lโaltopiano delle Murge e le rive dello Jonio, mare che evoca lโantica mitologia. Una nuova chiave di lettura del territorio apprezzata dalla comunitร del fandom fantascientifico. Anche questo ha portato lo scorso anno lโautore materano a vincere il Premio Italia, nella categoria su pubblicazione amatoriale, con il racconto fanta-noir โLโenigma di Pitagoraโ, che ha dato il titolo alla raccolta.
Lโantologia sarร presentata a Matera nellโambito della manifestazione letteraria internazionale Womenโs fiction festival giovedรฌ 28 settembre allโIstituto tecnico agrario โG. Brigantiโ. Oltre allโautore, moderati dalla giornalista Sissi Ruggi, interverranno il dirigente scolastico Gianluigi Maraglino, lo scrittore Donato Altomare presidente della World Science Fiction Italia, Francesco Cellini direttore scientifico della Metapontum Agrobios e Gabriella Lanzillotta responsabile delle relazioni esterne di Altrimedia.
โMi fa piacere presentare lโantologia al Womenโs fiction festival nellโambito degli incontri con le scuole – sostiene Radogna. Con lโorganizzatrice del festival, Maria Teresa Cascino e lโeditore di Altrimedia, Vito Epifania abbiamo scelto lโItas in quanto nellโantologia sono presenti racconti, come โIl Grano di Dioโ, che riguardano ambiente, futuro e biotecnologieโ. E proprio su questo racconto il responsabile dellโItas Adriano Santulli e le docenti di lettere Anna Fantini e Marianna Loponte stanno predisponendo un programma didattico interdisciplinare per realizzare un cortometraggio con gli studenti.
โร nostro interesse – aggiunge Vito Epifania – dopo le positive esperienze con i noir ambientati a Matera, provare anche con la fantascienza lucana. Ci siamo giร inseriti in questo genere letterario con lโantologia โRosa Sangueโ. Con Radogna, che propone una letteratura di idee al contempo avvincenti e divertenti, proseguiamo fiduciosi sulla strada del genere fantastico.โ Lโantologia prossimamente sarร presentata a Taranto e Potenza.
Emilio Gerardo Giugliano รจ un “attivatore culturale”. Una persona che realizza il proprio progetto di vita attraverso il proprio impegno di persona, volontario, di padre, di marito e di poeta. Un eclettico diremmo. Da sempre consapevole della necessitร di muoversi con discrezione ma determinatezza nel mondo, perchรฉ se piรน fortunati responsabili di un impegno verso chi lo รจ meno, Emilio registra le sue esperienze che rielabora per mantenerne tracce. E cosรฌ รจ nata una nuova raccolta di poesie “Questione di prospettive”, che prende proprio il titolo da una delle poesie contenute in questo libretto mai scontato che sarร presentato domani sabato 23 settembre alle ore 19.00 presso la libreria Kiria di Potenza.
Un passo verso nuove domande, spunti per ritrovarsi e guardare oltre.
Ogni presentazione si porta dietro il suo personalissimo bagaglio di sorprese e quella di SantโArcangelo ci piace presentarvela come un bellโesempio di resilienza e partecipazione attiva. Con Daniela Lella e il suo โVoci dal silenzioโ ci siamo immersi in una realtร che vuole cambiare e, come il percorso del libro, non si arrende alle grandi difficoltร che un territorio del sud incontra per poter offrire una chance di futuro ai propri giovani. Lo sanno benissimo lโassessore, assolutamente non convenzionale, alla Cultura e al Turismo Lucia Finamore, la sua collaboratrice Nicoletta Costantino e lโintera giunta guidata da un sindaco anche lui โinconsuetoโ. Un gruppo di lavoro che ci crede e che anche attraverso la valorizzazione del contenitore biblioteca #spazioaperto, sta lanciando stimoli ed evidenze che le cose possono trasformarsi.
Una presentazione, dicevo allโinizio, che ha coinvolto tutti e che toccando con la dovuta sensibilitร , sempre sincera, il tema della violenza di genere ha richiamato il protagonismo del pubblico. Insegnanti ma anche genitori che hanno messo sul tavolo le loro difficoltร e le loro iniziative per educare allโaffettivitร e alla paritร di genere; ma anche tante giovani donne che si sentono in cammino sulla strada di quellโautonomia che le fa vivere benissimo anche senza un uomo. Un confronto anche serrato che non ha omesso di ricordare i tanti ostacoli quotidiani che si incontrano, perchรฉ la mediazione tra persone e situazioni รจ sempre cosa complicata ma non impossibile. E quella dose di coraggio che lโautrice ha messo nel suo viaggio alla ricerca di perchรฉ, รจ lo stesso che Lucia Finamore ha sottolineato esserci nelle donne che subiscono per troppo tempo e che poi decidono di dire stop. In questa dimensione di lotta gli stereotipi si รจ inserito il flash mob dellโA.S.D. Libertiโs Gym di Teresa Liberti, un gruppo di donne che ha voluto contribuire alla riflessione ballando One Billion Rising*:lโinvito globale a liberarsi ยซdalla prigionia, dallโobbligo, dalla vergogna, dal senso di colpa, dal dolore, dallโumiliazione, dalla rabbia, e dalla schiavitรนยป che ha fatto ballare miliardi di persone in giro per il pianeta. Anche noi a SantโArcangelo il 18 marzo โabbiamoโ ballato perchiedere giustizia ancora una volta.
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* Era il 2013 quando Eve Ensler, autrice del celebre I monologhi della vagina, lanciรฒ in tutto il mondo una campagna rivoluzionaria, One Billion Rising: il punto di partenza era la drammatica statistica per cui una donna su tre in tutto il pianeta sarร picchiata o violentata nel corso della propria vita. Lโobiettivo era far ballare e manifestare un miliardo di persone nel mondo, il giorno di San Valentino, per denunciare quella violenza e affermare la volontร di porvi fine. Lโenorme successo della manifestazione, con adesioni da oltre 200 nazioni, ha trasformato One Billion Rising in un appuntamento annuale.
Fare gli editori significa, in fondo, essere dei sobillatori, avere la passione per i corto circuitiโฆsi masticano sfide con la passione per i problemi piuttosto che per le soluzioni. Potrebbe sembrare eccessivo, velleitario, in realtร vuole essere semplicemente โrivoluzionarioโ, perchรฉ come abbiamo dimostrato in una giornata romana in cui siamo riusciti a fare ben 3 presentazioni, si cambia solo a patto di volere andare oltre, di volere rompere gli schemi… Come Daniela Lella che non si รจ arresa alla sua giovane etร e ha sfidato la sorte, universitaria, con una tesi sulla violenza di genere che poi รจ diventato questo libro โtostoโ che si intitola โVoci dal silenzioโ. Nel corso della presentazione alla facoltร di Scienze della comunicazione della Universitร pontificia, la prima in una mattinata che ti attaccava jazz e buon umore, รจ emersa tutta la complessitร di una questione che non รจ fatta โsemplicementeโ (passatemi lโestremizzazione apparentemente poco rispettosa delle vittime) di uomini che uccidono donneโฆPerchรฉ รจ fatta di vecchie malsane abitudini di considerare le bambole un gioco da femmine e le macchine uno da maschi; le conquiste un vanto per gli uomini e una reputazione โda poco di buonoโ per le donne; รจ fatta di una mancata educazione sentimentale che non insegna il giusto modo di rapportarsi allโaltra/o; รจ fatta di una societร che ti insegna che la competizione vale piรน del rispetto del prossimo. La psicologa intervistata da Daniela, Chiara Gambino, ha poi ricordato come le donne spesso non denunciano perchรฉ traumatizzate, quindi non in grado di reggere la deflagrazione che provocherebbe una denuncia. Non tutti sono in grado, in ogni momento della propria vita, di esercitare la resilienza. Quindi riconsideriamo lโopportunitร di lasciarsi andare ad affermazioni tautologiche tipo โMa io non capisco come non denuncinoโฆโ.Accanto a stereotipi e a gabbie mentali, si rintraccia poi unโassenza di attenzione vera, perchรฉ le parole si svuotano di senso se non le traduci in azione, e uno Stato non puรฒ essere cosรฌ distante, concretamente, dalla sua missione di cura: i centri antiviolenza vanno ampliati, sostenuti; le scuole aiutate nel dialogo pedagogico, prima che nozionistico, con i propri studentiโฆ Troppo facile approfittare della disponibilitร volontaria e volontaristica dei tanti operatori impegnati nelle reti a sostegno delle donneโฆ I costi, dicono, sono eccessivi e non โce la si faโ. Ma siamo disposti a pagare, in termini sociali, il costo altissimo che stiamo pagando ogni giorno in termine di morti, di rovesciamento dei valori, di spese extra tra tribunali/forze dellโordine/operatori? Daniela lo sottolinea nel suo libro: cambiare รจ possibile, a patto che ogni tassello di questa complicata organizzazione sociale si rigeneri. Una rigenerazione che nel confronto puรฒ trovare una regia efficace, perchรฉ se creo strumenti per dibattere trovo la via per mettere da parte ciรฒ che mi serve per costruire un modello che funzioni. Noi di Altrimedia edizioni ci stiamo provando, anche attraverso la pubblicazione dellโantologia fantastica Rosa sangueโ (di cui abbiamo parlato nel corso della seconda presentazione romana, anzi formellese) che affronta la drammaticitร del fenomeno attraverso vari registri narrativi capaci di coinvolgere e a far sentire vicini chi altrimenti sentirebbe tutto ciรฒ troppo โpesanteโ. La prossimitร รจ cosa diversa dalla vicinanza, lo sanno bene le due suore (qui mi sono scoperta io piena di pregiudizi) che ho incontrato nel corso dellโultima presentazione e che dopo avere ringraziato Daniela per il suo libro, hanno ringraziato noi di Altrimedia per il nostro coraggioโฆe io ho sentito quei pregiudizi, finalmente, sgretolarsi…
Italia e Giappone, paesi piรน vecchi del mondo, crescita bassa e debito pubblico boom, unico dato divergente , lโoccupazione
di Nicola Cacace,1/1/2017
Shinzo Abe, primo ministro giapponese da oltre un decennio รจ salito agli onori della cronaca per aver dato il suo nome ad una nuova teoria, Abenomics, consistente nella massiccia iniezione di capitali pubblici nellโeconomia, senza risultati apprezzabili sulla crescita. Anche lโItalia puรฒ lamentare decenni di risultati negativi sulla crescita pur avendo aumentato il debito pubblico. Due paesi geograficamente e culturalmente lontani, appaiono vicini per risultati socio-economici, fatta eccezione per lโoccupazione che il Giappone ha mantenuto ad alti livelli malgrado la โdecrescitaโ, a differenza delโItalia.
Quali sono i paesi col piรน basso indice di natalitร ? Giappone, 1,3 figli per donna e Italia, 1,4 contro una media mondiale di 2,0.
Quali sono i paesi piรน vecchi del mondo? Giappone, 46 anni di etร media ed Italia 45, contro una etร media mondiale di 30 anni.
Quali sono i grandi paesi dallโeconomia piรน stagnante da decenni? Italia la cui crescita media รจ stata zero% dal 2000 al 2015 e Giappone, la cui crescita media รจ stata dello 0,8% nello stesso periodo. Contro una crescita mondiale media del 3,5%.
Quali sono i grandi paesi col piรน alto debito pubblico al mondo? Giappone col 240% del Pil ed Italia col 130%.
Quali sono i paesi col piรน basso livello di IDE, investimenti diretti esteri? Nellโultimo decennio sia in Italia che in Giappone gli IDE in entrata ,sono stati inferiori allโ1% dei rispettivi Pil.
Quali sono i grandi paesi industriali col piรน basso numero di stranieri immigrati? Giappone col 2% ed Italia con 8,3%, contro valori medi molto piรน alte di altri grandi paesi, S.U, Canada, Germania, G.Bretagna, Francia, Spagna, tutti superiori al 13%.
Giappone ed Italia differiscono solo per il dato occupazionale. Mentre il Giappone ha il piรน basso tasso di disoccupazione dei paesi OCSE,4%, lโItalia ha il piรน alto dopo la Spagna, 12%, mentre il Giappone ha un tasso di occupazione (rapporto tra occupati e popolazione 15-64 anni) tra i piรน alti 72%, lโItalia ha il piรน basso, 56%. Cioรจ allโItalia mancano 6 milioni di occupati per avere un tasso di occupazione simile a quello giapponese. Come รจ stato possibile questo miracolo occupazionale? In Giappone lโobiettivo piena occupazione รจ una prioritร del governo e delle imprese, perseguita con molte procedure, dal lifetime employment, occupazione a vita alla seniority, salari che aumentano con lโanzianitร piรน che con i soli meriti. Poichรฉ quasi metร dellโoccupazione opera in tali regimi, e piรน della metร in regimi piรน precari, part time, lavori occasionali, etc., nei periodi di crisi si attivano tutte le misure pro occupazione da parte delle imprese e dello Stato, con abolizione degli straordinari, riduzioni di orario, pensionamenti anticipati (in Giappone lโetร pensionabile รจ tra le piรน basse 60 anni) il tutto agevolato con generosi contributi del Governo, il cui debito pubblico รจ infatti il piรน alto del mondo (da notare che il debito pubblico giapponese รจ tutto in mano ai giapponesi che si contentano di un interesse bassissimo, a differenza di quello italiano, largamente in mani straniere).
In sintesi la mia tesi รจ semplice, la stagnazione economica ed occupazionale dellโItalia ha molte cause, a cominciare dalla inefficienza della pubblica amministrazione e della Giustizia, per finire ad un capitalismo industriale familiare ed asfittico, ma la causa numero uno รจ la bassa natalitร ed il conseguente invecchiamento che danneggia sia la domanda che lโofferta e quindi il Pil e lโoccupazione.
Dal lato della domanda il Pil รจ fatto per lโ80% di consumi ed i consumi degli ultrasessantacinquenni, abitazioni, abbigliamento, mobilitร , alimentari, con lโeccezione dei farmaci, sono meno della metร di quelli della popolazione piรน giovane. Dal lato dellโofferta nella societร digitale la maggioranza delle innovazioni รจ fatta dai giovani ed infatti lโItalia รจ un paese a bassa innovazione che non riesce a dar lavoro neanche ai suoi giovani che sono la metร di trentโanni fa. Da tutti i dati emerge con chiarezza che lโeccessivo invecchiamento mette in crisi lโeconomia di un paese, a meno di non compensarla con flussi immigratori paralleli ed intelligenti, come ha fatto ad esempio un altro paese a bassa natalitร e molto vecchio , la Germania (45 anni di etร media) che ha migliorato la condizione demografica prima con massicce immigrazioni di italiani, spagnoli e turchi, poi di siriani, afgani, africani ed oggi ha una quota di immigrati superiore al 15% della popolazione. E a meno di non ridurne i danni sociali con politiche pro labor, riduzioni di orario e simili. LโItalia invece marcia in direzioni contrarie, con la precarietร crescente dei giovani senza futuro e senza figli e con le paure anti immigrati che non si abbassano neanche davanti al fatto che 4000 Comuni su 8000 sono in via di spopolamento e destinati a divenire Comuni fantasma?
Il futuro demografico del paese รจ addirittura peggiore del presente, perchรฉ la natalitร sembra ulteriormente – questโanno sono nati meno di 500mila bambini, meno di un anno fa – e perchรฉ un forte sentimento anti immigrazione avanza sotto la spinta degli sbarchi continui dal Mediterraneo che impauriscono la gente, anche per la propaganda di odio anti immigrati diffusa dai partiti populisti. Il tutto favorito dal fatto che pochi conoscono i danni che un invecchiamento della popolazione da bassa natalitร e bassa immigrazione, producono sul sistema produttivo e previdenziale. Sono uscite di recente due โprevisioni demografiche al 2050 a migrazioni zeroโ elaborate da Eurostat e dal prof. Livi Bacci che non hanno avuto circolazione mediatica. Il quadro che ne esce รจ nero non tanto per le riduzioni di popolazione di 10 milioni, da 60 a 50, quanto per lโulteriore invecchiamento. LโItalia, paese ad alta intensitร abitativa, potrebbe vivere benissimo con 10 milioni di cittadini in meno, ma non con 12 milioni di giovani in meno e 2 milioni di anziani in piรน
Lโetร media della popolazione passerebbe dallโattuale 45 a 53 anni e lโindice di dipendenza anziani (rapporto tra popolazione di 65 anni e piรน e popolazione di 15-64 anni) passerebbe dallโattuale 34% al 43%, che decreterebbe il tracollo definitivo dellโassetto socio-economico e previdenziale del paese.
“Un libro che รจ un piacere sfogliare.” Questo il commento ricorrente tra il pubblico che ha partecipato alla presentazione del libro “Matera. Il manuale del turista” svoltasi ieri,ย 22 dicembre, presso la Sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera.
Una guida interattiva, ricca di innumerevoli approfondimenti tutti da ricercare attraverso i QR Code presenti nelย volume che amplificano, quasi all’infinito, la dotazione delle informazini a disposizione dei lettori. In questo modo ogni edizione, ce ne sarร una per ogni anno, potrร ulteriormente arricchire quanto presente nella pubblicazione, offrendo aggiornamenti continui.
“Matera. Il manuale del turista”ย accompagna il visitatore alla scoperta del paesaggio, della cultura e della storia della cittร di Matera, dei rioni Sassi e del Parco archeologico storico-naturale delle chiese rupestri del Materano. Oltre agli itinerari che descrivono i luoghi da visitare, la guida si arricchisce di informazioni utili per preparare il viaggio e per comprendere tutti gli aspetti della cittร millenaria, tra le piรน antiche al mondo, senza tralasciare le informazioni sulla storia e l’archeologia, i mestieri e l’artigianato artistico, le feste religiose e popolari, le sagre e le tradizioni gastronomiche, i prodotti tipici e i piatti della cucina territoriale.
Giovanni Ricciardi si occupa a tempo pieno di turismo da oltreย vent’anni ed รจย stato tra i primi aย credere nello sviluppo turistico della cittร .ย Svolge l’attivitร di direttore tecnico d’agenzia di viaggio, la professione diย guida turisticaย in Basilicata eย Puglia,ย di guida ambientale escursionisticaย e diย guidaย del parco delle chiese rupestri del materano.ย โMatera, come tutte le cittร dโarte, – ha sottolineato Giovanni Ricciardi – ha unโalta propensione turistica e un potere dโattrazione straordinario. Il suo vantaggio competitivo deriva dal suo immenso e diversificato patrimonio artistico e culturale e dalla vasta offerta di servizi. La cittร ha fatto registrare, soprattutto negli ultimi anni, un numero sempre crescente di turisti che ritornano piรน volte allโanno per seguire un itinerario diverso, un evento culturale o una festa religiosa. โMatera. Il manuale del turistaโ รจ un invito a programmare un viaggio di scoperta, a scegliere lโitinerario in base ai propri interessi in totale autonomia, senza rinunciare ai prodotti dellโartigianato e della gastronomia, e un invitoย per il turista a ritornareย ancora un volta.โ
ย 22 Dicembre ore 18.00 Centro Carlo Levi (Palazzo lanfranchi, Matera)
Giovedรฌ 22 dicembre Altrimedia edizioni presenta, alle ore 18.00 presso la Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, la nuova pubblicazione di Giovanni Ricciardi โMatera. Il manuale del turistaโ.
โSi tratta di una guida che si rinnova ogni anno, questa รจ infatti l’edizione 2017, ricca di innumerevoli approfondimenti tutti da ricercare attraverso i QR Code presenti nel testo. Un pratico e agile strumento, programmato per interagire con il web cosรฌ da arricchire le informazioni disponibili per i lettori, che non sacrifica il rigore dei dati alla fluiditร del racconto, ma mantiene in equilibrio i due aspetti realizzando una narrazione densa e immediata. La pubblicazione รจ stata pensata allโinterno di un progetto di promozione turistico-editoriale piรน ampio, โ ha spiegato lโeditore Vito Epifania โ del quale forniremo ulteriori dettagli giovedรฌ prossimo.โ
Con professionalitร e passione, questa “guida narrante” accompagna il visitatore alla scoperta del paesaggio, della cultura e della storia della cittร di Matera, dei rioni Sassi e del Parco archeologico storico-naturale delle chiese rupestri del Materano. Oltre agli itinerari che descrivono i luoghi da visitare, la guida si arricchisce di informazioni utili per preparare il viaggio e per comprendere tutti gli aspetti della cittร millenaria, tra le piรน antiche al mondo, senza tralasciare le informazioni sulla storia e l’archeologia, i mestieri e l’artigianato artistico, le feste religiose e popolari, le sagre e le tradizioni gastronomiche, i prodotti tipici e i piatti della cucina territoriale.
Giovanni Ricciardi si occupa a tempo pieno di turismo da oltreย vent’anni ed รจย stato tra i primi aย credere nello sviluppo turistico della cittร .ย Svolge l’attivitร di direttore tecnico d’agenzia di viaggio, la professione diย guida turisticaย in Basilicata eย Puglia,ย di guida ambientale escursionisticaย e diย guidaย del parco delle chiese rupestri del materano.ย โMatera, come tutte le cittร dโarte, – ha sottolineato Giovanni Ricciardi – ha unโalta propensione turistica e un potere dโattrazione straordinario. Il suo vantaggio competitivo deriva dal suo immenso e diversificato patrimonio artistico e culturale e dalla vasta offerta di servizi. La cittร ha fatto registrare, soprattutto negli ultimi anni, un numero sempre crescente di turisti che ritornano piรน volte allโanno per seguire un itinerario diverso, un evento culturale o una festa religiosa. โMatera. Il manuale del turistaโ รจ un invito a programmare un viaggio di scoperta, a scegliere lโitinerario in base ai propri interessi in totale autonomia, senza rinunciare ai prodotti dellโartigianato e della gastronomia, e un invitoย per il turista a ritornareย ancora un volta.โ
Giovanni Ricciardi,ย nato a Matera nel 1971,ย ha scelto di vivere e di lavorare nella sua terra. Dopo aver conseguito il diploma di maturitร classica, siย iscriveย presso la facoltร di ingegneria elettronica del politecnico di Bari.ย La passione per l’archeologia, laย storia, la storia dell’arte, la geologia,ย la botanicaย e l’escursionismo, lo portano perรฒ ad abbandonare la facoltร universitariaย perย dedicarsi allo studio dei Sassi di Matera e dell’habitat rupestre neiย suoiย molteplici aspetti. Si occupa a tempo pieno di turismo da oltreย vent’anni ed รจย stato tra i primi aย credere nello sviluppo turistico della cittร .ย Svolge l’attivitร di direttore tecnico d’agenzia di viaggio, la professione diย guida turisticaย in Basilicata eย Puglia,ย di guida ambientale escursionisticaย e diย guidaย del parco delle chiese rupestri del materano.ย Pratica l’escursionismo in tutte le aree protette della regioneย ed รจย autore di numerose pubblicazioni di libri e di articoliย su riviste specializzate di turismo. Spesso alterna l’opera di formatoreย nel settore turistico all’attivitร di location manager e assistente, per riprese televisive e cinematografiche, documentari, servizi fotografici e radiofonici.ย ร anche istruttore di atletica leggera e pratica lo sport a livello amatoriale e agonistico.ย
Fino al 31 Agosto con i libri Altrimedia Edizioni risparmi il 30% e allunghi la tua vacanza.
Non sottovalutare il potere โabbronzanteโ di un libro. Sotto lโombrellone lโeffetto โtempo volaโ accorcerร la distanza tra te e la tintarella, regalandoti una splendida abbronzatura in tutta sicurezza. Perdersi nelle storie di Altrimedia Edizioni, che siano poesie, racconti o saggi, amplificherร la tua estate, sosterrร la tua voglia di libertร e annullerร fatiche e noia. A noi il dovere di prepararti una buona valigia di libri belli, intensi e low cost ;). Buone Vacanze.
Altrimedia mette in offerta per tutto il mese di agosto 31 libri, con il 30% di sconto.
Un grande successo e una serata memorabile: questa la sintesi della serata di ieri 28 giugno a Casa Cava, gremita come non mai per la presentazione del volume “Il Carro e la festa”. Condotta da Antonio Andrisani, grafico, regista e ora consacrato anche brillante oltrechรฉ ironico presentatore; introdotta dal magnifico video di Mario Raele/RVM sulla Festa della Bruna; intervallata dagli squilli di tromba del mitico trombettiere della “Cavalcata” Eustachio Barbaro detto “pomodoro” e dalle letture di Sergio Gallo, la serata si รจ svolta in maniera fresca e informale con grande interesse da parte di tutto il folto pubblico e un grande apprezzamento del lavoro di Antonio Sansone e di Vito Epifania. Per chi fosse interessato, sulla pagine Facebook dell’evento a questo link sono disponibili i video della serata.
Le Il Carro e la festa sono di Michele Capolupo / Sassilive.
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