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“Nel nome del pane” alla scoperta delle tradizioni

Pane, timbro, famiglia, tradizioni: sono queste le parole chiave del volume “Nel nome del pane. Segni della cultura agropastorale in Basilicata” (Altrimedia) dell’artista Marianna D’Aquino presentato ieri sera a Matera nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi e definito dai relatori (il prof. Nicola Rizzi che ha firmato un testo presente nel libro, l’editore Vito Epifania e Maria Antonietta Carbone in rappresentanza della direttrice del Polo Museale della Basilicata Marta Ragozzino) “opera d’arte in un’opera d’arte”.

โ€œQuesto libro รจ una riflessione sul filo della memoria. – ha affermato Epifania – Il pane รจ qualcosa di essenziale che riporta a una simbologia ricca. Ormai stampare un libro รจ un’operazione diventata banale โ€“ ha aggiunto โ€“ Come editori cerchiamo qualcosa che sia provocazione, qualcosa di nuovo e che sia legata al territorio: il testo di Marianna ha queste caratteristicheโ€.

Nel volume sono riprodotti pittoricamente 35 timbri del pane: raffigurano alcuni pezzi conservati nella Collezione Etnografica del Museo Nazionale Archeologico โ€œD. Ridolaโ€; una collezione che comprende anche conocchie (utilizzate per dipanare la lana) cucchiai e stecche da busto.

โ€œParlando di pane parliamo di un bene primario. โ€“ ha sottolineato Maria Antonietta Carbone, responsabile del Museo Ridola โ€“ Quello che affronta โ€œNel nome del paneโ€ รจ un tema meravigliosoโ€.

Si tratta di manufatti lignei che raccontano la storia di un popolo che nella sua semplicitร  ha tramandato questi piccoli oggetti, dal notevole valore artistico e degni di considerazione.

Un tempo, marchiare i pani con le iniziali del capo famiglia, in modo che non si confondessero con quelli di altre famiglie, dal momento che la consistenza della pasta e la pezzatura erano diverse e ciascuno voleva avere la certezza che il proprio pane non fosse scambiato con quello altrui.

L’autrice ha raccontato di aver iniziato la sua ricerca nel 2015: โ€œHo trovato circa 60 timbri ma mancava ancora qualcosa. Mi hanno aiutato sia il professor Rizzi sia il professor Ferdinando Mirizzi (che ha anche firmato la prefazione del volume, ndr). A ogni timbro ho voluto dare un nome, anche ricordando persone che non ci sono piรน. La scelta dei timbri presenti nel libro รจ nata dai soggetti che mi hanno ispirato maggiormente. Ognuno di loro raccontava la storia della cittร  e ogni timbro รจ stato raccontato in maniera diversa. La mia arte, insomma, si รจ messa in funzione di questi timbri reinterpretati con occhi da artistaโ€.

Un accurato lavoro, quindi, che ci consente di capire bene non solo il passato ma anche e soprattutto il presente. 

Il professor Rizzi, ricordando gli studiosi che fin dagli anni Cinquanta si sono occupati dei timbri del pane (l’etnologo danese, Holger Rasmussen, che tra il 1953 e il 1955 condusse una ricerca specifica; a โ€œstudiareโ€ i timbri del pane furono anche Eleonora Bracco, il prof. Annona, Silvestrini e Spera) ha svelato che la sua non รจ stata un’esperienza di studio ma un contatto diretto: โ€œI miei genitori avevano un forno e, poichรฉ non volevo andare all’asilo, trascorrevo lรฌ le mie giornate. Ben presto i timbri diventarono i miei giocattoli. Poi, mentre percorrevo la strada dell’istruzione quei timbri iniziarono un altro percorso, verso il Museo Ridola. Il mio รจ un racconto evocativo perchรฉ insieme alla storia dei timbri c’รจ il ricordo di un qualcosa che non tornerร  piรนโ€.

Anche l’artigiano Luca Colacicco ha reinterpretato i timbri con pregiati manufatti in legno in vendita con il libro in una confezione speciale.

L’edizione del libro โ€œNel nome del paneโ€ รจ bilingue, in italiano e in inglese.

โ€œI pipistrelli dellโ€™Italia meridionale. Ecologia e conservazioneโ€  il nuovo titolo della collana โ€œTutta la terra abitataโ€ di Altrimedia Edizioni

โ€œI pipistrelli dellโ€™Italia meridionale. Ecologia e conservazioneโ€ il nuovo titolo della collana โ€œTutta la terra abitataโ€ di Altrimedia Edizioni

Da Dracula a Batman, sono da sempre nell’immaginario collettivo a metร  tra repulsione e simpatia. Questa volta i pipistrelli sono i protagonisti del volume di Pier Paolo De Pasquale โ€œI pipistrelli dell’Italia Meridionaleโ€ edito da Altrimedia.

Il libro sarร  presentato in anteprima mercoledรฌ 17 aprile, alle ore 19, a Bari presso l’Associazione Terre del Mediterraneo in via Piave 59. Dopo i saluti di Francesca Aquilino (presidente dell’Associazione Terre del Mediterraneo), Gabriella Lanzillotta (editrice) e Giovanni Zaccaria (Servizio Parchi e Tutela della Biodiversitร  Regione Puglia), l’autore dialogherร  con il vicepresidente dell’Associazione Terre del Mediterraneo Rocco Labadessa.

โ€œIn un momento storico in cui il tema ambientale e quello della tutela della biodiversitร  sono seriamente a rischio, Altrimedia Edizioni – sottolinea lโ€™editrice Gabriella Lanzillotta โ€“  ha ritenuto importante offrire un contributo per provare a recuperare il senso di un Pianeta che ospita la vita in tutte le sue varietร  biologiche, genetiche e culturali, missione della collana Tutta la terra abitata. Il volume โ€œI pipistrelli dellโ€™Italia meridionale. Ecologia e conservazioneโ€ di Pier Paolo De Pasquale, infatti, arricchisce la storica collana di Altrimedia sia sotto il profilo dei contenuti, questo nuovo titolo va ad affiancarsi a quello dedicato al falco grillaio, sui rondoni e sui rapaci del Pollino, che di quello grafico, abbiamo infatti lavorato al restyling degli elementi che caratterizzano il progetto editoriale nel suo complesso.โ€

I pipistrelli sono mammiferi molto specializzati, capaci di volare e di localizzare le prede nell’oscuritร  attraverso un sofisticato biosonar, adattamenti che hanno contribuito in modo significativo al loro successo evolutivo. Il libro di De Pasquale descrive i principali aspetti della biologia e della storia naturale di questi affascinanti animali, focalizzandosi sull’ecologia e le problematiche di conservazione delle diverse specie nelle regioni dell’Italia meridionale, un territorio  fragile, estremamente vario e ricco di biodiversitร . Il testo รจ ricco di  fotografie di pipistrelli, tutte scattate in habitat naturali, ad animali catturati da ricercatori autorizzati per le attivitร  di cattura temporanea a fini scientifici – la cattura dei pipistrelli รจ infatti proibita per legge, previa autorizzazione rilasciata dagli organi competenti.

Pier Paolo De Pasquale, laureato in Scienze Naturali e specializzato nello studio della chirotterofauna, svolge la libera professione di consulente faunista. Negli anni ha maturato una rilevante esperienza professionale, occupandosi della progettazione di Piani di Gestione dei Siti Natura 2000, studi d’impatto ambientale, ricerche faunistiche in numerosi Parchi Nazionali dell’Italia meridionale, tra cui il PN del Pollino, PN dell’Appennino Lucano, PN del Gargano, PN dell’Aspromonte. Inoltre, ha partecipato a diversi monitoraggi scientifici nell’ambito di progetti per la conservazione della natura (programma LIFE+ Natura e Biodiversitร ). Dal 2008 รจ socio del Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri (GIRC) e dell’Associazione Teriologica Italiana (A.T.It.). I suoi interessi scientifici sono orientati sull’ecologia, la distribuzione e la conservazione delle popolazioni di chirotteri dell’Italia meridionale. รˆ autore e coautore di diversi articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali, atti di convegno e delle linee guida redatte dal GIRC, per la valutazione dell’impatto degli impianti eolici sui chirotteri in Italia.

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A Policoro confronto a piรน voci sulle suggestioni del paesaggio nella presentazione del libro โ€œI muri parlanoโ€

A Policoro confronto a piรน voci sulle suggestioni del paesaggio nella presentazione del libro โ€œI muri parlanoโ€

Il valore intrinseco del paesaggio, le sue suggestioni, la possibilitร  di scoprire zone del nostro territorio leggendo una storia, perdendoci nelle descrizioni che, a uomini e donne, affiancano altre prospettive, panorami, scenari mai svincolato dalla storia che quei luoghi racchiudono.

รˆ questo il senso della collana Paesaggi Raccontati – nata sulla scia dellโ€™omonimo progetto dedicato alla narrazione dei territori che Diรณtima, societร  proprietaria del marchio Altrimedia Edizioni, ha realizzato assieme ad altri partner di livello internazionale -, della quale fa parte il nuovo libro di Vincenzo Maida โ€œI muri parlano. Montalbano, tra passato, vicoli e destiniโ€ presentato sabato scorso nella Biblioteca comunale di Policoro.

โ€œIn Le Goff la grande storia e la piccola storia avevano sempre intrecci profondi. – ha sottolineato l’editrice Gabriella Lanzillotta – Le Goff aveva grande consapevolezza che un popolo non puรฒ restare privato del racconto della propria storia, una memoria ยซche gli storici si sforzano, attraverso lo studio dei documenti, di rendere oggettiva, la piรน veritiera possibile: ma รจ pur sempre memoria. Non proporre ai giovani una conoscenza della storia che risalga ai periodi essenziali e lontani del passato, significa fare di questi giovani degli orfani del passato, e privarli dei mezzi per pensare correttamente il nostro mondo e per potervi agire beneยป. Ed รจ questo che, nel nostro piccolo abbiamo inteso fare con Paesaggi raccontati. Lโ€™intento รจ quello di narrare i territori attraverso diverse tecniche narrative: scrittura, ma anche tecniche pittoriche ispirate ai carnet des voyages, foto e video reportage.
La collana intende proporre testi innovativi, dove la narrazione dei luoghi non รจ solo descrittiva ma si imbeve di storie, di racconti, di gente.

โ€œI muri parlanoโ€ descrive con passione quello che, nel corso degli anni, รจ accaduto nelle strade e nelle case del piccolo centro del Materano. Lโ€™autore, Vincenzo Maida, a metร  tra cronaca e narrazione, ha ripercorso le vicende salienti che hanno interessato il suo paese e hanno reso protagonisti i montalbanesiโ€.

Forse non tutti sanno, infatti, che a Montalbano sono nati personaggi illustri: da Francesco Lomonaco, amico e maestro di Alessandro Manzoni e secondo padre Gabriele Ronzano ispiratore del romanzo piรน famoso della storia della letteratura italiana โ€œI promessi sposiโ€, a Nicola Romeo fondatore della famosa casa automobilistica Alfa Romeo (palazzo Romeo รจ ancora esistente), da Rachele Cassano a Niccolรฒ Fiorentino, da Felice Mastrangelo a Placido Troyli.

Maida, che nel suo libro ha descritto scorci che sono stati testimoni di storie dโ€™amore e tradimenti pagati col sangue, segreti inconfessabili e vite eccezionali, ha parlato anche dello spirito di accoglienza che caratterizza oggi i montalbanesi, persone che non hanno alcun problema di integrazione con i tanti migranti presenti nella cittadina.

In sintonia con le parole di Gabriella Lanzillotta anche Maria Lovito e Anna Albino del Presidio del Libro intervenute insieme all’autrice delle illustrazioni del libro Mariangela Tripaldi. Nel corso della serata Gabriella Orofino ha letto alcuni brani tratti dal volume.

Letteratura e solidarietร : storie che salvano la vita

Letteratura e solidarietร : storie che salvano la vita

Racconti che diventano fumetti, che sono rielaborati, analizzati dalla curiositร  degli studenti del Liceo Classico. รˆ stato un incontro virtuoso quello tra i ragazzi delle prime (sezioni A, B, C, D, E) classi e della seconda D del Liceo classico Duni di Matera e la scrittrice Monica Serra che ha potuto apprezzare i lavori nei quali lโ€™antologia โ€œLei. Storie di donne da tutti i mondi possibiliโ€ รจ stata reinterpretata. Nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi, accanto alla solidarietร , tappa materana della rassegna โ€œStorie che salvano la vitaโ€ promossa dalla casa editrice Altrimedia – da pochi mesi ha ideato allโ€™interno della sua linea editoriale la collana โ€œAltrimedia edizioni per il socialeโ€ – la letteratura ha avuto un posto da protagonista. La presidente del Comitato Race for the Cure di Matera sezione regionale Basilicata Komen Italia Laura Tosto ha annunciato che questโ€™anno la Race, lโ€™evento simbolo di Komen Italia, la piรน grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo, si svolgerร  a Matera. Dal 27 al 29 settembre, inoltre, sarร  allestito nella cittร  dei Sassi il Villaggio della salute. Presente anche lโ€™assessore alle Politiche Sociali Marilena Antonicelli che ha particolarmente apprezzato lโ€™impegno di Altrimedia nei confronti della solidarietร . Gli alunni, grazie alle sensibilitร  delle docenti Maghita Palumbo, Lafasanella, Dellโ€™Acqua, Quarto e Cosola, hanno colto lโ€™occasione per intervistare Monica Serra e cercare di carpire qualche segreto per la stesura di una storia del genere fantastico: a prima vista, infatti, il fantastico sembra un genere tipicamente maschile – scritto da uomini e rivolto a lettori uomini – eppure non bisogna dimenticare che una delle pietre miliari della letteratura fantastica รจ โ€œFrankensteinโ€ di Mary Shelley. Nel pomeriggio, lโ€™autrice, che devolverร  i suoi proventi dalla vendita del libro allโ€™organizzazione Susan G. Komen Italia, ha incontrato il pubblico nella Biblioteca di Matera.

“Altri mondi altre storie”, il fantastico fa tappa a Matera

โ€œLo scrittore di fantascienza รจ uno che gioca con la parola. Io quando scrivo prendo spunto dalla realtร : prima c’รจ la base scientifica, poi parto per la tangenteโ€.  Il re del fantastico Donato Altomare ha svelato qualche segreto dei suoi racconti, presentando a Matera โ€œAltri mondi altre storieโ€, la nuova antologia pubblicata da Altrimedia.

Intervistato dal giornalista Filippo Radogna (โ€œcollegaโ€ scrittore anche lui nell’ambito del fantastico) in un’Arti Visive Gallery gremita di appassionati del genere, Altomare ha precisato di non amare il termine scrittore ma di preferire โ€œnarratoreโ€: โ€œIn realtร  โ€“ ha scherzato Radogna โ€“ Donato รจ un affabulatore. I suoi racconti sono una piccola parte della sua produzione stratosferica e ormai ultratrentennale. Ha la capacitร  di spaziare dalla fantascienza al fantastico al paranormal al fantasy. Ma lui รจ anche poeta, fa parte dell’importante realtร  de La Vallisa di Bari. A coronamento di tutto ciรฒ รจ anche ingegnereโ€.

Non solo, l’ampia cultura umanistica Altomare la intreccia con la cultura tecnica di un ingegnere civile che ha fatto il liceo scientifico e ama follemente il latino, tanto da aver scritto un libro di fantascienza in latino. รˆ stato due volte premio Urania Mondadori, premio Italia e premio Vegetti.

โ€œMi ero stancato di pubblicare da Roma in su. Volevo pubblicare un’opera importante e pubblicarla al Sud. – ha detto Altomare Volevo trovare un buon editore che fosse anche coraggioso. Filippo mi ha indicato Altrimedia. In questa antologia ho voluto riprendere miei vecchi racconti per dimostrare come il fantastico fosse leggibile da chiunque. Purtroppo infatti ci sono ancora dei preconcettiโ€.

Altomare ha sottolineato che quando scrive lo fa in modo che il lettore possa vedere e immaginare ciรฒ che รจ scritto. Un bravo scrittore, se vuole affrontare tematiche sulle quali non ha competenze, le deve approfondire e studiare per essere il piรน credibile possibile.

Vito Epifania, editore di Altrimedia ha ricordato come due anni fa sia stata creata la collana โ€œFantasticaโ€, curata proprio da Donato Altomare e da Loredana Pietrafesa, โ€œper colmare un vuoto che cominciava a diventare ingombranteโ€.

Nel corso della serata gli attori Tommaso Ferrandina del Gruppo teatrale “Tutto Esaurito” e Carla Latorre dellโ€™Associazione Gutta hanno letto alcune pagine del libro. Al termine dell’incontro รจ stato offerto al pubblico un aperitivo a base di prodotti tipici pugliesi e lucani.

“Finuzza e le sue storie”: bagno di folla per la presentazione a Matera del libro di Marinella Battiafarano

Bagno di folla venerdรฌ scorso a Matera nella Sala Laura Battista della Biblioteca provinciale per la presentazione di “Finuzza e le sue storie” (Altrimedia) di Marinella Battifarano. L’autrice, esaudendo un desiderio della madre – la protagonista Finuzza – a distanza di alcuni anni dalla sua morte, ha voluto lasciare un preciso ricordo scritto della storia della sua vita e della sua famiglia.

Marinella Battifarano ha avuto il merito di essere obiettiva, di non lasciarsi coinvolgere emotivamente permettendo cosรฌ al lettore, libero di condizionamenti, di farsi un’idea propria. Quello che viene fuori รจ il ritratto di una donna dallo spirito profondamente moderno, una pioniera, cosรฌ come la definisce la professoressa Battifarano. Una donna che, pur provata dai piccoli e grandi drammi che inevitabilmente incontra durante la propria vita, riesce sempre, con spirito indomito, a trovare la forza per andare avanti. รˆ resiliente, ottimista, ha fiducia nel prossimo ed รจ sempre circondata da amici. Ama confrontarsi, รจ discreta, il suo status non le impedisce di prodigarsi per le persone meno fortunate, di aiutare chi ha bisogno. Emblematico il suo atteggiamento verso gli albanesi, che negli anni Novanta sbarcarono in Italia e furono ospitati in un camping nei pressi della sua casa a Nova Siri.

Accanto alla Finuzza impegnata nel sociale, abbiamo la Finuzza madre esemplare. Per i suoi figli รจ disposta a tutto, sfida la forma mentis del suocero e del marito che avrebbero voluto tenere lontane dai libri le figlie, permettendo invece loro di studiare e laurearsi, consapevole del valore dell’istruzione.

Stanca dei continui attriti con il marito non esita a prendere decisioni drastiche, ancora una volta incurante delle convenzioni ma consapevole del valore del benessere psicofisico e della dignitร .

Il tutto, nelle cornici di due paesi lucani, San Paolo Albanese e Nova Siri, e due diverse culture che in Finuzza, nata nel 1917, trovano la sintesi ideale.

“Finuzza e le sue storie”, infine, รจ un libro che permette di rivalutare il Meridione: quello raccontato non รจ un Sud fatto di gente che si piange addosso ma รจ un Sud positivo, di persone intraprendenti e ottimiste che hanno dato e fatto tanto per la Basilicata.

Nel corso della serata, moderata dalla giornalista Rossella Montemurro, sono intervenuti la professoressa Eliana Rusciani e gli editori Vito Epifania e Gabriella Lanzillotta. L’attore Tommaso Grossi della Compagnia teatrale Tutto Esaurito ha letto alcuni brani tratti dal testo.

La professoressa Rusciani si รจ soffermata sul valore della microstoria sottesa al libro e sul legame madre-figlia-biografia, una triade complessa. Gli editori, infine, hanno rimarcato l’importanza della responsabilitร  sociale: “Strumenti quali quelli offerti da “Finuzza e le sue storie” sono indispensabili per interpretare l’attualitร  e provare a immaginare il futuro”.

A Montalbano sulle tracce di personalitร  illustri: presentato a Matera

A Montalbano sulle tracce di personalitร  illustri: presentato a Matera “I muri parlano”

C’รจ un vero e proprio tesoro, a Montalbano Jonico: le sue mura sono uno scrigno che custodisce aneddoti, leggende e, soprattutto, personaggi illustri che hanno segnato la storia d’Italia. I segreti della cittadina del Materano sono stati illustrati venerdรฌ scorso nella Sala Laura Battista della Biblioteca provinciale della cittร  dei Sassi da Vincenzo Maida, giornalista e scrittore, durante la presentazione del suo “I muri parlano” (Altrimedia edizioni). Come recita il sottotitolo, “A Montalbano, tra passato, vicoli e destini”, Maida ha ripercorso le vicende salienti che hanno interessato il suo paese e hanno reso protagonisti i montalbanesi utilizzando il rigore del cronista, sempre attento alla verifica delle fonti, e la leggerezza della narrazione che spesso รจ riuscita ad ammorbidire vicende dai toni troppo cruenti.
Insolito il modo in cui l’autore ha avuto l’input per “I muri parlano”: prima di iniziare le cene con gli amici nel fine settimana โ€“ un’usanza in voga nei paesini dell’hinterland โ€“ nell’attesa che tutto fosse pronto, Maida passeggiava nei vicoli di Montalbano. Ed รจ allora che gli si apre un mondo: palazzi antichi dimenticati nonostante le loro stanze siano impregnate di storia, uomini e donne montalbanesi doc che, in vari campi, costituiscono un vanto per la Penisola. Come Francesco Lomonaco, amico e maestro di Alessandro Manzoni e secondo padre Gabriele Ronzano ispiratore del romanzo piรน famoso della storia della letteratura italiana “I promessi sposi”, o Nicola Romeo fondatore della famosa casa automobilistica Alfa Romeo (palazzo Romeo รจ ancora esistente e, secondo l’autore, se si pensasse a un museo dell’Alfa Romeo si riuscirebbe a portare in regione un numero cospicuo di appassionati, considerando sono 70.000 in tutta Italia), Rachele Cassano, Niccolรฒ Fiorentino, Felice Mastrangelo, Placido Troyli… Un elenco di personalitร  non a tutti note delle quali Maida ha ricostruito accuratamente la vita, le opere, e gli episodi per cui si sono distinte. Come scrive Maisa: “Segmenti di tempo e frammenti di vite, quasi tutte destinate all’oblio, avevano ridato luce e vita a quelle strade e voce a quei silenzi.”
ย “I muri parlano” รจ anche un omaggio a Montalbano: “Non a caso โ€“ ha ricordato l’editore Vito Epifania โ€“ รจ stato pubblicato in “Paesaggi raccontati”, รจ il terzo volume di questa collana dopo “A Matera si va, si torna, si resta” di Sergio Fadini e “Fuori traccia” di autori vari.ย  Raccontare il paesaggio vuol dire assimilare la sua idea complessiva ed รจ un modo per prendersene cura. Abbiamo cosรฌ provato ad allargare il campo partendo da Matera. Non vogliamo limitarci a fare gli stampatori, vogliamo avere una responsabilitร  sociale.”
Nel corso della serata, moderata dalla giornalista Rosalba Stasolla, il vicepresidente della Provincia Carmine Alba ha portato i saluti istituzionali mentre Emilia Fortunato e Emilio Andrisani dell’HermesteatroLaboratorio hanno letto alcuni brani tratti dal volume di Maida.

Un sabato nel Villaggio della Prevenzione a Sacrofano (Roma) nel nome di โ€œLeiโ€

Un sabato nel Villaggio della Prevenzione a Sacrofano (Roma) nel nome di โ€œLeiโ€

Una giornata intensa, quella di sabato scorso al Duemme Bar di Sacrofano (Roma), per l’anteprima nazionale dell’antologia di racconti di Monica Serra โ€œLei. Storie di donne da tutti i mondi possibiliโ€. Una giornata all’insegna della solidarietร  in quanto โ€œLeiโ€ rientra nel progettoย “Altrimedia Edizioni per il Sociale” eย sostieneย l’Organizzazione Susan G. Komen Italia nella lotta ai tumori del seno alla quale lโ€™Autrice ha deciso di devolvere i diritti d’autore spettanti dalle vendite del libro.

Letteratura e impegno per il sociale, quindi, all’interno di un vero e proprio Villaggio della Prevenzione durante il quale sono stati offerti servizi gratuiti o scontati e consulenze psiconcologiche. Accanto all’autrice, nella presentazione di Lei, dopo i saluti del sindaco di Sacrofano Patrizia Nicolini sono intervenute Antonella Panetta della Komen Italia e lโ€™editrice Gabriella Lanzillotta.

L’attore Pierfrancesco Ceccanei ha letto alcuni brani con l’accompagnamento musicale dell’arpa celtica di Virginia Viglianti.

โ€œIn questi anni le attivitร  di Komen Italia, prima fra tutte la Race for the Cure, la piรน grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo, hanno contribuito a far cambiare lโ€™approccio culturale nellโ€™affrontare la malattia. – ha spiegato la Panetta – Alle 500 partecipanti della prima edizione di Race for the Cure siamo arrivati alle 10.000 dell’ultima, ma la nostra ambizione รจ quella di non averne neanche unaโ€.

La Lanzillotta si รจ soffermata sull’impegno di Altrimedia per il sociale, la cultura puรฒ e deve impegnarsi in tali iniziative: โ€œAnche la cultura, in un Paese che non legge, รจ una prova di coraggio che, in questo caso, deve affiancare tutte quelle persone che hanno deciso di non arrendersi di fronte a una diagnosiโ€.

In โ€œLeiโ€ sono tante le metafore che, dalle donne guerriere e combattive descritte dalla Serra, rimandano alle battaglie quotidiane contro i tumori.ย 

Con il fantastico a fare da sfondo, le eroine, i re, le principesse e le streghe di โ€œLeiโ€ sono i protagonisti di trame originali, scritte con cura e ambientati in “altri mondi”ย ย che spesso di simile al nostro hanno solo i sentimenti.

Come sottolinea Monica Serra: “Parlare di tumore al seno a volte รจ difficile ma necessario. La malattia non deve piรน essere un tabรน. La corretta informazione, oggi piรน che mai, salva la vitaย diceva Veronesi. La scelta di raccontare storie “fantastiche” viene dal fatto che il libro vuole essere indirizzato non a chi giร  conosce e vive il dramma della malattia, ma a chi non sa o non vuole sapere e trascura la prevenzione che, ad oggi, รจ il solo modo certo per garantirsi una difesa contro qualcosa di subdolo e spesso imprevedibile come un tumore.”

Monica Serra, nata nel 1968, calabrese di nascita e formellese diย adozione, nella vita di tutti i giorni lavora, รจ madre di due figli e di due gatti, collabora con alcuni blog letterari. Dietro questaย “copertura”, perรฒ, si nasconde un vero agente segreto della fantasia: ha scritto un fantasy, racconti di ogni genere (tra cui la serie sci-fiย Sangue alieno) e i romanzi brevi Ali del futuro (EVE editrice) e Il Duca di ferro (Astro Edizioni). Un suoย racconto รจ stato pubblicato nell’antologia Rosa Sangue (Altrimedia).ย รˆ socia Ewwa e World SF Italia.

“Racconti nati da tutto ciรฒ che mi passa “attraverso” nella vita”: presentato a Matera “Tradizioni e speranze” di Francesco Sciannarella

“Cerco di mettere nella scrittura quello che mi passa “attraverso” nella vita, ciรฒ che mi passa vicino. Tutto questo รจ per me ispirazione”. Le storie di Francesco Sciannarella, autore della trilogia “Anime Brulicanti” (Altrimedia) giunta a conclusione con “Tradizioni e speranze”, presentato sabato scorso a Matera, nascono da un mix di percezioni, incontri, pensieri: puรฒ essere una frase ascoltata per caso per strada, un’idea che si insinua pian piano, un amico ritrovato dopo tanto tempo… Dalle piccole cose prendono forma le trame di “Anime brulicanti”, ricche di personaggi ed eventi che hanno come filo conduttore i Sassi dagli anni ’50 ad oggi.
Nella suggestiva cornice di Casa Cava, “Il pastore e il contadino”, “La Madonna della Bruna” e “L’esodo” sono stati presentati dall’autore insieme al giornalista Luigi Mazzoccoli e all’editrice Gabriella Lanzillotta. Gli attori della Compagnia “Tutto esaurito” Pino Rondinone e Tommaso Ferrandina, hanno interpretato un dialogo tratto dal primo racconto, offrendo un singolare spaccato dell’opera di Sciannarella.

“Prima che diventasse una trilogia โ€“ ha sottolineato Lanzillotta – era un manoscritto di cinquecento pagine. Come editori sappiamo che non รจ possibile prescindere dal considerare il mercato di riferimento, perchรฉ accanto alla qualitร  di un libro c’รจ la necessitร  di immaginarlo, a priori, un prodotto. Certo, Francesco aveva giร  pubblicato con noi la bellissima opera “Nel cuore dei Sassi”, tratto dalla commedia teatrale “Il vicinato”, e “Sedimenti”, racconti noir ambientati a Matera, e conoscevamo il suo talento, ma questo non bastava, perchรฉ un volume di 500 pagine in un Paese che non legge sarebbe stato un fallimento. Cosรฌ, dopo aver letto il manoscritto e realizzata la bellezza e la qualitร  dei racconti,ย abbiamo pensato all’espediente interessante della trilogia.”

Mazzoccoli le ha definite “storie malinconiche, drammatiche, con una luce di speranza”, ricordando come due dei personaggi (Tonino e Peppino), che fanno parte delle postfazioni, siano persone reali, il papร  e lo zio dello scrittore.

“L’autore in quasi tutti i personaggi che crea ci mette del suo. Ho preso spuntoย โ€“ ha affermato Sciannarella โ€“ย ย anche dai racconti di mio padre e mio nonno. La lettura prima e la scrittura dopo mi hanno cambiato, mi hanno reso piรน sicuro di me”.

“Quello che colpisce, in tutti i libri di Francesco รจ la sua capacitร  di far vedere le storie: leggi di Paolo, di Nunziatina e siamo lรฌ nei Sassi con loro”, ha aggiunto Lanzillotta.
Una curiositร : il titolo, “Anime brulicanti”, vuole ribaltare l’accezione negativa di un commento di Zanardelli nel 1902: i materani vivevano nei Sassi “come vermi che brulicano”. I materani di Sciannarella, invece, hanno nella dignitร  e in una forza d’animo incrollabile le loro qualitร  piรน grandi.

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Quando l'archeologia emoziona: Lara Croft/Isabella Marchetta si racconta

Quando l’archeologia emoziona: Lara Croft/Isabella Marchetta si racconta

“Penso con la testa e vivo con il cuore. Ragione e sentimento spesso sono vissuti in antitesi e, nel rigore di essere ligi, non riusciamo a trovare una sintesi. Poetizzare le cose, invece, le rende meravigliose. Poetizzare le cose della vita ci dร  una grande mano”.
Quella della nostra Lara Croft, Isabella Marchetta, รจ una scienza poeticizzata: la passione di Isa per l’archeologia non solo le permette di sdrammatizzare, sempre, ma anche di trasmettere emozioni. In โ€œQuando Lara Croft arrossiโ€ (Altrimedia Edizioni, collana ArcheoComunicazione) l’archeologia ha un volto nuovo, fresco, “alla portata di tutti”. รˆ emerso nel corso dell’incontro sul tema “Dialogo sulla comunicazione in archeologia e l’archeologia del paesaggio” organizzato venerdรฌ 21 settembre da Altrimedia Edizioni nella sala Laura Battista della Biblioteca provinciale Matera.
Con la spontaneitร  che la caratterizza, la Marchetta ha risposto alle domande dell’editrice, Gabriella Lanzillotta.
Quest’ultima ha raccontato come non ha avuto alcun dubbio nel pubblicare il volume quando le era stato proposto dallโ€™autrice: “Uno dei problemi del nostro tempo รจ non riuscire a pensare al futuro perchรฉ non abbiamo contezza del passato. Ho visto nel suo libro un recupero del passato con amore. รˆ stato lampante il suo amore per l’archeologia”, ha affermato la Lanzillotta.
La chiacchierata informale tra la Marchetta e la Lanzillotta ha evidenziato quanta archeologia ci sia in ognuno di noi e quanto questa disciplina sia profondamente ancorata al presente, alle vite di chi, di volta in volta, gravita attorno ai cantieri โ€“ luoghi per niente femminili ma che, grazie al carattere forte e alla tenacia dell’autrice, archeologa di professione, sono diventati la sua seconda casa. Del resto, dalle sue parole: “Lara Croft – seducente, succinta e combattiva – non รจ forse l’Indiana Jones delle femmine?”