Un’atmosfera piacevole e informale per la presentazione potentina di “Quando Lara Croft arrossรฌ”
ร stata unโatmosfera piacevole e informale ad accompagnare, sabato scorso a Potenza, nel Museo archeologico provinciale โM. Lacavaโ, la presentazione del libro di Isabella Marchetta โQuando Lara Croft arrossรฌ. Lโordinarietร straordinaria di unโarcheologaโ di Isabella Marchetta.
Piacevole perchรฉ lโautrice, cosรฌ come traspare dal libro, ha fatto in modo che si superassero, con aneddoti e ironia, i luoghi comuni che lโarcheologia spesso porta con sรฉ; informale perchรฉ, nonostante un autorevole parterre di relatori, lโaffiatamento e la semplicitร hanno dato vigore ad una serata allโinsegna della passione per gli scavi, lโantichitร , il passato millenario.
Dopo i saluti di Anna Grazia Pistone, funzionario archeologo del Museo, sono intervenuti Katia Lacerra (Presidente Associazione GIAA Basilicata), Lucia Colangelo (Archeologa, Associazione GIAA Basilicata) e Vito Epifania (Casa Editrice Altrimedia) mentre la giornalista Anna Mollica (Il Lucano Magazine) ha dialogato con la scrittrice.
Archeologa specialista nella Tardantichitร e Medioevo, Marchetta, materana, รจ archeologo da cantiere e ha nella Basilicata e nel Molise i suoi ambiti territoriali privilegiati di lavoro, non mancando perรฒ esperienze anche in Campania e Calabria. Collabora attivamente anche con strutture museali finalizzando la sua attivitร allo studio dei reperti da scavo e alle fasi di allestimento delle sedi museali.
Lโarcheologia del terzo millennio รจ descritta in modo inconsueto: storia e storie costruite sulle esperienze dirette dell’autrice, flash di vita vissuta tra cantieri e amici/colleghi sparsi per l’Italia. Non รจ un trattato per gli addetti ai lavori ma un libro in cui la routine dell’archeologo รจ descritta da racconti che la rendono familiare e permettono di superare riserve e preconcetti su una professione non semplice ma piena di fascino.
Come spiega lโautrice nel suo โQuando Lara Croft arrossรฌโ, โle mie storie nascono da questo ordinario per me straordinario. E in questo libretto hanno il sapore un poโ nostalgico e un poโ divertito di un esperimento. Le dieci storie che ho raccolto sono piccoli episodi di vita: hanno un espediente dietro che รจ venuto fuori istintivo, senza intento costruito. ร stato mosso dallโidea spontanea di comunicazione come necessaria trasmissione orale e corale della memoria collettiva, come azione di integrazione genuina, come premura per il patrimonio identitario, come strumento di propagazione โfragranteโ di conoscenza, giammai affabulatorio, ma sempre empatico.
Accanto alla disciplina scientifica, infatti, tutto questo permea lโarcheologia dei nostri tempi. Quella fatta di terra colloquiale della quale dobbiamo sentirci strumento per rispondere al diktat della trasmissione di sapere. Un sapere cittadino oltre che di scienziati.
Queste storie hanno il senso di un racconto intero, continuo e personale, suddiviso, solo per comodo, in dieci brani. Esattamente come lโarcheologia sono un lungo racconto a piccoli episodiโ.
Il volume, che contiene illustrazioni di Silvio Lorusso, ha il carattere dellโinterazione con il lettore, per empatia e curiositร , ma anche per un curato apparato di oltre 50 note esplicative, 23 approfondimenti a tema e un ricco corredo di rimandi al web attraverso numerosi QR-code. Il volume inaugura la nuova collana di Altrimedia dal titolo ArcheoComunicazione ideata e curata da Isabella Marchetta.
Prossimo appuntamento in Basilicata con la presentazione del libro, il 16 aprile a Melfi alle 18 nelย Museo Civico, Palazzo Donadoni in Vico Rispoli. Dopo i saluti di Livio Valvano, sindaco di Melfi. Interverranno Michele Sedile (Presidente Archeoclub Melfi), Vincenzo Fundone (Socio Archeoclub Melfi), Vito Epifania e Gabriella Lanzillotta (Casa Editrice Altrimedia). Dialogheranno con lโautrice Rosanna Ciriello (giร funzionario MIBACT) e Filomena Nitti (Istituto Comprensivo P. Berardi – F.S. Nitti โ Melfi).



