Addio a Pierre Carniti, storico leader della Cisl. Con Altrimedia aveva pubblicato “La risacca”
ร scomparso ieri a Roma all’etร di 81 anni Pierre Carniti, storico leader della Cisl tra la fine degli anni ’70 e la metร degli anni ’80 e poi politico ed intellettuale.
Nel 2013, con la casa editrice Altrimedia pubblicรฒ “La risacca. Il lavoro senza lavoro”. Nessuno avrebbe potuto descrivere in un volume meglio di Carniti – cattolico militante, operaista, sindacalista puro, coraggioso e innovatore, intellettuale raffinato, politico appassionato – la crisi occupazionale: “La risacca” inizia infatti con un excursus sulla โquestione lavoroโ, si basa su dati, compara alcuni fenomeni internazionali e prende in esame quelle che, in materia, sono state le proposte piรน coraggiose e decisive.
Nato a Castelleone in provincia di Cremona, il 25 settembre 1936, cresciuto in una famiglia antifascista, nipote di Ada Merini, da tipografo Carniti cominciรฒ a fare sindacato a Milano alla fine degli anni ’50 per poi entrare nella segreteria della federazione dei metalmeccanici della Cisl nel 1965 della quale divenne segretario nel 1970. Nel 1979 diventa segretario generale della Cisl che guida poi fino al 1985: รจ uno dei padri promotori della grande stagione unitaria del sindacato con Giorgio Benvenuto, Luciano Lama prima e Bruno Trentin poi. Una stagione unitaria che si incrina con il difficile accordo del 1984 (l’accordo di San Valentino) sulla scala mobile, fortemente difeso da Carniti. Idealista e pragmatico, coraggioso e realista, capace di unire lโanalisi e la proposta, Carniti ha riproposto questa sua qualitร di sintesi anche nellโattivitร politica, da europarlamentare europeo prima (1989 โ 99), e, poi, da presidente della Commissione dโindagine sulla povertร e da fondatore del movimento politico dei Cristiano sociali (movimento che ha contribuito prima alla nascita dei Democratici di Sinistra e poi del Partito Democratico).
Quella di Pierre Carniti รจ stata una vita trascorsa tutta all’insegna dell’impegno e della militanza.
“Ciรฒ che ora conta รจ che difficilmente riusciremo a superare l’emergenze che ci stanno strangolando senza una profonda discontinuitร con il passato ed un investimento senza precedenti (culturale e politico) a sostegno di proposte ‘radicali’… da parte di tutte le forze democratiche”, scriveva in un suo intervento del 2013. “Operazione possibile solo se, assieme alla capacitร di comunicare, si riscopre anche quella di ricostruire una speranza e sintonizzarsi con le tante energie umane e civili inascoltate del paese”.



