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Novembre 2018

A Montalbano sulle tracce di personalità illustri: presentato a Matera "I muri parlano"

A Montalbano sulle tracce di personalità illustri: presentato a Matera “I muri parlano”

C’è un vero e proprio tesoro, a Montalbano Jonico: le sue mura sono uno scrigno che custodisce aneddoti, leggende e, soprattutto, personaggi illustri che hanno segnato la storia d’Italia. I segreti della cittadina del Materano sono stati illustrati venerdì scorso nella Sala Laura Battista della Biblioteca provinciale della città dei Sassi da Vincenzo Maida, giornalista e scrittore, durante la presentazione del suo “I muri parlano” (Altrimedia edizioni). Come recita il sottotitolo, “A Montalbano, tra passato, vicoli e destini”, Maida ha ripercorso le vicende salienti che hanno interessato il suo paese e hanno reso protagonisti i montalbanesi utilizzando il rigore del cronista, sempre attento alla verifica delle fonti, e la leggerezza della narrazione che spesso è riuscita ad ammorbidire vicende dai toni troppo cruenti.
Insolito il modo in cui l’autore ha avuto l’input per “I muri parlano”: prima di iniziare le cene con gli amici nel fine settimana – un’usanza in voga nei paesini dell’hinterland – nell’attesa che tutto fosse pronto, Maida passeggiava nei vicoli di Montalbano. Ed è allora che gli si apre un mondo: palazzi antichi dimenticati nonostante le loro stanze siano impregnate di storia, uomini e donne montalbanesi doc che, in vari campi, costituiscono un vanto per la Penisola. Come Francesco Lomonaco, amico e maestro di Alessandro Manzoni e secondo padre Gabriele Ronzano ispiratore del romanzo più famoso della storia della letteratura italiana “I promessi sposi”, o Nicola Romeo fondatore della famosa casa automobilistica Alfa Romeo (palazzo Romeo è ancora esistente e, secondo l’autore, se si pensasse a un museo dell’Alfa Romeo si riuscirebbe a portare in regione un numero cospicuo di appassionati, considerando sono 70.000 in tutta Italia), Rachele Cassano, Niccolò Fiorentino, Felice Mastrangelo, Placido Troyli… Un elenco di personalità non a tutti note delle quali Maida ha ricostruito accuratamente la vita, le opere, e gli episodi per cui si sono distinte. Come scrive Maisa: “Segmenti di tempo e frammenti di vite, quasi tutte destinate all’oblio, avevano ridato luce e vita a quelle strade e voce a quei silenzi.”
 “I muri parlano” è anche un omaggio a Montalbano: “Non a caso – ha ricordato l’editore Vito Epifania – è stato pubblicato in “Paesaggi raccontati”, è il terzo volume di questa collana dopo “A Matera si va, si torna, si resta” di Sergio Fadini e “Fuori traccia” di autori vari.  Raccontare il paesaggio vuol dire assimilare la sua idea complessiva ed è un modo per prendersene cura. Abbiamo così provato ad allargare il campo partendo da Matera. Non vogliamo limitarci a fare gli stampatori, vogliamo avere una responsabilità sociale.”
Nel corso della serata, moderata dalla giornalista Rosalba Stasolla, il vicepresidente della Provincia Carmine Alba ha portato i saluti istituzionali mentre Emilia Fortunato e Emilio Andrisani dell’HermesteatroLaboratorio hanno letto alcuni brani tratti dal volume di Maida.
Un sabato nel Villaggio della Prevenzione a Sacrofano (Roma) nel nome di “Lei”

Un sabato nel Villaggio della Prevenzione a Sacrofano (Roma) nel nome di “Lei”

Una giornata intensa, quella di sabato scorso al Duemme Bar di Sacrofano (Roma), per l’anteprima nazionale dell’antologia di racconti di Monica Serra “Lei. Storie di donne da tutti i mondi possibili”. Una giornata all’insegna della solidarietà in quanto “Lei” rientra nel progetto “Altrimedia Edizioni per il Sociale” e sostienl’Organizzazione Susan G. Komen Italia nella lotta ai tumori del seno alla quale l’Autrice ha deciso di devolvere i diritti d’autore spettanti dalle vendite del libro.

Letteratura e impegno per il sociale, quindi, all’interno di un vero e proprio Villaggio della Prevenzione durante il quale sono stati offerti servizi gratuiti o scontati e consulenze psiconcologiche. Accanto all’autrice, nella presentazione di Lei, dopo i saluti del sindaco di Sacrofano Patrizia Nicolini sono intervenute Antonella Panetta della Komen Italia e l’editrice Gabriella Lanzillotta.

L’attore Pierfrancesco Ceccanei ha letto alcuni brani con l’accompagnamento musicale dell’arpa celtica di Virginia Viglianti.

In questi anni le attività di Komen Italia, prima fra tutte la Race for the Cure, la più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo, hanno contribuito a far cambiare l’approccio culturale nell’affrontare la malattia. – ha spiegato la Panetta – Alle 500 partecipanti della prima edizione di Race for the Cure siamo arrivati alle 10.000 dell’ultima, ma la nostra ambizione è quella di non averne neanche una”.

La Lanzillotta si è soffermata sull’impegno di Altrimedia per il sociale, la cultura può e deve impegnarsi in tali iniziative: “Anche la cultura, in un Paese che non legge, è una prova di coraggio che, in questo caso, deve affiancare tutte quelle persone che hanno deciso di non arrendersi di fronte a una diagnosi”.

In “Lei” sono tante le metafore che, dalle donne guerriere e combattive descritte dalla Serra, rimandano alle battaglie quotidiane contro i tumori. 

Con il fantastico a fare da sfondo, le eroine, i re, le principesse e le streghe di “Lei” sono i protagonisti di trame originali, scritte con cura e ambientati in “altri mondi”  che spesso di simile al nostro hanno solo i sentimenti.

Come sottolinea Monica Serra: “Parlare di tumore al seno a volte è difficile ma necessario. La malattia non deve più essere un tabù. La corretta informazione, oggi più che mai, salva la vita diceva Veronesi. La scelta di raccontare storie “fantastiche” viene dal fatto che il libro vuole essere indirizzato non a chi già conosce e vive il dramma della malattia, ma a chi non sa o non vuole sapere e trascura la prevenzione che, ad oggi, è il solo modo certo per garantirsi una difesa contro qualcosa di subdolo e spesso imprevedibile come un tumore.”

Monica Serra, nata nel 1968, calabrese di nascita e formellese di adozione, nella vita di tutti i giorni lavora, è madre di due figli e di due gatti, collabora con alcuni blog letterari. Dietro questa “copertura”, però, si nasconde un vero agente segreto della fantasia: ha scritto un fantasy, racconti di ogni genere (tra cui la serie sci-fi Sangue alieno) e i romanzi brevi Ali del futuro (EVE editrice) e Il Duca di ferro (Astro Edizioni). Un suo racconto è stato pubblicato nell’antologia Rosa Sangue (Altrimedia). È socia Ewwa e World SF Italia.