
Bookcrossing, biblioteca senza confini
Inossidabile, ha resistito negli anni rimanendo fedele allโentusiasmo iniziale: stiamo parlando del bookcrossing (letteralmente condivisione di libri nel senso che, dopo aver letto un testo chiunque puรฒ โabbandonarloโ e permettere ad altre persone di leggerlo) una pratica nata in America nel 2001 grazie allโintuizione dellโallora 36enne di Kansas City Ron Hornbaker definito โlโinventore del bookcrossingโ.
La passione per la lettura e per le emozioni che inevitabilmente suscita e la grande democraticitร del bookcrossing, da sempre completamente gratuito, sono il suo cuore pulsante che, oggi come ieri, non smette di contraddistinguerlo.
Recentemente la Coop, in 60 punti vendita, con lโiniziativa Seminar Libri ha allestito piccoli spazi di bookcrossing nei quali soci e clienti hanno la possibilitร di scambiare testi, gratuitamente e senza alcun obbligo di registrazione.
Anche la casa editrice Altrimedia ha in serbo novitร riguardanti il bookcrossing che presto andranno ad arricchire lโofferta dei โlibri con i piediโ. Altrimedia, del resto, ha giร vissuto questa esperienza proprio quando in Italia il bookcrossing era agli albori: lo ha fatto con la rivista Liberalia che, per un lungo periodo fece vivere nella cittร dei Sassi la magia dei libri liberati.
Il sito www.bookcrossing-italy.com รจ invece il primo in Italia: dal 2002 ad oggi ha totalizzato circa 510.000 utenti iscritti e ben 3.400.000 libri registrati. Una realtร consolidata che ha contagiato tutte le fasce dโetร e alla quale in media si accostano trecento persone al giorno.
Il bookcrossing, insomma, รจ un fenomeno planetario, che non conosce barriere: sono ben 130 i paesi โ dallโAntartide fino allo Zimbabwe โ nei quali รจ diffuso.