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"Officina Italia", il saggio-inchiesta nel cuore della Fiat dell'era Marchionne

“Officina Italia”, il saggio-inchiesta nel cuore della Fiat dell’era Marchionne

È un saggio-inchiesta nel cuore della Fiat dell’era Marchionne, Officina Italia, il testo di Fabio Sebastiani pubblicato nel 2015 e tornato di stretta attualità dopo la morte del numero uno della Fiat.

Sebastiani analizza una figura controversa, quella del manager che salvò la celebre casa automobilistica torinese, rilanciandola in 14 anni, ma che inevitabilmente impose un suo imprinting: “La Fiat, – scrive il segretario nazionale Fiom Cgil nella prefazione – e il settore metalmeccanico, ha sempre rappresentato l’avanguardia dell’offensiva padronale nei confronti del mondo del lavoro. In questo, Sergio Marchionne è il continuatore di una tradizione ben consolidata. Mai, però, il confine raggiunto era stato così avanzato, spingendosi fino al punto, per noi di non ritorno, di espellere il sindacato fuori dal luogo di lavoro”.

Ancora, “La competizione, secondo il modello Marchionne, non si fa sulla qualità dei prodotti, sulla sfida di ripensare in termini ecosostenibili alla mobilità delle persone, ma sulla qualità delle condizioni di lavoro, sulla competizione tra lavoratori di aziende diverse”.

La vicenda della Fiat, da Valletta a Marchionne, fra cronaca sindacale, passaggi economici e presa diretta di chi in fabbrica ha lavorato, viene analizzata in modo capillare da Sebastiani. In Officina Italia coesistono informazione e controinformazione e, in controluce, le intenzioni dell’ad Marchionne: “L’uomo della finanza – continua Landini – che la famiglia Agnelli, oberata dai debiti, vuole al posto giusto al momento giusto. Contro quel che resta della classe operaia, contro i diritti degli operai e a rimpinguare di interessi le casse delle banche americane ed europee”.

Sebastiani, giornalista romano, si occupa di questioni sindacali e ha collaborato con diverse riviste.