La routine completamente stravolta ci ha disorientati tutti. Occorre ritrovare slanci, entusiasmo e capacitร di viaggiare… con la fantasia.
Noi di Altrimedia vogliamo provarci insieme a te. Qui potrai trovare contributi dalla quarantena dei nostri autori. Ridiamo, riflettiamo, approfondiamo insieme!

Come รจ cambiata la quotidianitร nellโemergenza Coronavirus?
Francesco Sciannarella

In questi giorni difficili, in cui ci viene chiesto di rimanere a casa per il bene di tutti, cercando di non pensare a quello che sta accadendo e che ci segnerร per sempre, facendoci entrare, tristemente, nei libri di storia, non possiamo far altro che raccogliere tutta la nostra forza interiore e resistere.
Tutti assieme, stando vicino ai nostri cari, nel rispetto delle indicazioni di legge, recuperando almeno in parte il senso di quello che un tempo era chiamato focolaio domestico, cogliamo l’occasione per riscoprire il piacere di un buon libro, il piacere della carta stampata tra le dita e perchรฉ no… anche il piacere di conoscere la vita della gente che un tempo animava la vita nei Sassi di Matera. Esseri umani che hanno conosciuto periodi difficili come questo, nonostante la loro quotidianitร fosse giร fatta di enormi sacrifici, ma questo non gli ha mai fatto perdere il vero significato di valori importanti come la casa, la famiglia e i rapporti umani.
Vi invito, quindi, alla lettura della mia trilogia โAnime brulicantiโ, una raccolta di nove racconti, tre per ogni volume, piรน un decimo che fa da cornice a ognuno di essi, con uno spirito un po’ teatrale. E allora… buona lettura e… restiamo a casa!
Michele Lamacchia

Vado a fare la spesa, oggi pomeriggio. Credevo di sbrigarmi, cosรฌ non metto nemmeno un cappotto, ma un giacchetto leggero. Invece ci metto un’ora. Un’ora solo per superare la soglia. Un’ora in cui prendo un freddo della Madonna in un parcheggio dove decine di pellegrini con maschera e guanti, in piedi come candele a sciogliersi, fingono di non vedersi in attesa del proprio numerino.
Credo che un autore sia una persona normalmente abituata a gestire i problemi e a cercare le soluzioni. Non sarebbe possibile, altrimenti, governare la grande moltitudine di vite dei propri personaggi nรฉ riuscire a sistemare i guai che questi creano ogni giorno, con tutte le loro variabili. Ma รจ accaduto lโimprevedibile: quello che รจ venuto meno sono stato proprio io. Avevo fatto tutta una serie di considerazioni che andavano dalla gestione delle provviste, alla possibilitร di fare finalmente un vero, grande riordino alla Marie Kondo, a rimettere mano al romanzo a cui sto lavorando da tre anni e che, per un motivo o per lโaltro, tengo sospeso. E poi leggere, recuperare tutti quei libri parcheggiati in terza fila sugli scaffali. E invece. E invece mi trovo in coda, invece sono qua in attesa di dovermi occupare di altri scaffali.
ร il mio turno, entro e comincio a girare veloce, per tornare subito dalle mie ragazze, attento a non toccare troppo la roba con questi guanti potenzialmente contaminanti. Le persone aspettano impazienti finchรฉ non ti sposti dal loro scaffale dove ci sta il loro caffรจ, perchรฉ un metro รจ un metro, tutti lo sanno e tutti lo rispettano, ti guardano dietro le loro mascherine, guai a chi supera il gap o rischia di farlo: partono occhiate di fuoco (o di ghiaccio, in base al tipo di cattiveria) sbuffi che fanno vibrare le piccole fasce azzurre o bianche, a palla o a piramide, a fazzoletto o a sciarpa, con o senza filtro.
ยซMi scusi, signora…ยป mi sposto subito. Mentre corro a cercare la farina di mais, una di quelle cose che non si trova mai a meno che tu non chieda ai commessi, prendo a chiedermi quanto durerร tutto questo, quanto dovremo tentennare davanti a questa o a quella confezione, pensando a chi l’ha toccata prima di noi, se era o meno attento come sei tu, se tutti seguono le tue stesse procedure, se hanno le tue accortezze, se torneremo a non doverci accontentare di decifrare i sentimenti delle persone attraverso un piede che batte o la curva delle sopracciglia piegate verso il basso al centro delle fronte o BUM! colpisco qualcuno con un braccio, forte. Forte perchรฉ io stesso quasi perdo l’equilibrio.
ยซScusa io…!ยป sono mortificato, mi sono perso nei cazzo di pensieri.
Lei apre una mano, facendo segno “Aspetta”. Si abbassa la mascherina. Sorride.
E ho sentito Aristotele che mi dice: ยซSe cโรจ una soluzione, perchรฉ ti preoccupi? E se non cโรจ una soluzione, perchรฉ ti preoccupi?ยป
Torno a casa, torno ai sorrisi delle mie figlie che mi credono incrollabile, torno a guardare gli iris che si aprono in giardino, la gatta che si arrampica e il vecchio di fronte che, da dietro la finestra con la mascherina in faccia, grida ai passanti: ยซNon devi usciiire!ยป
Rocco Carella
“Speranze, sogni, rimpianti, paure, progettiโฆ Come รจ cambiata la quotidianitร nellโemergenza Coronavirus?
Questa risposta necessita di una premessa, e cioรจ se tutto ciรฒ fosse accaduto in una fase precedente della mia vita la mia risposta sarebbe stata molto differente, e a tinte decisamente piรน fosche. Ora invece, in questo periodo piรน maturo della mia esistenza, ho imparato a prendere le cose diversamente, e ad assecondare gli eventi, in particolare quando essi sono di portata tale da render vano ogni nostro forzo. Tutto ciรฒ puรฒ esser interpretato come rassegnazione, ma lo diventa davvero solo se nel profondo si rinuncia ai propri sogni, a quel fuoco giovanile, e a quella capacitร di sorprendersi tipica della fanciullezza. E questo non รจ il mio caso. C’รจ un altro aspetto che poi non mi ha destabilizzato piรน di tanto in questa emergenza: la solitudine non mi spaventa, affatto. Anzi spesso la ricerco e ne ho bisogno, come per disintossicarmi dalle tossine di questa societร e dagli stereotipi (spesso fatui, inutili) che pretende di imporre. Poi ci sono gli aspetti positivi, tipo aver piรน tempo per leggere, cosa che adoro (da quando รจ iniziata l’emergenza sto divorando classici, saggi, romanzi…), nonchรฉ per suonare e ascoltare musica.
A livello generale invece, sperando che l’umanitร possa superare presto questa prova difficile, credo che perรฒ si renda necessario un nuovo approccio all’esistenza, che abbia maggiormente a che fare con l’equilibrio, con il rispetto, con il senso della misura. Aspetti che troppo spesso l’uomo dimentica preso dai suoi vari deliri di onnipotenza, e che probabilmente hanno contribuito a creare questa drammatica situazione.