Venerdì 5 settembre, all’interno del cartellone estivo di Libri in Terrazza “Note, Gusto & Parole”, è stato presentato “I luoghi dell’anima” di Elena Baldassarre. Un libro all’interno del quale si scopre una Matera che va oltre l’immagine da cartolina dei Sassi, è la Matera delle cripte scavate nella roccia, delle leggende popolari e della pietà contadina, dei santi che proteggono la città e dei monaci che per secoli hanno abitato la Murgia. A raccontarla, in una suggestiva terrazza che affaccia sui Sassi e guarda proprio a quella Murgia, l’autrice, grande appassionata della storia locale e dei suoi non detti spesso trascurati a favore di storie romanzate… L’opera, come è stato ribadito più volte nel corso della serata, non è una guida turistica tradizionale, ma un invito a un viaggio spirituale e culturale. Le chiese rupestri, le cattedrali e i monasteri diventano tappe di un percorso che non si limita alla scoperta architettonica: ogni edificio custodisce memorie, leggende e riti che hanno forgiato l’identità materana. Il testo si apre con le origini del Cristianesimo in terra lucana, quando il monachesimo orientale si intrecciava con la vita rurale. Segue poi il racconto dei secoli segnati da invasioni, latinizzazioni e nuove forme di culto, che hanno dato vita a una stratificazione unica, leggibile ancora oggi nelle absidi scolpite nel tufo e negli affreschi bizantini sopravvissuti al tempo. Tra i luoghi più suggestivi emergono la Chiesa di Sant’Angelo e Santa Maria (molto più nota come Cripta del Peccato Originale), definita la “Cappella Sistina” della pittura rupestre, e le chiese legate al culto di Sant’Eustachio, il generale-santo che secondo la tradizione salvò Matera dall’assedio saraceno. Ogni pagina alterna la precisione della ricerca storica al fascino del racconto popolare, creando un intreccio che avvicina tanto lo studioso quanto il visitatore curioso. Tra i filo conduttori troviamo anche il tufo: pietra dura e friabile, fragile e resistente. Su di essa l’uomo ha inciso segni di fede, creando spazi che sono insieme rifugio e preghiera. Dalle cripte ipogee fino alla Cattedrale che svetta sulla Civita, il percorso diventa metafora di un’ascesa verso il Trascendente. Con questo libro, Matera si rivela non solo capitale della cultura, ma anche città dell’anima: un luogo in cui sacro e profano, storia e leggenda si fondono, restituendo al lettore la percezione di un patrimonio che va oltre l’arte, per toccare le radici stesse dell’identità collettiva.
