Umano
Come si racconta l’Umano? Tra i molti modi possibili, quello scelto da Gaia Campagna è inusuale e semplice al tempo stesso: attraverso gli organi che lo compongono. Eppure, c’è ben poco di già detto in questa raccolta. La sintassi mai banale, il tono lirico e sospeso del navigato scrittore, nascondono le sembianze di un’autrice giovanissima, che per sua natura ama scavare nel verso, cercare le parole giuste, con fatica e stupore, originalità e consapevolezza, per esprimere sé stessa e il suo sguardo sul mondo.
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I NarratoriDescrizione
“Una cavità cos’è se non una nicchia? E sapete dove sono le nicchie? Le nicchie sono nei luoghi di culto, nei posti in cui si prega. Nelle nicchie ci troviamo i santi, le loro statue, i loro resti. Il corpo ha le nicchie, le nicchie sono la sede di quell’anima che pregate vi dia risposte, risposte su tutto, risposte sulla vita, sulla morte, sulla luce, sul buio, sulla paura, sull’ansia, sulle persone”.
Dettagli pubblicazione
- Titolo : Umano
- Sottotitolo : Racconti
- Autore : Gaia Campagna
- Collana : I Narratori
- Genere :
- Anno : 2025
- Pagine : 100
- Formato : 15x21
- Allestimento : Brossura fresata
- ISBN : 9788869602085
- Ebook :
Quanti anni sono diciotto?
É la domanda che qualunque lettore che conosca l’autrice, potrebbe porsi.
E che storie racconta: universali e di vissuti enormi, come sulla propria pelle, una donna adulta; ti ci puoi immedesimare e ti coinvolgono fino all’affiorare delle lacrime, nonostante la prima persona narrante sia matura e serena, perché senza rassegnazione.
La sensibilità é assolutamente femminile, per la capacità di percezione e la lucidità di analisi proposte con una narrazione che in alcun caso indulge in aggettivazioni fronzolute.
Il risultato è che il lessico ha la freschezza e la schiettezza asciutta che bastano a far riconoscere, finalmente la giovinezza.
Ho trovato geniale l’approccio sensoriale e l’architettura del libro si dipana attraverso capacità percettive e allocazioni sentimentali, che non passano solo dal cuore e non si elaborano sempre nel cervello: hanno bisogno di filtrare, sedimentare, gravare ed essere espulse da altri organi, attraverso altre parti del corpo – UMANO – appunto e lì lasciare impronta di memoria.
In ogni singolo organo(/capitolo) la storia sviluppa stimolante svelandosi non subito, ma ad un certo punto, nell’istante stesso in cui l’avvertiamo, attraverso la porzione corrispondente del nostro corpo.
Mi ha fatto molto piacere “ri-conoscere” Gaia e credo proprio (e volentieri) che ne leggeremo ancora delle belle