Carrello

gestore_altried

Altrimedia Edizioni a “Il paese dei libri” a Montescaglioso

Altrimedia Edizioni a “Il paese dei libri” a Montescaglioso

Nell’ambito della manifestazione culturale “Il paese dei libri” che si terrà a Montescaglioso nei giorni dal 25 al 27 agosto 2022, che prevede non solo presentazioni, incontri e dibattiti, ma anche corsi di scrittura, Altrimedia Edizioni presenterà due suoi autori: Francesco Sciannarella con “Esistenze senza cornice” e Maddalena Bonelli con “A calci e morsi”. Il 26 agosto alle 20.45 presso l’Abbazia San Michele, primo chiostro, Francesco Sciannarella, in un dialogo con l’editrice, Gabriella Lanzillotta, tratteggerà lil suo “Esistenze senza cornice”, una storia dove i fili della trama sono le vite solitarie e sofferte dei protagonisti che si intrecciano, si snodano e si riannodano in modo inconsapevole, come quel furto che fa da sfondo alle loro esistenze. Antonio, malato terminale, Pasquale, il fratello lontano, Sophia – amica di sempre e speranza di riscatto – “dipingono” Esistenze senza cornice. L’autore, Francesco Sciannarella, ci porta a conoscere, dal di dentro, queste anime regalando emozioni e colpi di scena in una Matera di antica bellezza.
Il 27 agosto alle ore 20.30 presso Josafat Cafè, Maddalena Bonelli racconterà la storia del suo romanzo “A calci e morsi” dialogando con l’editrice.
A calci e morsi” parla di Cenzino e Rocco, amici fin da piccoli; e poi Ciccillo innamorato di Lucietta, per sposarla deve rinunciare alla sua famiglia; suo fratello Pasquale che sceglie di andare a combattere. Per loro la strada è stata maestra di vita, poi la vita ha presentato il conto tradendo i loro sogni. Maddalena, invece, è andata avanti tra figli, aborti e la durezza di una quotidianità pesante, un destino per niente clemente e i lutti portati dalla guerra. Ambientato tra gli anni ‘30 e ‘40 a Grassano, è un romanzo corale sull’umanità di gente umile che si misura con gli alti e bassi dell’esistenza e fa fronte, come può, a tragedie improvvise.

Francesco Sciannarella è nato e vive a Matera, è sposato e ha due figli. Si è avvicinato alla scrittura all’età di sedici anni, scrivendo racconti, ottenendo diversi riconoscimenti, e più di recente scrivendo anche per il teatro. Con Altrimedia Edizioni ha pubblicato anche Nel cuore dei Sassi, un racconto ispirato a una sua commedia teatrale, una raccolta di racconti noir e la trilogia di racconti nella Matera degli anni ’50 Anime brulicanti. Nel 2020 ha realizzato il suo sito web, www.francescosciannarella.it.

Maddalena Bonelli è nata a Grassano e vive a Matera. Laureata in Medicina e chirurgia, specializzata in Neuropsichiatria infantile è stata Pediatra ospedaliero a Matera fino al 2015, ora libero professionista e medico di bordo supplente. Come scrittrice ha esordito nel 2013 con la raccolta di poesie Giorni scalzi (III premio Franz Kafka 2014). Nel 2020 ha scritto il romanzo Ciro nella grotta dei pipistrelli. Ha pubblicato saggi, racconti e poesie su riviste nazionali e qualche articolo per giornali on line. È referente Sud-Italia per l’Associazione Medici scrittori Italiani. Premi: Cesare Pavese 2019, saggistica sezione medici; Cronin 2019, sezione teatro; La serpe d’oro, narrativa.

LIBRI IN TERRAZZA: DAL 27 LUGLIO AL PRIMO AGOSTO A MATERA

LIBRI IN TERRAZZA: DAL 27 LUGLIO AL PRIMO AGOSTO A MATERA

LA RASSEGNA LETTERARIA PROMOSSA DA ALTRIMEDIA EDIZIONI

Metti una sera d’estate, un libro, una terrazza… è questo il filo rosso di “Libri in Terrazza”, la rassegna letteraria promossa dal 27 luglio al primo agosto a Matera dalla casa editrice Altrimedia in collaborazione con l’associazione Liberalia e con il supporto logistico della agenzia di comunicazione Diótima. Nella Terrazza San Francesco ogni sera alle ore 20 in piazza San Francesco si alterneranno gli autori che hanno firmato alcune delle nuove pubblicazioni di Altrimedia.

27 luglio

Al via il 27 luglio con Anime cablate, il romanzo d’esordio di Roberto Pietracito. Il fenomeno delle chat di incontri si intreccia con i rischi dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana: Anime cablate spinge a interrogarsi sui pericoli, spesso sottovalutati, della tecnologia, nonostante le sue infinite potenzialità.

28 luglio

Il 28 luglio è la volta di Sulle scale di pietra, la raccolta di racconti di Marinella Battifarano: storie vere sospese in un passato recente in cui predominavano valori oggi scomparsi, regole non scritte che tenevano unite le famiglie e pregiudizi che si abbattevano come marchi indelebili.

29 luglio

Esistenze senza cornice di Francesco Sciannarella sarà invece presentato il 29 luglio. Si tratta di un noir a più voci che inizia dal furto di un furgone, con un bottino che scotta. Una trama nella quale i fili della trama sono le vite solitarie e sofferte dei protagonisti che si si snodano e si riannodano in modo inconsapevole.

30 luglio

La nuova edizione di Palazzi antichi di Matera di Mauro Padula, curata da Pierluigi Moliterni e Isabella Marchetta, debutta il 30 luglio. È un lungo e intenso catalogo di storia, storie, architettura e società in una versione con testi e foto aggiornati, uno spaccato prezioso di alcuni tra i palazzi più belli della città.

31 luglio

Il 31 luglio sarà presentato Fringuella di Michele Tursi: flash dell’infanzia a Taranto nel Ventennio sono ripercorsi da una donna 93enne dallo spirito battagliero. Il figlio, giornalista, ascoltandola improvvisare “una delle sue solite scorribande a ritroso nel tempo” ha fatto sì che quei ricordi diventassero un romanzo.

1 agosto

“Libri in Terrazza” chiude il primo agosto con La congiura delle passioni di Pietro De Sarlo. In questo romanzo storico si assiste, in compagnia di personaggi indimenticabili, a ciò che accadde durante i mesi caldi che hanno preceduto l’Unità d’Italia: Monte Saraceno è un microcosmo che ricalca i contrasti e le contraddizioni della Penisola. Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 20.

liberalia2021 locandina 3

Secondo posto per "Lei" di Monica Serra alla quinta edizione del premio letterario Amarganta

Secondo posto per “Lei” di Monica Serra alla quinta edizione del premio letterario Amarganta

“Lei. Storie di donne da tutti i mondi possibili” (Altrimedia) di Monica Serra ha conquistato il secondo posto alla quinta edizione del Premio Letterario Amarganta.

La cerimonia di premiazione si svolgerà il 7 dicembre dalle 17.00 alle 18.30 presso la Sala Polifunzionale ATER del quartiere Villa Reatina a Rieti.

Queste la motivazioni della giuria: “Una scrittura avvolgente, scenari originari imperniarti sulle diverse tonalità del fantastico, accomunati da una presa diretta che cattura il lettore catapultandolo oltre il tempo, in dimensioni alternative, in mondi lontani. Il sipario si apre e si chiude sulle eroine cesellate con non comune abilità stilistica, che percorrono storie su binari estremi  che infine, oltre l’apparenza, confluiscono in una coralità sorprendente”.  

“Lei” – che sostiene l’Organizzazione Susan G. Komen Italia nella lotta ai tumori del seno, alla quale l’Autrice ha deciso di devolvere i diritti d’autore spettanti dalle vendite del libro – ha come protagoniste donne resilienti, combattive, passionali, vulnerabili, vendicatrici, materne, donne sospese tra il passato e il futuro in affascinanti sequenze spaziotemporali. Questi racconti sono brevi e profondi ritratti di figure femminili provenienti da tutti i mondi possibili, parafrasando il sottotitolo. Ci sono il fantasy classico e la fantascienza, vicende ambientate sulla Terra, su altri pianeti o in mondi alternativi, squarci sul fantastico, incursioni nelle favole, ghost stories, suggestioni prese in prestito da opere d’arte o echi di accadimenti storici. Il fantastico rimane la cornice che delimita storie originali, scritte con cura e ambientate in “altri mondi” che spesso di simile al nostro hanno solo i sentimenti. E proprio i sentimenti sono alla base di “Lei” che, prendendo spunto dalla grinta delle sue eroine, si propone come ambasciatrice di un percorso essenziale nella vita di ogni donna, quello della prevenzione dei tumori al seno. Leggendo oltre le righe, si scoprono metafore sottili nei racconti di Monica Serra, perle che brillano per una finezza stilistica fuori dal comune.

Monica Serra, nata nel 1968, calabrese di nascita e formellese di adozione, nella vita di tutti di giorni lavora, è madre di due gli e di due gatti, collabora con alcuni blog letterari. Dietro questa “copertura”, però, si nasconde un vero agente segreto della fantasia: ha scritto un fantasy, racconti di ogni genere (tra cui la serie sci-fi Sangue alieno) e i romanzi brevi Alidel futuro (EVE editrice) eIl Duca di ferro (Astro Edizioni). Un suo racconto è stato pubblicato nell’antologia Rosa sangue (Altrimedia). Socia Ewwa e World Sf Italia.

“Ti amo soltanto”, Antonio Thellung a “Siamo Noi” su TV2000

“Ti amo soltanto”, Antonio Thellung a “Siamo Noi” su TV2000

Reduce da una nuova esperienza di scrittura, anche questa intensa e delicata pubblicata ancora una volta da Altrimedia edizioni, Antonio Thellung presenta in televisione il suo “Ti amo soltanto. Non son poeta ma però”. Appuntamento fissato per lunedì 21 novembre alle ore 16.00 quando l’autore, nell’ambito della trasmissione “Siamo noi” su TV2000, porterà il proprio contributo sul tema dell’amore coniugale. Antonio Thellung, abituato ad altre arti e forme del bello, tiene a sottolineare che “non è un poeta”, ma l’impulso di scrivere in versi non si può trattenere e così nasce questa testimonianza singolare e personalissima di decenni passati tra amori e dolori, successi e delusioni, inciampi e rilanci. Uno storia in versi che racconta di un uomo che mai si arrende all’evidenza, che prova ad approfondire incertezze, a ricucire strappi e a motivare assenze. Così come le pagine di “Sto studiando per imparare a morire” incuriosiscono perché non incutono timore sull’ultimo giorno ma amore per la vita, e quelle di “Siamo forse il contrario di Dio?” ci restituiscono un nuovo approccio all’esistenza, “L’unico modo per non farsi travolgere dal buio è imparare a intrecciare insieme felicità e angoscia, è riuscire a sorridere anche con la morte nel cuore”, quelle di “Ti amo soltanto. Non son poeta ma però” ci rapiscono per la loro audacia gentile. Antonio Thellung, dunque, ci sorprende ancora una volta e libera la sua ispirazione di vita per provare a catturare una piccola risposta che, forse, ci svelerà questo lunedì 21 Novembre dalle ore 16.00 a TV2000 nell’ambito della trasmissione “Siamo noi”.

____________________________________________________________________

Antonio Thellung (1931), felicemente sposato da 65 anni, padre, nonno e pluribisnonno, vive a Roma. Ha svolto numerose attività, tra le altre: scrittore, pittore, scultore, pilota d’auto, e per molti anni si è dedicato all’assistenza di malati terminali. Con Altrimedia Edizioni ha già pubblicato due volumi: Sto studiando per imparare a morire (2014) e Siamo forse il contrario di Dio? (2015). Tra le altre recenti pubblicazioni: I due cristianesimi, (La Meridiana, 2012); Una saldissima fede incerta, (Paoline, 2011); L’inquieta felicità di un cristiano, (Paoline, 2009); Elogio del dissenso, (La Meridiana, 2007); Nel nome di un Cristo clonato, (Gribaudi, 2005); e insieme a Alberto Maggi: La conversione dei buoni, (Cittadella, 2004).

 

Vai al libro

 

Presentato a Marconia "Rosa sangue"

Presentato a Marconia “Rosa sangue”

di Lino De Marsico (addetto stampa Cecam)

È stata una serata ricca di stimoli alla riflessione, quella di sabato sera, presso il Centro Culturale Ce.C.A.M di Marconia, con la presentazione di: “Rosa sangue”, prima antologia di racconti al femminile con un tema trattato, un tema forte come quello del “femminicidio”. Leggende e storie, del presente e del passato, riproposte in chiave fantastiche, storie che parlano di “femminicidio”. Edito da Altrimedia edizioni con prefazione di Daniele Giancane, la raccolta è stata curata da Donato Altomare, cui si dà il merito dell’idea di questa antologia di racconti (vincitore del premio Urania) e che ha anche curato la postfazione con una (piccola indagine storica), e Loredana Pietrafesa (vincitrice del premio Italia col romanzo – Una madrigale per morire). Di origine lucana, vive a Molfetta. Èdocente di scuola media, pianista e clavicembalista, e fa parte della redazione de “La Vallisa”, per cui collabora con recensioni, critiche e saggi. Ha pubblicato nove volumi di poesie, tre romanzi, diversi racconti e fiabe. Diciotto autrici hanno raccontato all’interno della stessa storie di femminicidi, senza scadere in descrizioni raccapriccianti, senza approfittare del gusto dell’orrido, tipici di infiniti programmi televisivi proposti e riproposti in televisione che fanno del pettegolezzo il nucleo delle loro pseudo investigare, in cerca di rivelazioni scandalose, magari soffermandosi su dettagli totalmente irrispettosi del dolore altrui. La serata introdotta e conclusa da Giovanni Di Lena (Presidente Ce.C.A.M), mentre a moderare la stessa è stato Filippo Radogna (Giornalista- Direttore del mensile “La Cupola Verde”). È intervenuta dopo i saluti anche la Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Pisticci Maria Grazia Ricchiuti in rappresentanza del Comune di Pisticci, che ha spiegato come le istituzioni e la scuola siano fondamentali per gli uomini e le donne di domani. <<Non a caso in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” del 25 novembre, il Comune di Pisticci ha organizzato un incontro abbinando allo stesso un concorso di elaborati cui i migliori saranno premiati, con la presenza delle scolaresche con: il Questore; una psicologa e una criminologa cui verrà affrontato il tema della violenza sulle donne>>. Vito Epifania editore con Altrimedia Edizioni, nel suo intervento ha voluto focalizzare la funzione di coloro che pubblicano i libri, come nel caso di Altrimedia sempre attenta ai temi con una linea editoriale profusi verso la “funzione della lettura” una funzione che ha cercato di stimolare una riflessione sul tema attraverso “il fantastico”. Da tematiche complesse si è cercato di passare da una dimensione personale diretta personale uomo/donna ad una più ampia ma anche di “responsabilità sociale”. Grazia Giannace (Vice presidente del Ce.C.A.M.) ha sottolineato invece andando indietro nel tempo quando abbia avuto inizio la violenza su le donne, quando la donna considerata “angelo del focolare” non aveva nemmeno l’anima perché impura. La violenza poi è venuta fuori quando la donna di oggi ha preso consapevolezza di se che ha messo paura agli uomini, prima forti con le donne oggi fragili, invitando le stesse donne a capire questa fragilità cercando di aiutarli. Solo un cambiamento di mentalità risulta essere la strada giusta, la vera rivoluzione fatta con un lavoro continuo, culturale, educativo, come nel caso dell’incontro pubblico di sabato a Marconia.

Vai al libro


L’Italia come l’impero romano, implosione da culle vuote e zero migration

L’Italia come l’impero romano, implosione da culle vuote e zero migration

di Nicola Cacace

Un saggio dello storico francese Michel De Jaeghere sta mettendo in crisi le vecchie tesi sulla caduta dell’impero romano che, secondo molti storici era stata colpa del cristianesimo e che invece è da attribuire principalmente alla denatalità . Il libro ha aperto un dibattito in Francia sulle vere cause della crisi imperiale romana e soprattutto con le somiglianze all’Europa di oggi. Il libro, recensito tra l’altro in maniera entusiastica dall’accademico francese D’Ormesson, sostiene che la causa principale del collasso di Roma, passata da un milione di abitanti ai tempi di Augusto ai ventimila del V secolo, sia stata la denatalità, insieme ad altre cause, certamente, tra cui la trasformazione dell’Elite romana da guerriera e militare a terriera e latifondista, più interessata ai piaceri che alla difesa dell’Impero, che considera comunque eterno e comincia a non fare figli. A un certo punto i romani capirono che la denatalità preannunciava il disastro dell’impero, tanto che cercarono di porvi rimedio con i pannicelli caldi, ad esempio vietando l’aborto ai loro schiavi. La misura non bastò certo ad arrestare il fenomeno e Roma in pochi secoli si avviò alla sua fine. Il calo generale delle nascite ridusse le capacità militari e la sicurezza, da qui il fallimento dell’impero. È quello che De Jaeghere definisce “demographie du declin”, molto simile all’Europa di oggi e soprattutto all’Italia che con 1,3 figli per donna, è la peggiore d’Europa nella denatalità. A differenza della Francia tra i pochi paese europei, insieme alla Svezia, ad aver rilanciato la natalità con molti provvedimenti pro family, asili e suole gratuite, bonus neonati, defiscalizzazione imposte, etc.. Come sarà l’Italia nel 2050 persistendo gli attuali bassi tassi di natalità e nell’ipotesi “zero migration” perseguita dai partiti xenofobi e auspicata da un numero crescente di cittadini?

Popolazione italiana al 2050, ipotesi zero migration

popolazione 2015 (000) popolazione 2050 (000) variazioni (000)     Eurostat                 60.795                              51.500                         -9.295     –

0-59 anni             43.832                             33.000                       -10.832

60 anni e +         16.963                               18.500                       +1.537

M.Livi Bacci               60.795                               46.123                     -14.670

0-59 anni             43.832                               27.388                       -16.444

60 anni e +         16.963                             18.735                         +1.774

Fonti, Eurostat , Massimo Livi Bacci, lezione all’Università di Verona, 10/10/2016

Esistono analisi di autorevoli Organismi internazionali, ONU ed Eurostat, nonché di autorevoli statistici, tra cui Massimo Livi Bacci, che hanno analizzato gli effetti a medio termine di una Italia a bassa natalità e che chiuda le porte ai migranti. I risultati di queste previsioni al 2050 , riportate in tabella, sono a dir poco catastrofiche. Esse configurano un Paese con almeno dieci milioni di cittadini in meno, un paese fatto sempre più di “vecchi” con una forza lavoro potenziale sempre più ridotta e soprattutto con un rapporto così scompensato tra giovani ed anziani da precludere ogni corretto funzionamento dell’economia produttiva e dello Stato sociale.

Secondo Eurostat la popolazione al 2050 si ridurrebbe di più di 9 milioni e quel che è peggio, la riduzione di popolazione verrebbe da una contrazione drastica della popolazione più giovane, 0-59 anni e da un aumento della parte anziana, 60 anni e più. A risultati analoghi arriva l’analisi dell’Onu, mentre il prof. Livi Bacci è ancora più pessimista. Ad emigrazione zero la popolazione al 2050 si ridurrebbe di quasi 15 milioni con un ulteriore aumento degli anziani, 1,7 milioni ed una riduzione ancora più drastica della popolazione più giovane, -16,4 milioni. L’età media della popolazione passerebbe da 45 a a 53 anni, un record mondiale incompatibile con ogni ipotesi di gestione equilibrata di un paese sia per l’economia produttiva che per il Sistema sociale. I Comuni in via di spopolamento, già oggi il 40% del totale aumenteranno: “4.000 Comuni italiani su 8000 rischiano di diventare città fantasma”. Un effetto non secondario di una popolazione anziana è la bassa crescita economica. Il Pil è all’80% consumi ed è noto che i consumi degli anziani, abitazioni, alimentari, abbigliamento, viaggi, cultura, etc., eccetto quelli sanitari, sono la metà di quelli dei cittadini più giovani. Il motivo principale per cui, dal 2000 al 2015, i paesi industriali a crescita più bassa sono stati Giappone ed Italia, è legata proprio al fatto che essi son i paesi più vecchi del mondo, rispettivamente 46 anni e 45 anni di età media. L’altro grande paese industriale più vecchio per la bassa natalità è la Germania, che però, con una politica delle immigrazioni più aperta –gli stranieri sono il 15% in Germania, il 9% in Italia e quasi zero in Giappone-ha ottenuto risultati economici migliori in termini di Pil, export, occupazione, etc..

L’atteggiamento generalmente ostile dei cittadini verso il fenomeno migrazioni, deriva anche dal fatto che partiti e movimenti xenofobi soffiano sui sentimenti di paura e di odio e che le informazioni che ricevono sono incomplete e distorte. Purtroppo i cittadini ricevono solo le informazioni negative sulle problematiche migranti, quelle oggettive alimentate da problemi reali e dalle inefficienze dell’organizzazione pubblica dei flussi e quelle soggettive gonfiate ad arte da Lega e movimenti xenofobi, nessuno spiega ai cittadini che l’Italia che fa sempre meno figli (anche nel primo semestre di quest’anno le nascite sono diminuite), senza immigrati, sarebbe un paese fantasma avviato a morte certa, proprio come l’Impero romano.

 

 

Stop alla violenza sulle donne

Stop alla violenza sulle donne

Il 25 Novembre ricorre la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” e   Altrimedia Edizioni ha deciso di dedicare a questo tema tutto il mese. Insieme alle 18 autrici e ai due curatori di Rosa Sangue, la prima antologia fantastica per raccontare il femminicidio, ha organizzato presentazioni e incontri in diverse città italiane.

TORINO: Sabato 5 NOVEMBRE_ore 17.00 presso la Libreria Belgravia _ Presentazione con le Autrici: Annamaria Bonavoglia – Mariangela Cerrino  – Adriana Comaschi –  Annarita Guarnieri

MASSAFRA (TA): Venerdì 25 NOVEMBRE_ore 17.00 presso il Palazzo della Cultura _ Femminicidio tra realtà e fantasia. Dialogo a più voci Modera: Monica Piccoli _ Intervengono: Loredana Pietrafesa, curatrice e scrittrice “Rosa sangue”; Antonella De Marco, avvocato; Roberta Girardi, operatrice CAV

FORMELLO (ROMA): Sabato 26 NOVEMBRE_ore 12.00 presso la Biblioteca Comunale _ Altrimedia Edizioni in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Formello _ Presentazione  con i Curatori: Donato Altomare e Loredana Pietrafesa  e le Autrici: Francesca Garello – Claudia Graziani – Monica Serra _ Modera il giornalista Vittorio Sammarco

ROMA: Venerdì 2 Dicembre_ore 17.30 presso la Biblioteca  Galline Bianche _ Presentazione con le Autrici: Francesca Garello, Monica Serra e  Luigina Sgarro _ Modera: Donatella Alesi _ Intermezzi musicali a cura dell’Associazione “Oltre la musica”

Acquista “Rosa sangue”

"Rosa sangue" presentato a Matera

“Rosa sangue” presentato a Matera

“Rosa sangue”,  l’antologia fantastica per raccontare il femminicidio di Altrimedia edizioni, è stato presentato nell’ambito della giornata conclusiva della tre “Giorni di…versi” organizzata dall’Associazione Matera Poesia 1995. Alla presenza dei due curatori, di Donato Altomare e Loredana Pietrafesa, il giornalista Filippo Radogna ha moderato l’appuntamento presso la Chiesa Malvinni-Malvezzi di Palazzo Gattini insieme alla presidente dell’associazione Maria Antonella D’Agostino e a Gabriella Lanzillotta di Altrimedia Edizioni.

Rosa sangue è la prima antologia di racconti fantastici al femminile che parlano di femminicidio. Diciotto autrici – ha sottolineato la curatrice e autrice, Loredana Pietrafesa – che raccontano storie di femminicidi senza usare toni rancorosi o polemici, non mettendo alla gogna il genere maschile, non scegliendo di essere un manifesto femminista ma privilegiando il proprio punto di vista per offrire possibilità di riscatto dalla violenza e di rinascita per la donna e la società stessa. Il pregio di questa raccolta sta nel particolare taglio che si è voluto conferire a essa: il fantastico come strumento femminile per parlare del femminicidio. L’idea è nata proprio dalla considerazione che la presenza femminile nelle antologie del genere fantastico è indiscutibilmente esigua. Le diciotto autrici hanno narrato tutte storie diverse per contesto, ambientazione ed epoca, alcune prendendo spunto da femminicidi realmente accaduti, altre attingendo esclusivamente dalla propria immaginazione. Ognuna di loro è stata lasciata libera di trattare il tema in modo personale, secondo la propria visione o la propria esperienza umana ed emozionale.”

In linea con la propria mission, provocare corto circuiti in grado di mettere in discussione convinzioni spesso frutto di stereotipi e luoghi comuni, Altrimedia edizioni, ha accettato una nuova sfida: trattare in una prospettiva nuova un tema difficile. Perché – ha sottolineato Gabriella Lanzillotta – per provocare cambiamenti è necessario sensibilizzare e smuovere le coscienze, un processo complesso che chiede sensibilizzazione e partecipazione attiva.”

Rosa sangue raccoglie i racconti di: Marina Alberghini, Anna Maria Bonavoglia, Sara Bosi, Denise Bresci, Mariangela Cerrino, Adriana Comaschi, Elena Di Fazio, Irene Drago, Francesca Garello, Claudia Graziani, Annalisa Guarnieri, Annarita Petrino, Loredana Pietrafesa, Monica Serra, Luigina Sgarro, Giusy Tolve, Nicoletta Vallorani e Ida Vinella.

“Nella postfazione del volume – ha evidenziato il curatore Donato Altomare – ho provato a “fare la storia” di questi efferati delitti. Perché, purtroppo, il femminicidio ha radici antichissime, ci sono sempre stati, solo che nel passato erano accettati, considerati una prassi non punibile proprio in considerazione del potere che l’uomo aveva sulla donna di fatto proprietà di quest’ultimo. Eccezione fatta per Federico II che, eguagliate tutte le donne, non ne faceva discriminazione in base a rango o altro, le aveva tutelate rispetto ad atti violenti perpetrati “contro la propria volontà”. Un esempio “illuminato” che aiuta a comprendere un fenomeno sul quale è neccesario continuare a riflettere, nella consapevolezza che un omicidio perpetrato contro le donne è una violenza contro l’umanità.”

Il libro è disponibile in libreria, negli store on line e sul sito

|VAI ALLA PHOTOGALLERY |

Femminicidio, se ne parla a "Tre giorni di...versi"

Femminicidio, se ne parla a “Tre giorni di…versi”

Stasera presentiamo a Matera, alle 18.00 a Palazzo Gattini, “Rosa sangue” un’antologia fantastica per raccontare il femminicidio. Ci saranno i curatori Donato Altomare e Loredana Pietrafesa, inisieme a rappresentanti dell’Associazione Matera Poesia 1995 che ha voluto dedicare la terza giornata dell’iniziativa “Tre giorni di…versi” ad Altrimedia Edizioni.

Approfondisci

Furniture Market Outlook, lo strumento che mancava

Furniture Market Outlook, lo strumento che mancava

Poter affrontare il mercato estero, oggi, rappresenta per le PMI una tappa obbligatoria per sopravvivere ed evolversi. Affiancando l’imprenditore abbiamo rilevato quanto le informazioni giochino un ruolo essenziale nell’individuare le strategie più consone per implementare un valido piano di internazionalizzazione.

La scelta di un mercato è determinata dallo studio di elementi quali/quantitativi che, elaborati tra loro in modo organico, possono dare quelle informazioni necessarie per porre in essere un efficiente processo di internazionalizzazione.

Lo studio dei mercati esteri, l’analisi sul campo e la condivisione delle problematiche tipiche dell’export ci ha portato a conoscere dati e trattare informazioni rinvenienti da diverse fonti ufficiali. Partendo da queste ultime, abbiamo elaborato il Furniture Export Index (in sigla FEI), un indicatore sintetico che aiuta a identificare le migliori opportunità per l’export nel settore dell’arredamento.

A nostro avviso, il FEI è un valido aiuto nella scelta del Paese target ogni volta che se intenda intraprendere un processo di internazionalizzazione o rafforzare una strategia già in essere.

Completano l’informativa una serie di suggerimenti strategici e pratiche informazioni di base relative ad alcuni dei paesi con più alto punteggio.

Come consulenti, pensiamo che il Furniture Market Outlook non debba mancare sulla scrivania dell’export manager.

Acquista il libro