Libertà religiosa e diritto comparato

Negli ultimi anni nelle democrazie stabilizzate dell’area occidentale si è assistito alla crisi delle esperienze consolidate più estreme di regolazione della libertà religiosa, sia di quelle confessionaliste, tese a privilegiare una o alcune esperienze religiose, sia di quelle di separazione ostile tra Stato e confessioni religiose. Da un lato, quindi, uno stato laico e dall’altro uno Stato che, ritenendo pregiudizievoli ai propri fini le convinzioni religiose, ne vieta le manifestazioni o le sottopone a un regime restrittivo.

All’interno di questo volume vi è la trattazione dei problemi di regolamentazione della libertà religiosa sia nella legislazione e sia nella giurisprudenza. Si innesca così un meccanismo di pensiero che porta a riflettere se esista la possibilità di creare un catalogo aperto dei diritti a partire da un concetto “aperto” di Costituzione che a sua volta si lega a un concetto “aperto” di verità.