Di te m’inebrio

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Un racconto di vicende vissute, nel corso di un ventennio, nella sorprendente natura della Calabria. Ciò che era e che sarebbe dovuto restare, narrato attraverso avvenimenti appassionanti ed esperienze incancellabili, accompagnate dall’osservazione di rapaci meravigliosi. Ciò che drammaticamente resta o si prepara, descritto, in maniera cruda e asfissiante, tramite il resoconto del decadimento e del degrado imperversanti. Le due fasi separate da un evento tragico, la perdita di un insostituibile riferimento, la cui presenza pervade tutto il racconto e ricompare, caustica e implacabile, attraverso poche, drastiche affermazioni: “ Queste montagne moriranno di Parco”, “Basterà una generazione e, di quello che c’era, si perderà anche la memoria”, “Bisogna aspettare. Anche la distruzione ha i suoi tempi”, “La natura è protetta finché non serve”.