Ciao, Paolo

In omaggio al giornalista Paolo Giuntella, dopo la sua prematura scomparsa. “Cari colleghi, ebbene sì, è vero. Come dicono al bar, nei corridoi, nei sottoscala e come scrivono sui giornali o come dettano a giornali e agenzie, alcuni nostri colleghi: sono un CATTOCOMUNISTA. Anzi sono un pericoloso cattocomunista. Vorrei però informarvi, per completezza, che sono anche ebreo, negro, tunisino, zingaro e malato di Aids”. Queste righe furono titolate, da Giuntella, “Confessioni di un epurato”. Sincerità  e sobrietà. Il libricino contiene quattro scritti, gli ultimi, del quirinalista Rai.